domenica 26 agosto 2007

Che sintomi ha? “Stress da T-red”…

Riceviamo e pubblichiamo un'altra e-mail interessante riguardante i T-red. Per inviarci articoli, domande o opinioni scrivete a: controventopg@libero.it.


La vita moderna, si sa, è un’esplosione di frenesia e velocità. Alla stregua di un quadro futurista. Si corre e si prova ansia un po’ per ogni cosa. Normale, dunque, che l’esistenza di ciascuno di noi - chi più chi meno - sia caratterizzata da forme di stress. Meno normale è che in alcuni casi (e, in particolare, in alcune città) tanta parte delle piccole ma logoranti preoccupazioni quotidiane sia legata alla guida. Prendiamo il caso di Perugia. Muoversi in auto - agire obbligato, vista la scarsità dei mezzi pubblici - è un incubo. In un qualunque percorso cittadino si viaggia con un pensiero alle montagne russe e uno al carrozziere: “dribblare” le buche, abbondanti e profonde, non riuscirebbe né a Schumacher né a Maradona. Ma, si sa, i soldi per sistemare le buche non ci sono, servono per altre voragini, più difficili da colmare. Proseguiamo il percorso. Arriviamo ad un semaforo. Tachicardia. Speranza spasmodica che sia rosso. Il timore continuo si chiama t-red, leggasi forma legalmente (?) autorizzata per ripianare (o cercar di ripianare) i danni di una pessima amministrazione. La multa e la decurtazione dei punti inducono una “paura” così grande da diffidare anche dal giallo (non dovrebbe essere così, ma le continue manipolazioni sulla durata del colore intermedio obbligano ad una prudenza ulteriore). Le contravvenzioni per di più sono al limite della fraudolenza: vengono recapitate l’ultimo o il penultimo giorno possibile (ovvero mesi dopo l’infrazione) in modo da non aver nessun valore pedagogico. Al contrario, è possibile che l’inosservanza venga ripetuta più volte, a vantaggio delle casse comunali: se si prende una multa e se ne ha coscienza in termini ragionevoli, si cercherà infatti di non ripetere la trasgressione; viceversa, se l’infrazione è legata a comportamenti abitudinari la si ripeterà fino al giorno della notifica. Ecco allora che la multa può essere accompagnata da una pioggia di consorelle. Questi i pensieri ricorrenti del perugino medio che si mette al volante per le vie della città. È il panico da t-red a cui solo una buona amministrazione (non quella attuale, chiaro) potrebbe porre fine. Con la speranza, nel frattempo, di non essere incappati in una zona a traffico limitato.




"Leva"

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