Per questo Budapest è stata sottoposta ad un fuoco di fila mediatico in tutto l'Occidente, tale persino da procurare all'opinione pubblica l'idea che il Paese magiaro stia degenerando verso una tirannia. Al fine di sgombrare il campo dell'informazione da equivoci, esagerazioni e falsità, l'Ambasciata ungherese di Roma ha organizzato per la stampa italiana un incontro con József Szájer, eurodeputato del Partito Popolare Europeo, presidente della Commissione per la Redazione della Legge Fondamentale Ungherese. L'ospite è stato presentato dalle parole dell'Ambasciatore János Balla, il quale ha precisato: “Abbiamo voluto organizzare questo incontro anche per rimediare a errori e inesattezze che sono state dette e scritte in abbondanza a proposito del nostro Paese”.
giovedì 23 febbraio 2012
Ungheria. All'Ambasciata in Italia incontro con József Szájer, Padre della nuova Costituzione.
(ASI) L'Ungheria si trova in una delle fasi più delicate della sua storia recente: l'Unione europea le ha appena bloccato 495 milioni di euro di fondi di coesione per il 2012, per non avere ridotto il suo debito eccessivo. La notizia giunge a Budapest a seguito di una campagna aspramente critica condotta verso il governo Orbán, accusato di aver varato una nuova Costituzione infarcita di principi antitetici a quelli condivisi dai membri dell'Unione.
mercoledì 22 febbraio 2012
Carlo Parlanti è rientrato a Montecatini: "Sono scampato all'inferno, ora voglio battermi per i Prigionieri del Silenzio"
Proveniente da Washington, è atterrato il 15, intorno alle ore 7,30, all'aeroporto di Fiumicino, il relativamente noto Carlo Parlanti, 47enne di Montecatini Terme, ex brillante manager informatico, ingiustamente detenuto dal 2004. Ad attenderlo, oltre ad alcuni giornalisti, la madre Nada Pacini, il fratello Michele, amici, sostenitori, esponenti del Comitato "Articolo 481 Falsità in Certificati" ed il professor Vincenzo Maria Mastronardi, noto psichiatra e criminologo, coautore, nel 2010, dell'accurato libro dal titolo "Stupro? Processi perversi - Il Caso Parlanti" (Armando Editore).
Carlo Parlanti a Fiumicino
Soprattutto era presente Katia Anedda, una sua ex fidanzata che, in tutti questi anni, si è battuta a dir poco eroicamente per lui, tanto da fondare, nel 2008, l'associazione "Prigionieri del Silenzio" (cioè i circa tremiladuecento italiani detenuti oltreconfine). Giorni fa, la Anedda, ha indirizzato una missiva al Ministro della Giustizia Paola Severino, chiedendo d'incontrarla, insieme a Parlanti. Il 15 stesso Carlo è rientrato a casa, a Montecatini, dove lo attendevano il padre Roberto e la nonna Ausilia.
Carlo Parlanti a Fiumicino
Soprattutto era presente Katia Anedda, una sua ex fidanzata che, in tutti questi anni, si è battuta a dir poco eroicamente per lui, tanto da fondare, nel 2008, l'associazione "Prigionieri del Silenzio" (cioè i circa tremiladuecento italiani detenuti oltreconfine). Giorni fa, la Anedda, ha indirizzato una missiva al Ministro della Giustizia Paola Severino, chiedendo d'incontrarla, insieme a Parlanti. Il 15 stesso Carlo è rientrato a casa, a Montecatini, dove lo attendevano il padre Roberto e la nonna Ausilia.
I malumori di Esercito e Marina: la Farnesina ha ceduto all’India
Ingannati dagli indiani, difesi senza convinzione dagli italiani. I guai del capo di prima classe Massimiliano Latorre e del sergente Salvatore Girone, i due marò accusati di omicidio, non sono solo la conseguenza dei tranelli e delle manovre poche limpide delle autorità indiane, ma anche dell'arrendevolezza della nostra diplomazia.
Una diplomazia
che ha ceduto agli ultimatum senza esigere l'esibizione d'uno
straccio di prova. Quest'atteggiamento accondiscendente sta causando diffusi malumori negli ambienti militari.
straccio di prova. Quest'atteggiamento accondiscendente sta causando diffusi malumori negli ambienti militari.
lunedì 20 febbraio 2012
Libano. Viaggio nel cuore della Resistenza.
Viaggio nel cuore della Resistenza – Resoconto dal Libano inviatoci da Giovanni Sorbello, segretario generale di Assadakah Sicilia
(ASI) Erano le 15,05 quando l’aereo si apprestava ad atterrare all’aeroporto internazionale di Beirut, la città era avvolta da una leggera foschia e le montagne che la circondano imbiancate di neve: la solita Beirut che colpisce ed incanta. Avviandomi verso l’albergo noto una strana calma per le strade della città. Eh sì, anche Beirut è dormiente la domenica. Il mio viaggio come sempre ha poco di turistico, la mia permanenza nel Paese dei cedri è piena di appuntamenti, visite e incontri. Il lunedì è giornata d’incontri per stabilire gli ultimi dettagli del mio “tour”. Si parte martedì mattina per gli studi di al Manar, ormai divenuta la rete più seguita in Medio Oriente e non solo (escludendo la filo-americana Al Jazeera).
Detenuto suicida in cella a Opera "E' l'ottavo in Italia da inizio anno".
Un detenuto di 58 anni, P.C., si è impiccato nella cella del carcere milanese di Opera, Secondo l'Osservatorio permanente sulle morti in carcere, da inizio anno sono otto i detenuti che si sono tolti la vita e 21 è il totale dei decessi avvenuti nelle carceri (di cui nove per cause ancora da accertare). Dal 2000 a oggi 700 detenuti si sono uccisi e ammonta a 1.954 Il totale dei morti di carcere, una cifra che supera i 2mila se si sommano le vittime tra la polizia penitenziaria (85 per suicidio e sei per incidenti sul lavoro).
32 CSM: dichiarazione sul trasferimento di Marian Price a Hydebank Wood
Il 32CSM desidera evidenziare il trasferimento di Marian Price dalla prigione di Maghaberry a quella di Hydebank Wood. Questa mossa viene fatta alla luce del deterioramento delle condizioni fisiche e mentali di Marian. Bisogna far sapere che il governo britannico ha tenuto Marian Price in isolamento per nove mesi nel tentativo di frantumarla psicologicamente. Questo ha portato a un tale deterioramento della sua salute che il medico della prigione ha rifiutato il permesso di farla comparire in un’aula di tribunale.
Strane circostanze sulla morte di un italiano a Cuba.
(ASI) Roberto Avelli, falegname 41enne di Mozzanica, in provincia di Bergamo, ha trovato la sua morte mercoledì 15 febbraio alle 11.17 di mattina nella località turistica cubana di Holguìn. Era arrivato a Cuba con due amici e ci sarebbe dovuto rimanere per tre settimane. “Roberto - riferiscono gli amici del piccolo paese di Mozzanica - era un uomo riservato ed un gran lavoratore, che si concedeva poche pause. Siamo sconvolti, a maggior ragione per il fatto che questa tragedia è avvenuta mentre stava trascorrendo un periodo di vacanza”.
mercoledì 15 febbraio 2012
Gabriele Sandri: giustizia è fatta.
(ASI) La Corte di Cassazione ha confermato la condanna a nove anni e quattro mesi di reclusione all’agente scelto della polizia di stato Luigi Spaccarotella per l’omicidio di Gabriele Sandri, ucciso con un colpo di pistola l’11 novembre del 2007 nell’area di servizio autostradale di Badia al Pino (Arezzo).
La sezione penale di Cassazione “ha confermato che l’uccisione di mio fratello è stato un atto volontario, seppure con la responsabilità del dolo eventuale e questo verdetto rispecchia il diritto e la realtà dei fatti”. Così Cristiano Sandri, fratello di Gabriele, ha commentato la sentenza e ha aggiunto: “non è il discorso dell’anno in più o in meno di carcere, l’importante è che il principio di diritto sull’uguaglianza dei cittadini davanti alla legge sia stato rispettato”.
DERRY, MOLOTOV CONTRO LA PSNI.
Lancio di 2 molotov contro agenti del Police Service of Northern Ireland e vigili del fuoco in Rossville Street.
Lanci di pietre e molotov ieri alle 22.30 circa di ieri sera in Rossville Street a Derry. Lievi danni riportati da un veicolo della polizia, ma non si hanno notizie di feriti tra agenti della PSNI e vigili del fuoco. Ad inizio serata la polizia aveva tenuto una relazione sui danni criminali presso Verbal Arts Centre in Bishop Street. Alle 22 circa lo stabile era stato bersaglio di una molotov e di una paint bomb. Fonti parlano di un gruppo di giovani in fuga verso il Bogside.
http://thefivedemands.org/2012/02/15/derry-molotov-contro-la-psni/
Lanci di pietre e molotov ieri alle 22.30 circa di ieri sera in Rossville Street a Derry. Lievi danni riportati da un veicolo della polizia, ma non si hanno notizie di feriti tra agenti della PSNI e vigili del fuoco. Ad inizio serata la polizia aveva tenuto una relazione sui danni criminali presso Verbal Arts Centre in Bishop Street. Alle 22 circa lo stabile era stato bersaglio di una molotov e di una paint bomb. Fonti parlano di un gruppo di giovani in fuga verso il Bogside.
http://thefivedemands.org/2012/02/15/derry-molotov-contro-la-psni/
martedì 14 febbraio 2012
Ahmadinejad: i nemici temono un Iran sviluppato, prospero e indipendente.
TEHERAN - I nemici temono il progresso dell'Iran, una grande nazione con una ricca ed antica cultura, storia e civiltà. L’ha detto il presidente iraniano Mahmoud Ahmadinejad oggi nel corso della cerimonia d'inaugurazione di sei progetti di costruzione nella provincia sud-orientale del Sistan e Baluchistan il Lunedi. "Tutti i loro (potenze globali, ndr) complotti mirano ad ostacolare lo sviluppo dell'Iran, perché hanno paura di un Iran forte, prospero ed indipendente. “Oggi l'Iran è un paese avanzato nel campo economico e scientifico diventando un grande ostacolo ai piani delle potenze egemoniche", ha aggiunto.
http://italian.irib.ir/notizie/iran-news/item/103032-ahmadinejad-i-nemici-temono-un-iran-sviluppato-prospero-e-indipendente
http://italian.irib.ir/notizie/iran-news/item/103032-ahmadinejad-i-nemici-temono-un-iran-sviluppato-prospero-e-indipendente
Io ho quel che ho donato. Sostieni la Comunità Solidarista Popoli.
Proponiamo l'intervista Controvento Perugia ha realizzato - ormai qualche anno fa - con Franco Nerozzi, in rappresentanza della Comunità Solidarista Popoli.
"Popoli" è una associazione di aiuto umanitario che si propone di mettere in atto tutte le azioni necessarie per portare aiuto concreto a popolazioni o etnie che, in lotta per la salvaguardia delle loro radici, si trovino in situazioni di particolare disagio.
"Popoli" è una associazione di aiuto umanitario che si propone di mettere in atto tutte le azioni necessarie per portare aiuto concreto a popolazioni o etnie che, in lotta per la salvaguardia delle loro radici, si trovino in situazioni di particolare disagio.
I diktat salvano la Bce e non la Grecia.
(ASI) Ieri nelle piazze di Atene e Salonicco è montata la protesta, il popolo greco, già dal pomeriggio, si era dato appuntamento davanti alla sede del Parlamento dove nella serata è stato varato con 199 voti favorevoli il “pacchetto lacrime e sangue” ordinato dall’Unione Europea e dal Fondo Monetario Internazionale. In piazza Syntagma giovani e meno giovani hanno affrontato i reparti anti sommossa della polizia greca con molotv e bombe carta, hanno urlato la loro rabbia e il loro sdegno contro la politica dell’alta finanza. Agenzia Stampa Italia ne parla con Marco Cedolin che in più occasioni si è occupato della delicata situazione in Grecia.
Ventuno anni all'ergastolo, era innocente "Chi mi ridarà la mia vita perduta?"
Giuseppe Gulotta aveva 18 anni quando venne prelevato e portato nella caserma dei carabinieri di Alcamo come sospettato dell'omicidio di due militari dell'Arma. Venne picchiato e seviziato per ore finché non confessò quello che non aveva fatto. Poi ritrattò invano. Il processo nel '90 con la condanna a vita. Nel 2007, con il pentimento di uno dei carabinieri che parteciparono all'interrogatorio, il nuovo processo e, oggi, la sentenza: "Non è colpevole. Lo Stato deve restituirgli libertà e dignità"Dopo 21 anni, 2 mesi, 15 giorni e sette ore di carcere, Giuseppe Gulotta, adesso cinquantenne, ha ottenuto giustizia e dignità. Alle ore 17,35 di oggi la Corte d'Appello di Reggio Calabria dove si è celebrato il processo di revisione, ha pronunciato la sentenza. Giuseppe Gulotta è innocente, e da oggi non è più un ergastolano, non è l'assassino che il 26 gennaio del 1976 avrebbe ucciso, assieme ad altri complici, due carabinieri, Salvatore Falcetta e Carmine Apuzzo, in un attentato alla caserma di Alcamo Marina, un paese al confine tra le province di Palermo e Trapani.
Ancora raid a Gaza: un morto e tre feriti.
(ASI) L’agenzia di Stampa Infopal riferisce che ieri sera, durante un’operazione di guerra israeliana sferrata a Gaza, un anziano ha perso la vita e tre palestinesi sono rimasti feriti.
La vittima aveva settantuno anni ed è morto durante l’attacco nel quartiere di az-Zaytoun a Gaza City. Infopal.it scrive che tra la notte di sabato e domenica “l’aviazione israeliana aveva lanciato un duro raid contro la Striscia di Gaza, colpendo diverse località e provocando ingenti danni materiali”. “Il portavoce militare israeliano – conclude l’agenzia stampa - ha dichiarato che l’intento era colpire i tunnel e le attività di contrabbando di armi ad essi correlate, per poi mutare la versione a distanza di poche ore, sostenendo che si era trattato, invece, di una risposta al lancio di razzi da Gaza in direzione del Negev ovest, senza aver arrecato danni”.
http://www.agenziastampaitalia.it/index.php?option=com_content&view=article&id=7013%3Aancora-raid-a-gaza-un-morto-e-tre-feriti&catid=15%3Aestere&Itemid=40
La vittima aveva settantuno anni ed è morto durante l’attacco nel quartiere di az-Zaytoun a Gaza City. Infopal.it scrive che tra la notte di sabato e domenica “l’aviazione israeliana aveva lanciato un duro raid contro la Striscia di Gaza, colpendo diverse località e provocando ingenti danni materiali”. “Il portavoce militare israeliano – conclude l’agenzia stampa - ha dichiarato che l’intento era colpire i tunnel e le attività di contrabbando di armi ad essi correlate, per poi mutare la versione a distanza di poche ore, sostenendo che si era trattato, invece, di una risposta al lancio di razzi da Gaza in direzione del Negev ovest, senza aver arrecato danni”.
http://www.agenziastampaitalia.it/index.php?option=com_content&view=article&id=7013%3Aancora-raid-a-gaza-un-morto-e-tre-feriti&catid=15%3Aestere&Itemid=40
Neve, modernità e consumismo.
(ASI) Ieri, appena mi sono svegliato ho aperto la finestra e sono rimasto incantato nel vedere tutto innevato. Era uno spettacolo splendido: il giardino imbiancato, il cane che giocava con la neve e la natura che appariva ancora più bella. Un quadro perfetto, con tutte le sfumature al proprio posto. Senza pensare alla colazione o alla routine quotidiana, mi sono vestito e sono subito corso fuori a giocare con Bass, il mio boxer.
Mi sembrava di essere tornato bambino, cercavo di mettere a fuoco tutti i dettagli. Ho pure pensato alle pallate di neve che, da piccolo, insieme agli amici del quartiere era routine fare nel periodo invernale. Tutti in strada, tutti contenti. Ho pensato che, una volta, ci bastava davvero poco per avere un sorriso.
Mi sembrava di essere tornato bambino, cercavo di mettere a fuoco tutti i dettagli. Ho pure pensato alle pallate di neve che, da piccolo, insieme agli amici del quartiere era routine fare nel periodo invernale. Tutti in strada, tutti contenti. Ho pensato che, una volta, ci bastava davvero poco per avere un sorriso.
sabato 11 febbraio 2012
Prepariamoci, la rivoluzione di Monti "cambierà gli italiani".
(ASI) La foto del nostro Primo ministro Monti che, a Washington, stringe la mano al suo omologo americano Obama resterà negli annali. Rappresenta l’ottenimento ufficiale, da parte del nuovo Governo italiano, dell’approvazione occidentale. Contestualmente, l’effige di Monti appare in copertina sull’importante rivista Time che gli dedica un irrituale panegirico sotto forma della domanda retorica: può quest’uomo salvare l’Europa?
L’aurea salvifica di mister Monti si ammanta poi di un ulteriore riconoscimento che una serie di influenti personalità si sperticano per esaltare, ossia l’innovativa, presunta sobrietà di cui l’Esecutivo dei “tecnici” si starebbe facendo garante agli occhi del mondo. Così restituendo all’immagine dell’Italia, sbiadita dopo un periodo berlusconiano contraddistinto da immoralità e ineleganza, un prestigio internazionale.
Grecia. La situazione continua ad essere tesa. Il popolo scende in strada.
(ASI) In Grecia è in atto uno sciopero di 48 ore contro le nuove misure di austerità. Mentre nei salotti politici si tratta, in strada la protesta aumenta. Si sono verificati scontri nel centro di Atene dove molti giovani hanno lanciato sassi e bombe molotov contro gli agenti in tenuta anti sommossa. La polizia ha risposto con l’uso di ingenti quantità di gas lacrimogeno.
Il principale sindacato della polizia greca, la Poasy, accusa l’Unione europea e il Fondo monetario internazionale di “aver clandestinamente abolito la democrazia e la sovranità nazionale” e ha chiesto alle autorità competenti di emettere un mandato di arresto a carico dei rappresentanti in Grecia della cosiddetta troika (Poul Thomsen del Fondo Monetario Internazionale, Servaz Deruz della Commissione Europea e Klaus Mazuch della Bce).
venerdì 10 febbraio 2012
Roma. Quartiere Giuliano-Dalmata, ove la memoria è calpestata.
(ASI) Nel 2012 il quartiere Giuliano-Dalmata come convive con la sua memoria storica? La mia domanda le fa corrucciare il volto e sentenziare sicura: “Ma quale memoria, questo quartiere sta perdendo la propria identità”.
Come altri anziani abitanti che del quartiere Giuliano-Dalmata furono i pionieri, anche Marisa si sente ferita da un’indifferenza galoppante che sta sfregiando uno dei luoghi di Roma simbolo della storia italiana del novecento, spesso drammatica. Tuffarsi con lo sguardo nei suoi occhi profondi e neri significa ripercorrere l’avventura rocambolesca della sua famiglia, sfuggita alle foibe titine per un soffio, percepire il dolore dell’esilio, la fatica per ricostruire un pezzo della propria terra nella capitale della propria nazione, insieme ad altri 2.500 istriani e dalmati.
Gli speculatori finanziari interessati alle zone controllate dai Karen.
Mentre il governo del Myanmar ottiene consensi da parte della comunità internazionale per le sue caute riforme, il suo esercito continua ad attaccare i villaggi e costringe i civili a fuggire.
Il dato che ci viene segnalato dal sito karennews.org è allarmante: nella Birmania orientale ci sono più di 440.000 sfollati. I Free Burma Rangers (FBR), un’organizzazione umanitaria che porta aiuto ai rifugiati interni della Birmania, indipendentemente dall’appartenenza etnica o religiosa, ha recentemente stilato un rapporto dove viene sottolineato che le operazioni militari birmane, contro le diverse etnie, continuano. Nello Stato Kachin, nonostante ci siano trattative in corso, seguitano i combattimenti e l’esercito del Myanmar ha portato sul posto più di cento battaglioni di fanteria. Anche nello Stato Karen i movimenti delle truppe birmane e il rifornimento degli avamposti proseguono.
Il dato che ci viene segnalato dal sito karennews.org è allarmante: nella Birmania orientale ci sono più di 440.000 sfollati. I Free Burma Rangers (FBR), un’organizzazione umanitaria che porta aiuto ai rifugiati interni della Birmania, indipendentemente dall’appartenenza etnica o religiosa, ha recentemente stilato un rapporto dove viene sottolineato che le operazioni militari birmane, contro le diverse etnie, continuano. Nello Stato Kachin, nonostante ci siano trattative in corso, seguitano i combattimenti e l’esercito del Myanmar ha portato sul posto più di cento battaglioni di fanteria. Anche nello Stato Karen i movimenti delle truppe birmane e il rifornimento degli avamposti proseguono.
Assaltata l’ambasciata siriana a Roma.
(ASI) Nella notte scorsa, alcune persone hanno assaltato l’Ambasciata della Repubblica di Siria a Roma. Gli agenti della Polizia hanno bloccato 12 persone, tre fermate all’esterno e nove mentre tentavano di allontanarsi da un ingresso secondario dell’edificio. Sembrerebbe che gli attivisti facciano parte del “Coordinamento dei siriani liberi” di Milano e che da giorni stiano manifestando contro Assad.
Il sito italiano statopotenza.eu chiede al “Ministro degli Interni Cancellieri di garantire il fermo giudiziario e l’immediata consegna dei soggetti arrestati alle autorità siriane, per effetto della competenza territoriale nella fattispecie criminosa in questione”.
L’Irlanda del Nord: un caso “dimenticato” di colonialismo nell’Unione Europea.
“Europeanphoenix” intervista Alessia Lai, della redazione esteri di “Rinascita”, collaboratrice de “la Voce del Ribelle” e di altre testate.
(Intervista a cura di Enrico Galoppini)
Il tema di quest’intervista è di quelli molto scomodi per i “manovratori”, i padroni di quella parte di mondo da essi ridotta – grazie alla conquista prima militare, poi politica, economica e culturale - ad una “ideocrazia”, il cosiddetto “Occidente”. Un argomento scomodo perché riguarda il più macroscopico caso di colonialismo in Europa; in quella Unione Europea che sentenzia e bacchetta, punisce ed aggredisce - assieme al suo “alleato” (sic) statunitense - praticamente tutto il resto del mondo in nome dei “diritti umani”, questa copertura ipocrita che ormai a chi sa ben vedere sta mostrandosi per quel che è: una spudorata e disgustosa menzogna.
giovedì 9 febbraio 2012
Tecniche di disinformazione all’arrembaggio.
Eppure, di questi tempi, doveva essere la notizia-chiave, urlata: come mai l’Eni non riesce più ad assicurare sufficienti riserve per le forniture di gas alle industrie e ai cittadini italiani?
Ma non ne parla nessuno.
Tutti, dai tg alla “stampa autorevole” alzano un muro di censura. Al massimo dedicano due righe di anodino commento.
Eh, già. Troppo scomodo ricordare ai concittadini che tra guerre ed embarghi (guerre all’Iraq, alla Libia e embargo all’Iran) ci siamo privati del 50 per cento della nostra autosufficienza. E ancora più scomodo è rilevare come, per far virare gli acquisti di energia nazionali sui mercati occidentali monopolizzati dalle multinazionali atlantiche, i nostri esimii “regolatori”, camerieri degli angloamericani, si stiano preparando a “dirottare” le importazioni dalla Russia, per avvantaggiare in qualche modo la linea di gasdotti chiamata “Nabucco” (già fonte prima, originaria, della destabilizzazione della Serbia e delle guerre balcaniche...) rispetto a quel South Stream di origine Gazprom (Russia) e partecipato appunto dall’Eni.
Ma non ne parla nessuno.
Tutti, dai tg alla “stampa autorevole” alzano un muro di censura. Al massimo dedicano due righe di anodino commento.
Eh, già. Troppo scomodo ricordare ai concittadini che tra guerre ed embarghi (guerre all’Iraq, alla Libia e embargo all’Iran) ci siamo privati del 50 per cento della nostra autosufficienza. E ancora più scomodo è rilevare come, per far virare gli acquisti di energia nazionali sui mercati occidentali monopolizzati dalle multinazionali atlantiche, i nostri esimii “regolatori”, camerieri degli angloamericani, si stiano preparando a “dirottare” le importazioni dalla Russia, per avvantaggiare in qualche modo la linea di gasdotti chiamata “Nabucco” (già fonte prima, originaria, della destabilizzazione della Serbia e delle guerre balcaniche...) rispetto a quel South Stream di origine Gazprom (Russia) e partecipato appunto dall’Eni.
Giorgio Sandri, a un passo dalla giustizia.
Quattro anni, tre mesi e tre giorni dopo. Martedì 14 Febbraio Luigi Spaccarotella potrebbe avere una nuova matricola. Non più fregio sul berretto e mostrine d’ordinanza sulla divisa da poliziotto. Ma codici identificativi, numeri da casa circondariale. L’ingresso in carcere dopo una carriera al servizio dello Stato, svanita nella Polstrada di Battifolle (Arezzo) con l’omicidio diGabriele Sandri. Era l’11 Novembre 2007, autostrada del Sole, autogrill di Badia Al Pino. “Da quel giorno la mia vita s’è spezzata. E’ finita col delitto di mio figlio”. Giorgio Sandri, papà coraggio, è a un passo dall’agognata giustizia. Per Gabbo ha combattuto dappertutto, ovunque. Ormai l’iter è al termine.
mercoledì 8 febbraio 2012
Combattere è un destino. E i guerrieri Karen, lo sanno bene.
KAREN STATE - Sono nell’amaca, nella giungla controllata dall’esercito di liberazione Karen, il silenzio, contornato solamente dai suoni della natura, mi fa star bene. E’ la seconda notte che passo nella fitta vegetazione della foresta e mi chiedo se un altro stile di vita per il nostro malato occidente, dove tutto e tutti, sono alla ricerca del superfluo, sia prima o poi possibile. Credo di no, anche perché ormai, mi sembra di vivere in una società dove solo il cellulare touchscreen all’ultima moda o la vita non-reale di facebook siano l’unica soddisfazione. L’uomo massa è cosi. Purtroppo. Qui invece, nello Stato Karen, ci sono uomini capaci di lottare fino alla morte per poter vivere da uomini liberi, in contatto con la natura e con i nobili insegnamenti dei propri avi.
Russia. Putin fa emettere mandato di cattura contro Soros.
(ASI) Il premier russo Putin difende il proprio Paese dalle intromissioni esterne: emesso un mandato di cattura nei confronti del banchiere ebreo-ungherese Soros, accusato di speculare sul Rublo e di finanziare l'opposizione al Governo in vista delle elezioni di marzo. George Soros sarebbe stato intercettato dalle autorità russe mentre stava organizzando, con titoli derivati danesi e lussemburghesi, una manovra di svalutazione sul Rublo per riversare finanziamenti alle opposizioni russe anti-Putin. Un simile mandato è stato emesso contro lo svizzero Marc Rich, collaboratore del più noto Soros. Putin in persona avrebbe dichiarato a fine gennaio a Ben Bernanke, il governatore della Fed concittadino di Soros, che la "Russia non permetterà la destabilizzazione globale".
http://www.agenziastampaitalia.it/index.php?option=com_content&view=article&id=6912:russia-putin-fa-emettere-mandato-di-cattura-contro-soros&catid=15:estere&Itemid=40
http://www.agenziastampaitalia.it/index.php?option=com_content&view=article&id=6912:russia-putin-fa-emettere-mandato-di-cattura-contro-soros&catid=15:estere&Itemid=40
lunedì 6 febbraio 2012
Mr Goldman Sachs: obiettivo distruggere la sicurezza del lavoro.
Mario Monti, meglio conosciuto come Mr Goldman Sachs cameriere dell’alta finanza anglosassone, prosegue nell’incarico affidatogli dai suoi padroni: la distruzione completa di ogni sicurezza sociale e lavorativa in Italia.
Intervistato dalle solite testate embedded come il Tg5 e nella trasmissione Matrix, Mr Monti si è profuso in una serie di teoremi sul posto fisso di lavoro, già cari da qualche tempo a Confindustria e alla sua “pasionaria” Marcegaglia, inneggiando alla mobilità in uscita, che tradotto in parole povere significa licenziamenti più facili e totale deregolamentazione delle attuali normative contenute nell’Art 18 della Legge 300 del 1970.
Intervistato dalle solite testate embedded come il Tg5 e nella trasmissione Matrix, Mr Monti si è profuso in una serie di teoremi sul posto fisso di lavoro, già cari da qualche tempo a Confindustria e alla sua “pasionaria” Marcegaglia, inneggiando alla mobilità in uscita, che tradotto in parole povere significa licenziamenti più facili e totale deregolamentazione delle attuali normative contenute nell’Art 18 della Legge 300 del 1970.
IL GIUSTO CAMMINO. (Notizie dal Karen State)
L'Esercito di Liberazione Nazionale Karen sta impegnando i reparti birmani con azioni di guerriglia volte a limitare i movimenti delle truppe di Rangoon. I distretti più "caldi" sono quelli di Mutraw e di Dooplaya, dove la Comunità Solidarista ha cliniche e scuole. Pur auspicando naturalmente il raggiungimento di un accordo di pace, riteniamo che soltanto la resistenza armata possa dare al Popolo Karen maggiori opportunità di ottenere la liberazione della Terra dei Padri. In questo momento di annunciati negoziati, di sbandierati (dal regime) "cessate il fuoco", i Karen devono continuare a colpire il nemico, quando questo cerca di approfittare della situazione per rafforzare subdolamente le sue posizioni.
Se l'inverno fa paura allora l'Italia ha perso il contatto con la realtà.
In questi giorni quasi tutti i telegiornali hanno aperto con il freddo che ha investito l’Italia per le correnti che provengono da est. Il metereologo è diventato il protagonista. Uno di questi servizi titolava: «Neve a Milano, tre gradi sotto zero». Vivo a Milano da più di sessant'anni e da noi l’inverno, soprattutto da fine dicembre a metà febbraio, è sempre stato freddo. Le temperature oscillano, di giorno, da più uno a meno uno e naturalmente la notte scendono. Ma ci sono state anche parecchie annate in cui di giorno faceva meno sette. Noi ragazzini giocavamo tranquillamente al pallone (correndo ci si riscalda, semmai il problema ce l’aveva il portiere che saltellava davanti alla porta in attesa di un tiro che gli scaldasse le mani, spesso nude perché eravamo poveri e non potevamo permetterci i guantoni).
sabato 4 febbraio 2012
Auguri Vittorio.
Oggi Vittorio Arrigoni avrebbe compiuto 37 anni. Controventopg, con questo articolo, uscito nell'aprile del 2011, vuole ricordare ViK, una voce libera da Gaza City.
Dopo la morte di Vittorio Arrigoni si sono dette tante e troppe cose. Si sono fatti paragoni improponibili, sono state dette verità scomode o mezze verità. Ho avuto il dispiacere di leggere articoli e commenti in vari giornali e siti online che mi hanno fatto rabbrividire. Ma chi era Vittorio Arrigoni? Cosa faceva nella Striscia di Gaza? Cosa succede in quelle terre martoriate e in molte altre parti del mondo? Queste, a mio modo di vedere, sono le domande che tutti noi dovremmo porci prima di fare qualsiasi commento.
Il popolo che Lotta non è mai schiavo. Per questo il Movimento dei Forconi va preso ad esempio.
(ASI) Il Movimento dei Forconi,
nonostante la grandissima mobilitazione popolare e il grande consenso
avuto, annuncia che la protesta continuerà fino al raggiungimento delle
richieste fatte al governo regionale e all'esecutivo centrale. La
radicalizzazione della lotta è stata resa necessaria a causa della
mancanza di risposte serie e tempestive da parte delle istituzioni.
Istituzioni che, invece di trovare
concrete soluzioni ai problemi, si sono ancora dimostrate, incapaci sia
a livello regionale e sia a quello nazionale. Anzi hanno "brillato" nel
prendere e perdere tempo prezioso senza affrontare le gravi emergenze
che stanno mettendo in ginocchio i settori strategici dell'economia
siciliana, peggiorando le condizioni sociali di tutti gli abitanti.
venerdì 3 febbraio 2012
LA PSNI MINACCIA: “DIVENTA INFORMATORE, O TI AMMAZZIAMO”.
Dichiarazioni shock di Declan McNally, Repubblicano di Ballyronan (Co. Derry), all’Irish News: “Da luglio subisco intimidazioni da parte della polizia”
Declan McNally – proprietario del McNally’s Inn di Toomerbridge (Co. Antrim) e padre di due figli – fu arrestato in luglio con altre quattro persone in quella che la PSNI descrisse come una “significativa operazione” nelle indagini per l’omicidio dell’agente Ronan Kerr, ucciso in aprile in un attentato rivendicato dalla Real IRA, anche se i cinque sospetti furono rilasciati senza accuse dopo ventiquattr’ore. Già allora, Martin McGuinness dichiarò di nutrire “seria preoccupazione” per come quell’inchiesta fu condotta, ed il racconto di McNally non può che aggravarla: “Mi perseguitano incessantemente da quando ho rilasciato dichiarazioni sul mio arresto, ma il peggio è stato ieri mattina”.
Declan McNally – proprietario del McNally’s Inn di Toomerbridge (Co. Antrim) e padre di due figli – fu arrestato in luglio con altre quattro persone in quella che la PSNI descrisse come una “significativa operazione” nelle indagini per l’omicidio dell’agente Ronan Kerr, ucciso in aprile in un attentato rivendicato dalla Real IRA, anche se i cinque sospetti furono rilasciati senza accuse dopo ventiquattr’ore. Già allora, Martin McGuinness dichiarò di nutrire “seria preoccupazione” per come quell’inchiesta fu condotta, ed il racconto di McNally non può che aggravarla: “Mi perseguitano incessantemente da quando ho rilasciato dichiarazioni sul mio arresto, ma il peggio è stato ieri mattina”.
giovedì 2 febbraio 2012
Monti in TV, che monotonia.
L’usuraio al timone dell'Italia deve considerarsi particolarmente telegenico, a giudicare dalla quantità di comparsate sul piccolo schermo delle quali si rende regolarmente protagonista. Comparsate che se in Italia esistessero ancora un governo ed un’opposizione (sia pur di facciata) avrebbero provocato un profluvio di polemiche, laddove invece le lezioni in TV del professor Monti vengono accolte con acquiescente bonomia.
Nel corso dell’ultimo show televisivo, in quel di Matrix su Canale 5, il banchiere filosofo ha pensato bene d’iniziare a preparare la strada per lo smantellamento del mondo del lavoro (o meglio di quello che ne resta) prossimo venturo, scagliandosi in una filippica contro il posto fisso, come già avevano fatto in molti (con qualche eccellente eccezione) prima di lui negli anni passati.
Nel corso dell’ultimo show televisivo, in quel di Matrix su Canale 5, il banchiere filosofo ha pensato bene d’iniziare a preparare la strada per lo smantellamento del mondo del lavoro (o meglio di quello che ne resta) prossimo venturo, scagliandosi in una filippica contro il posto fisso, come già avevano fatto in molti (con qualche eccellente eccezione) prima di lui negli anni passati.
In memoria di Berto Ricci.
Oggi ricorre il settantesimo anno dalla morte di uno dei più audaci e
controversi uomini del Fascismo. Roberto Ricci era un pensatore di
formazione anarchica ma aderì al fascismo nel 1927 vedendo in esso una
possibilità di riscatto politico, culturale e popolare che l’Italia non
aveva mai conosciuto. Nel 1931 fondò L’Universale, rivista che usciva
dagli schemi e per la quale collaborarono figure autorevoli.
L’Universale nacque con l’intento di “raccogliere attorno a sé quei
giovani intellettuali fascisti che volevano andare oltre il capitalismo,
il nazionalismo e le degenerazioni storiche del cristianesimo, e che
credevano in una cultura fascista universale, che non dimenticasse le
proprie tradizioni e rispondesse alle vere esigenze del fascista
perfetto, puro eroe senza classe, insofferente ad ogni disciplina,
irruento, intelligente e testardo apostolo dell’esercizio arbitrario
delle proprie ragioni”.
IL PUNGITOPO – Monti: “il posto fisso è una monotonia”. Ma lui, Senatore a vita, il posto fisso ce l’ha... e se lo tiene stretto!
(ASI) Secondo Mario Monti, il posto fisso è una monotonia e i giovani si devono abituare all’idea che non avranno un posto stabile a vita. Il presidente del Consiglio, intervenendo su Canale 5 nel programma Matrix di ieri sera ha dichiarato: “I giovani devono abituarsi all'idea che non avranno un posto fisso per tutta la vita. E poi, diciamolo, che monotonia. E’ bello cambiare e accettare delle sfide”. Un intervento maldestro che, oltre al tapiro, meriterebbe un premio: “la Laurea (dis) Honoris causa” in Politiche giovanili! Per i giovani sarebbe davvero bello avere la possibilità di accettare nuove sfide e trovare un lavoro dignitoso, ma forse, Mr. Monti (Goldman Sachs & co), chiude gli occhi davanti all’allarmante percentuale di disoccupazione giovanile che ha superato il 30%. E' bene chiarirlo, il Senatore a vita Monti, grazie al Presidente Napolitano, il posto fisso ce l’ha. Per cui sicuramente dimentica che molti giovani, pur di tirare avanti, lavorano per poche centinaia di euro al mese e con contratti disumani. Poi, se a qualcuno venisse la malsana idea di scendere in strada, per protestare contro i parolai inchiodati alla poltrona e contro i contratti da fame, ci ripensi! E’ assolutamente vietato contestare il volere delle Banche & Company… I manganelli “democratici” sono pronti. Le galere privatizzate, anche.
http://www.agenziastampaitalia.it/index.php?option=com_content&view=article&id=6841:il-pungitopo-monti-il-posto-fisso-e-una-monotonia-ma-lui-senatore-a-vita-il-posto-fisso-ce-lha-e-se-lo-tiene-stretto&catid=40:cultura&Itemid=127
http://www.agenziastampaitalia.it/index.php?option=com_content&view=article&id=6841:il-pungitopo-monti-il-posto-fisso-e-una-monotonia-ma-lui-senatore-a-vita-il-posto-fisso-ce-lha-e-se-lo-tiene-stretto&catid=40:cultura&Itemid=127
Ultime dalla Siria
DAMASCO – Dopo tutti questi mesi dall’inizio della crisi siriana ormai e’ innegabile la presenza del terrorismo, della minaccia e dell’intimidazione a fini politici da parte dei gruppi di opposizione. Questi episodi sono prevalentemente concentrati nelle zone periferiche della capitale, mentre all’interno della città e nelle zone centrali è evidente un clima di tensione degli abitanti a causa dei recenti
attentati come quello di Kafer Suse e del Midan. Anche oggi nella zona del Midan si è verificata l’esplosione di una bomba artigianale con comando a distanza che ha causato la morte di un giovane di 12 anni di nome Ibrahim Mabrouk e il ferimento di altre 12 persone; lo stato d’animo della popolazione e’ portato all’esasperazione da questo tipo di episodi sempre più all’ordine del giorno, realizzati dagli oppositori al governo che hanno lo scopo di mantenere alta la tensione e terrorizzare la gente.
attentati come quello di Kafer Suse e del Midan. Anche oggi nella zona del Midan si è verificata l’esplosione di una bomba artigianale con comando a distanza che ha causato la morte di un giovane di 12 anni di nome Ibrahim Mabrouk e il ferimento di altre 12 persone; lo stato d’animo della popolazione e’ portato all’esasperazione da questo tipo di episodi sempre più all’ordine del giorno, realizzati dagli oppositori al governo che hanno lo scopo di mantenere alta la tensione e terrorizzare la gente.
EUROSCHIAVI Ci strappano anche la terra...
La prima misura è direttamente dipendente dall’obbligo imposto dal governo di “tracciare” tutti i cittadini e i loro movimenti monetari con il divieto di ritirare contanti oltre i mille euro.
mercoledì 1 febbraio 2012
Miserie umane.
Solamente per chi nutra una qualche ambizione masochista e abbia voglia di farsi del male, proponiamo due perle estrapolate dal circo equestre dei media mainstream. La prima è costituita dalle esternazioni di Attilio Befera, avvoltoio a capo della più grande organizzazione a delinquere presente nostro paese, meglio conosciuta col nome di Equitalia. La seconda da una riflessione esperita da Antonio Polito , capofila fra le teste di legno ed i cervelli all’ammasso che quotidianamente maramaldeggiano insultando la lingua italiana e l’intelligenza dei lettori.
Togliamoci dalle frontiere siriane subito. Ora!
Sergei Lavrov, ministro degli Esteri russo, è stato chiaro: Mosca non appoggerà alcuna risoluzione Onu nella quale si chieda al presidente siriano Bashar al Assad di lasciare il potere. “Non consideriamo nostro compito il cambio di regimi”. “E poi” - ha chiesto retoricamente ad alcuni giornalisti che lo intervistavano - “se non lasciasse il potere che faremmo? Interveniamo con i caccia? Sganciamo bombe? No. Questa strada è già stata percorsa e noi non la faremo certo approvare contro la Siria dal Consiglio di sicurezza”. Tanto più che “tutti i rifornimenti militari russi alla Siria sono legittimi e proseguiranno”.
Il ministro russo si è anche negato ad un colloquio sulla questione siriana richiesto “con urgenza” dal segretario di Stato Usa Hillary Clinton.
PROJECT FINANCING: LA PRIVATIZZAZIONE DELLE GALERE.
“Project financing per la realizzazione di infrastrutture carcerarie”, è questo il nome del provvedimento che permetterà ai privati di costruire le nuove prigioni e, ad esclusione delle guardie carcerarie, di gestire l’intere infrastrutture. Nel primo punto dell’articolo 44 del decreto liberalizzazioni si legge: “Al fine di realizzare gli interventi necessari a fronteggiare la grave situazione di emergenza conseguente all’eccessivo affollamento delle carceri (…). Con decreto del Ministro della giustizia, di concerto con il Ministro delle infrastrutture e dei trasporti e dell’economia e delle finanze, sono disciplinati condizioni, modalità e limiti di attuazione di quanto previsto nel periodo precedente, in coerenza con le specificità, anche ordinamentali, del settore carcerario”.
Chávez, più vivo che mai, un ribelle a tutela del popolo venezuelano.
Lo vorrebbero vedere morto, si sa. Da Washington ai suoi alleati occidentali, sono in tanti quelli che sperano che il tumore del presidente Hugo Chávez ponga fine alla sua rivoluzione socialista e bolivariana. Ma il presidente li mette tutti a tacere: “Mi sento più vivo che mai” ha affermato pochi giorni fa a proposito del suo stato di salute in risposta alle indiscrezioni diffuse dal quotidiano spagnolo Abc secondo cui gli resterebbe poco tempo da vivere.
Ue. Legge shock: finanziamenti a Paesi che promuovono insetti in cucina.
(ASI) Nel totale disinteresse dei media, all'oscuro dei cittadini, poche settimane fa il Parlamento europeo ha stanziato un'ingente cifra per una causa che oscilla tra il comico e il deplorevole.
Tre milioni di euro sono la cifra che verrà versata ad ogni Paese membro dell'Unione europea che incoraggi (con iniziative di vario tipo) l'uso di insetti in cucina.
Scozia: il referendum per l’indipendenza preoccupa Londra
Il referendum per l’indipendenza della Scozia potrebbe costituire un duro colpo per gli interessi della Gran Bretagna. Fin dal 1969, quando nel Mare del Nord, al largo delle coste scozzesi, fu scoperto il petrolio, il Partito nazionalista scozzese (Scottish National Party) ne ha sempre rivendicato la proprietà per la Scozia. Ora che si trova alla guida del governo di Edimburgo, e mentre si avvicina il referendum con il quale, nel 2014, potrebbe decidere di separarsi dal Regno Unito, l’Snp del premier Alex Salmond (nella foto) fa affidamento proprio sui proventi fiscali dell’industria petrolifera quale pilastro, insieme ai servizi finanziari, dell’economia scozzese.
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