lunedì 11 giugno 2007

PROSEGUONO GLI SCONTRI AL CONFINE BIRMANO-THAILANDESE.

Non si placa la tensione lungo il confine birmano-thailandese, teatro da diverse settimane di scontri tra l'Esercito di Liberazione Karen (KNLA) e truppe birmane affiancate da reparti della milizia collaborazionista del DKBA. Sabato un bambino di tre anni ed un giovane di 25 sono stati uccisi durante un bombardamento con mortai effettuato dal DKBA contro un villaggio Karen a ridosso della città di frontiera di Myawaddy. Altri tre civili sono rimasti gravemente feriti dalle schegge. Il DKBA accusa l'esercito di liberazione Karen di aver provocato lo scontro attaccando una colonna del 907° battaglione della milizia collaborazionista.



I patrioti Karen rispondono che il DKBA dovrebbe prendersela con loro, anziché continuare la campagna terroristica contro i civili indifesi incoraggiata dal regime birmano. Nella regione da mesi si susseguono gli attacchi ai villaggi Karen da parte dei soldati birmani e dei guerriglieri del DKBA per far terra bruciata attorno alla resistenza Karen. E in effetti, diverse migliaia di civili hanno lasciato i loro villaggi per nascondersi in zone più protette della giungla, o per attraversare il confine e rifugiarsi in Thailandia. Ma le maglie dell'esercito di Bangkok, che sorveglia la frontiera per bloccare il flusso di fuggiaschi, si sono strette e sempre più spesso i profughi Karen vengono fermati e rispediti sbrigativamente in territorio birmano. Di nuovo in mezzo ai bombardamenti e agli scontri a fuoco.



Da: www.comunitapopoli.org


 

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