lunedì 8 ottobre 2007

"SCAMPAGNATA" IN BIRMANIA.





Domenica. C'è il sole, Dopo giorni e giorni ininterrotti di pioggia il monsone ci concede una tregua. Non poteva capitare in una giornata migliore. Oggi dobbiamo andare a Bla Thoo, villaggio di cento abitanti ad un􀂶ora di marcia dalla "Carlo Terracciano". E' il turno della visita degli infermieri di "Popoli" al piccolo centro del distretto di Dooplaya. Venti giovani volontari del KNLA (Karen National Liberation Army) marciano con noi tra campi coltivati a granoturco e riso su di una pista che alla metà dello scorso marzo era stata percorsa da un battaglione di birmani per dare l'assalto alla "Terracciano" e al vicino campo dell'esercito di liberazione Karen. L'assalto si era concluso con il ritiro dei soldati di Rangoon dopo una battaglia di tre ore che aveva lasciato sul terreno 14 birmani e 4 Karen. Mentre si cammina a passo spedito verso Bla Thoo, sulle colline circostanti altre due sezioni del KNLA sorvegliano, dalla notte precedente, il territorio che si estende fino alle posizioni birmane, distanti ora soltanto tre chilometri. La tensione tra patrioti Karen e esercito occupante è salita dopo che pochi giorni fa i guerriglieri del 103° e del 201° battaglione si erano scontrati con una colonna birmana diretta verso Rangoon. Ancora una volta i Karen avevano avuto la meglio e i birmani si erano portati via 4 caduti. L'insostituibile Ba Wha, allegro capo infermiere con alle spalle qualche decennio di esperienza di chirurgia di guerra e di medicina di emergenza guida la squadra sanitaria: sei giovani "medics" (così vengono chiamati qui questi infermieri/medici alla cui formazione hanno contribuito i corsi di "Popoli") carichi di farmaci, stetoscopi e misuratori di pressione, che marciano ridendo, quasi fossero in passeggiata. Arriviamo a Bla Thoo trovando il solito scenario, a cui ci siamo ormai abituati. Il villaggio sembra deserto, come se i suoi abitanti lo avessero abbandonato di corsa di fronte a qualche minaccia incombente. Ma basta una voce nell'altoparlante del piccolo monastero buddista posto sulla collina a chiamare a raccolta donne e bambini del paese: "Chiunque voglia farsi visitare, chiunque abbia dei problemi di salute, venga subito qui, ci sono i medici".



(Continua...)

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