sabato 4 agosto 2007

Misfatti d'agosto.

Gli amici si comprano. La Superpotenza mondiale, gli Stati Uniti d’America, rafforza la sua volontà d’egemonia sul Medio Oriente con un’iniezione spaventosa di dollari. 63 miliardi di verdoni, per l’esattezza. E’ la cifra stanziata dal Segretario di Stato Condoleeza Rice e dal ministro della Difesa Robert Gates per rifornire di armamenti i vassalli arabi dell’America: Egitto, Giordania, Arabia Saudita e paesi del Golfo Persico. Oltre all’alleato storico di Washington nell’area, Israele (3 miliardi di dollari l’anno per i prossimi dieci anni). E’ facile capire come gli Usa cementino il fronte anti-iraniano, mantenendo il proprio potere imperiale nella martoriata regione: comprando i governi amici. E poi qualcuno, laggiù negli States o qui in Europa, si scandalizza per gli esorbitanti costi dell’invasione dell’Iraq (finora, calcolando per difetto stime di fonti militari del 2006, li si possono stimare in più di 200 miliardi di dollari solo per le spese militari correnti). Basti pensare a un dato: avvenuta l’occupazione del Paese, nel 2003 il Congresso statunitense stanziò 18,4 miliardi per gli aiuti alla ricostruzione. Fate un po’ i confronti…

Commedia all'italiana. Cesarone Previti e la gang di Forza Italia non si smentiscono. Pur di salvare la faccia (si fa per dire: ma l’avete guardata bene? Montanelli diceva che bastava quella per farsi un giudizio dell’ex ministro della Difesa e avvocato di Berlusconi), il deputato bandito per sempre dai pubblici uffici in seguito a una condanna definitiva per corruzione nel processo Imi-Sir s’è dimesso. La solita, indegna scappatoia all’italiana: volete farmi decadere dallo scranno parlamentare con ignominia? E io tolgo il disturbo prima, tiè. Ma la gente, quando lo vede in strada, non lo subissa di pernacchie, uno così?

Il Grande Fratello. Rupert Murdoch, titolare della più grande concentrazione proprietaria di mediaWall Street Journal e l’agenzia della Borsa di New York, la Dow Jones. Murdoch è ovunque, anche in Italia: sua è l’emittente satellitare Sky, concorrente sempre più agguerrito della televisione via etere (il duopolio Rai-Mediaset). Suo è quel formidabile mezzo di socializzazione virtuale per milioni di giovani in tutto il globo che è My Space. E’ l’uomo che più si avvicina a una versione rassicurante ma non meno pericolosa del Grande Fratello di Orwell. Perché lui segue soltanto una logica: quella del business, dei profitti, del bilancio. E’ davvero l’icona vivente del sistema mediatico-finanziario che regola le nostre vite in lussuosi uffici senz’anima da una comoda poltrona in pelle. Umana.



Da: www.movimentozero.org/mz

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