giovedì 19 febbraio 2009

Facebook, cancellarsi definitivamente è più difficile (impossibile)!

Secondo le nuove condizioni d’uso, Facebook può fare quello che vuole delle informazioni immesse dagli utenti. Anche quando si cancellano.


Facebook ha modificato recentemente le Condizioni d’uso che gli utenti devono accettare al momento di creare l’account, arrogandosi in pratica il diritto di disporre a piacimento di tutti i contenuti (testi, immagini, filmati) inseriti dagli utenti, anche qualora questi decidano di cancellarsi definitivamente dal social network.



Chi si iscrive concede a Facebook il diritto “perpetuo, irrevocabile, non esclusivo, trasferibile” di usare in qualsiasi modo (”copiare, pubblicare, diffondere, conservare, rendere pubblico, trasmettere, modificare” e la lista è ancora lunga) le immagini, i testi e quant’altro possa essere catalogato sotto la dicitura “User Content”, ossia praticamente qualunque cosa. Non solo: Facebook può anche concedere i contenuti in sub-licenza.



"Pazienza" - qualcuno potrebbe dire - "ci si può sempre cancellare". E' vero, ma i contenuti potrebbero non scomparire insieme all'account.





Nella versione originale delle Condizioni d’uso c’erano un paio di righe che tutelavano certi diritti degli utenti: “Potete rimuovere i vostri Contenuti Utente dal Sito in qualunque momento.” - si poteva leggere - “Se scegliete di rimuovere i vostri Contenuti Utente, la licenza concessa scadrà automaticamente, ma riconoscete alla Compagnia il diritto di conservare delle copie archiviate dei vostri Contenuti Utente”.



Ora queste righe sono scomparse, la licenza non scade più e “The Company” non ha più bisogno di archiviare alcunché, dato che può fare quello che vuole con le informazioni immesse, che non saranno mai soggette all’oblio.



Per essere ancora più chiari, una lunga lista, rubricata sotto la voce “Termination and Changes to the Facebook Service”, elenca tutto ciò che non svanisce con la chiusura dell’account e comprende pressoché qualunque attività un utente compia tramite Facebook.



In pratica i nuovi iscritti si consegnano completamente al social network che va tanto di moda e così fanno anche quelli vecchi, che a suo tempo avevano accettato le Condizioni originali.



Da sempre, infatti, le Condizioni d’uso prevedono una clausola che ne consente la modifica da parte della società senza la necessità di avvisare gli iscritti. Anzi, “Continuare a usare il Servizio Facebook dopo tali cambiamenti costituisce l’accettazione delle nuove Condizioni”.



Esiste in realtà una possibilità per mantenere il controllo sulle informazioni immesse e sta nell’essere estremamente restrittivi per quanto riguarda le impostazioni sulla privacy.



Le Condizioni esplicitano infatti che l’unico limite che Facebook si autoimpone riguarda proprio quelle impostazioni: prima di cancellarsi, quindi, sarà utile regolarle. Dopo essere usciti dal social network tutto sarà di “proprietà” di Facebook.


Tratto da: www.zeusnews.com

2 commenti:

  1. Pare che stiano facendo marcia indietro… Dalla stessa fonte:



    Facebook fa marcia indietro, ripristinate le condizioni d’uso

    La protesta in Rete ha sortito degli effetti concreti. Facebook ha eliminato i termini che prevedevano che tutto rimanesse di sua “proprietà” anche in caso di cancellazione dell’utente.



    [ZEUS News - http://www.zeusnews.com - 18-02-2009]



    “Abbiamo concluso che tornare alle condizioni precedenti è per il momento la cosa migliore”: così Mark Zuckerberg annuncia la decisione di Facebook di riportare indietro di un paio di settimane i termini sottoscritti dagli utenti al momento della registrazione.



    L’ultima modifica aveva impensierito parecchia gente, preoccupata per la perdita di controllo sui contenuti inseriti e per la propria privacy.



    Non appena la protesta per il cambiamento aveva assunto proporzioni non più ignorabili, il Ceo di Facebook era intervenuto con un post sul proprio blog per chiarire che le intenzioni erano buone, le motivazioni erano sostanzialmente tecniche e il rispetto per la privacy restava ai massimi livelli. Tuttavia ciò non è bastato.



    Le critiche e le perplessità non hanno fatto altro che crescere: per questo una retromarcia dev’essere sembrata la mossa più saggia, almeno finché qualcuno non troverà il modo di formulare nuove Condizioni d’uso che non spaventino così tanto gli utenti.



    Quel momento potrebbe non essere così lontano: già nelle prossime settimane - scrive Zuckerberg - la prossima revisione delle Condizioni, scritta “in un linguaggio più chiaro che tutti possano comprendere”, dovrebbe apparire.



    Non sarà però calata dall’alto: chi volesse contribuire alla sua stesura può farlo tramite il gruppo creato allo scopo.

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  2. Diffidare comunque da faccialibro!

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