domenica 19 agosto 2007

Il gioco d’azzardo della finanza.






Quando l’economia non è la sintesi di un equilibrio armonico tra risorse naturali, iniziativa dell’uomo, il lavoro e il capitale, essa diventa pura speculazione senza scrupoli, cieca incoscienza.



Quando questa è incontrollabile dalla politica, non ridistribuisce equamente la ricchezza prodotta  e va contro le economie degli stati, essa è un detonatore a tempo che sta per esplodere.



Un gioco d’azzardo ad alto rischio in cui l’unico obiettivo primario è il profitto ad ogni costo fatto  senza sudare che mette a repentaglio i risparmi e gli enormi sacrifici di una vita e l’economia reale.



Questa è l’economia finanziaria del mercato globale, un’invenzione fatta dai grandi usurai senza patria che non è altro che un’esaltazione dell’egoismo umano a danno delle comunità nazionali e popolari che genera solo disastri umani, economici, sociali e ambientali. 



Nel nostro diario di rete avevamo già affrontato il tema dei meccanismi occulti dell’economia finanziaria e ne avevamo rilevato i pericoli. Già i primi segnali dei rischi si ebbero nella devastante  crisi del 1929 (vedi video). Poi sono continuati  tra il 1995 e il 2000, e si è prodotta negli Usa una  bolla speculativa azionaria (il valore delle azioni era sopra stimato e non reale) che si è estesa a tutto il pianeta  a causa del suo grande impatto sull’economia mondiale, in Italia tutti ricordano i disastri provocati dai bond cirio e parmalat.



Come se ciò non bastasse gli effetti negativi della speculazione finanziaria continuano imperterriti ancora a procurare guasti economici incalcolabili.



I recenti fatti dei mutui Usa hanno confermato le nostre previsioni. Ma cosa è successo nei mercati americani?



Cercheremo, in un linguaggio semplice, di spiegare cosa sta succedendo con i mutui Usa.



Negli Stati Uniti sono stati erogati i cosiddetti mutui subprime, cioè prestiti concessi a clienti con bassi requisiti di solvibilità.



Le Banche per finanziare questi mutui hanno emesso obbligazioni ad alto rendimento per cui ad alto rischio, i bond. Queste obbligazioni  sono state inserite in pacchetti non sempre trasparenti, sono state vendute e acquistate nel mondo da banche e da fondi d’investimento specializzati.



Praticamente alle prime difficoltà dei clienti di pagare il mutuo, la ricaduta ha prodotto l’effetto domino, si è riflessa  sul timore di un crollo del valore delle obbligazioni e a cascata precipitosa,  si è avuta la crisi delle banche e dei fondi d’investimento che hanno acquistato questi prodotti finanziari e delle borse mondiali.



In concreto gli effetti negativi si sono fatti sentire pesantemente subito sulle borse del mondo.



Una bufera economica gigante che non sarà facilmente arginata ed assorbita rapidamente.



In particolare si calcola che solo negli Usa si sono avute finora perdite per 100 miliardi di dollari con ricadute sulle economie reali planetarie devastanti.



In Italia  questa crisi americana inciderà con un calo del prodotto interno lordo nazionale di circa lo 0,2% e di riflesso sulle famiglie con un carico di spese di circa €.290,00. Mentre in Umbria per il momento si sono bruciati 900 milioni di euro.  Da notare che in un momento poco felice della nostra economia nazionale questa ulteriore batosta non ci voleva.



Questa crisi ha dell’assurdo, si è permesso di speculare senza precauzioni, si sono concessi finanziamenti senza garanzie reali per cui si sono venduti prodotti finanziari dal valore reale di zero, si sono bruciati ingenti capitali di tanti piccoli risparmiatori e aggravato i bilanci familiari di tutti senza che nessuno abbia controllato preventivamente (agenzie di rating), e punito gli artefici di questa truffa legalizzata. Ma ciò che è più grave, si è taciuta la verità.



Mi chiedo come ci si possa ancora fidare del mercato finanziario globale, e cosa ci dobbiamo ancora aspettare da questo innaturale gioco d’azzardo, quando gli strumenti finanziari come i prodotti derivati incriminati sono investimenti poco trasparenti, che pochi esperti capiscono fino in fondo, che molti temono, ma su cui tutti investono ed usano spregiudicatamente nonostante i rischi devastanti.



Un’ insana vocazione umana all’autodistruzione? L’irresistibile bramosia dell’avere? 



Ma il mondo delle apparenze e delle maschere è fatto di incoscienti e di sconsiderati dove i profittatori ed i disonesti sono i guru, e i maestri  poveri falliti.



Un ribaltamento dei valori che è il segno dei tempi ed il frutto della mentalità giudaica-americana, impostaci ed accettata passivamente da sessantadue anni da questi maledetti “liberatori”.



Un delirio di potenza disgregatrice senza limiti che va contro ogni concetto di saggia civiltà.



Danni incalcolabili prodotti da pochi cinici profittatori senza volto, senza regole, senza patria, che disponendo di immensi capitali, stabiliscono in pratica gli indici e i listini, le fortune e le sfortune delle aziende quotate in borsa.



Gli unici a ricavarne ingenti guadagni, gli unici che attraverso il controllo della borsa planetaria e quindi delle risorse energetiche primarie detengono il dominio del mondo senza essere stati mai eletti.



Morale: Nel mercato globale,  guadagnano sempre e molto i grandi usurai del denaro, poco i piccoli risparmiatori e quel poco beneficio non è mai decisivo, anzi viene fatto sulle disgrazie finanziarie di altri.



Per cui ci raccomandiamo, prima di prendere qualsiasi decisione economica, ricordate che occorrono anni di duro lavoro e di sacrifici per essere parsimoniosi, ma per bruciare i vostri grandi sacrifici, con investimenti speculativi, solamente un attimo.



Diffidate, diffidate, di chi vi propone investimenti dagli alti tassi di rendimento, dai facili guadagni e veloci profitti, alto è il rischio, grande l’opportunità di vedere svanire tutta la parsimonia di una vita.



In fondo la differenza sostanziale che è una scelta di vita sta nel credere che il mercato globale finanziario, al contrario di oggi, debba comunque essere soggetto a rigorosi controlli, dare sicure garanzie agli investitori. Per questo uno stato serio deve vigilare che gli investimenti debbano essere chiari e trasparenti,  mai fatti a danno e contro l’economia reale nazionale.



Chi l’ha stabilito che l’economia speculativa finanziaria così strutturata sia benefica per l’uomo e, come crediamo, non sia invece nociva per la sua esistenza  e per il pianeta? I fatti e la saggezza ci portano alla dura realtà e a non abbassare la guardia contro gli azzardi e gli eccessi del mercato finanziario speculativo.  Come ben evidenziava Pound viviamo in: “Un sistema economico in cui è più proficuo produrre fucili per fare a pezzi gli uomini, che coltivare il grano o costruire macchine utili; è un oltraggio e chi lo sostiene è nemico dell’umanità”.



Un sistema che ci fa credere che è preferibile distruggere una sovrapproduzione di arance piuttosto che abbassare il prezzo delle stesse o che esse non possano essere destinate a nutrire chi ne ha bisogno è osceno e poco credibile e destinato alla fine. 



Saremo “nostalgici dirigisti”, ma dei criminali finanziari senza scrupoli diffidiamo altamente.



Questi faccendieri, mestatori apolidi  creano agli altri ovunque macerie dall’ombra, pretendono di essere gli unici detentori della verità, non pagano mai per queste malefatte banditesche, e, quello che è più pericoloso, vogliono essere loro a gestire politicamente le ferite che essi stessi hanno prodotto generando ulteriori mali.



Il punto che è non può esistere un’economia finanziaria buona con una cattiva etica e che nessuno stato possa continuare a tacere la verità delle cose. 



Ci siamo chiesti perché ciò possa avvenire? E’ scandaloso come i mass media asserviti non diano informazioni precise, come si minimizzino le incombenti minacce, si faccia passare sotto silenzio le notizie scomode. Si vuole che gli uomini siano ignari, asserviti e acritici a questo logica perversa.



Ma cosa ci dobbiamo aspettare quando anche i politici sono i camerieri del grande capitale?



Solo una nuova coscienza popolare diffusa che deve nascere dal basso potrà cambiare in meglio le cose e pretendere, come affermava Pound, che lo Stato si riappropri delle proprie prerogative e ridiventi libero:



“Quando lo stato capisce i propri doveri e poteri non lascia la sua sovranità nelle mani degli interessi privati che sono irresponsabili o si arrogano responsabilità non autorizzate.”  



Noi vi abbiamo avvisato dei pericoli e dell’insidia occulta del mercato finanziario globale, fatene tesoro. Risparmiatore avvisato, risparmiatore salvato.



Mussolini disse: “Dalla terra tutto il bene”, noi aggiungiamo: “Dal mercato finanziario speculativo tutto il male”. Fin quando qualcuno farà  opera di controinformazione attiva, la lotta del sangue contro l’oro continuerà; in fondo: "Le rivoluzioni nascono dalla cima. Sono causate da ciò che c’è di più marcio alla cima, ma è la presa di coscienza popolare che le realizza" (Pound).



In questa decisiva battaglia fra sovranità nazionale e usurai apolidi bisogna obbligatoriamente schierarsi. O si sta da una parte o dall’altra.



Gli indifferenti non hanno mai fatto la storia, non hanno mai capito la storia, hanno sempre subito gli eventi della storia.



Comunità Militante Perugia



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