venerdì 17 agosto 2007

Rudolf Hess.

Esattamente 20 anni fa Rudolf Hess moriva "suicidato" nel carcere di Spandau, lì rinchiuso per mezzo secolo dai carcerieri liberal-democratici (vedi alla voce Guantanamo e Abu Ghraib).



Non mi difendo contro accusatori ai quali nego il diritto di accusarmi e di accusare i miei compatrioti.




Non mi difendo contro colpe che interessano gli affari interni della Germania, che non devono riguardare gli stranieri.



Non protesto contro dichiarazioni che toccano il mio onore e l'onore dell'intero Popolo Tedesco: considero anzi tali rimproveri come titolo d'onore. Ho avuto la fortuna di vivere molti anni della mia vita a fianco di uno degli uomini più grandi che il mio popolo abbia espresso nel corso della storia millenaria.



Anche se lo potessi, non vorrei cancellare questo periodo della mia esistenza.



Sono felice ed orgoglioso di aver fatto il mio dovere come Tedesco, come Nazionalsocialista, come fedele al Führer. Non rimpiango niente.



Se dovessi ricominciare agirei nello stesso modo: anche sapendo che alla fine della mia vita mi aspetta il rogo. Poco mi importa di ciò che possono farmi gli uomini. Comparirò davanti all'Onnipotente. E' a lui che debbo rendere conto e so che mi assolverà.



DICHIARAZIONE RESA AL TRIBUNALE DI NORIMBERGA DA RUDOLF HESS.



(Tratto da www.noreporter.org)

3 commenti:

  1. C'è da dire che Norimberga fu un'ingiustizia... i criminali nazisti sarebbero dovuti essere giudicati da tedeschi, in un democratico e libero tribunale tedesco... non dagli anglo-americani.



    Tra l'altro dei processi di Norimberga solo il primo fu un'evento mediatico con condanne a morte [talvolta commutate in ergastolo o libertà]... spesso agenti del defunto [e speriamo non ricompaia mai più] regime nazista vennero assoldati dai servizi segreti occidentali per contrastare "la minaccia rossa"... ma si sa il senso di giustizia retrocede di fronte all'interesse economico-nazionale.

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  2. Ciononostante, seppur mi ritrovo ad ammirare la coerenza anche davanti al boia di Hess, c'e' da riscontrare che era il fautore di un regime dittatoriale che ha mandato al macello milioni di persone con un metodo che definirei "la carneficina con metodo scientifico". Ora si puo' essere di destra o di sinistra, ma la verita' storica e' una sola. Che poi l'Impero Statunitense abbia in molte occasioni (e ancora oggi) dimostrato di avere PIU' DI UNO SCHELETRO nell'armadio, e' chiaro e palese. Pero' giustificare il "buon" Hess, beh, ragazzi mi pare esagerato via...

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  3. cammini nel cortile di spandau a passo deciso,l'orgoglio del passato e la dignità ti scavano il viso...hai sognato l'europa guardando ad est... il nostro onore si chiama fedeltà

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