Di fronte alla delicata situazione creatasi in Birmania, prendiamo una posizione netta.
A fianco del Popolo Karen.
La giunta militare, retta da generali affaristi, corrotti e sanguinari, sembra aver fatto il suo tempo. Tuttavia, le modalità con cui ci si appresta ad arrivare ad una svolta decisiva per la Birmania suscitano perplessità e preoccupazione.
Le legittime istanze di libertà del popolo birmano solo oggi vengono prese in considerazione dai media, con un risalto che mai è stato dedicato a chi da decenni si oppone militarmente all'oppressione e alla vera e propria persecuzione della giunta militare, il Popolo Karen.
Tale interesse mediatico e le pressioni internazionali, quando da certi pulpiti sentiamo parlare di “svolta democratica”, significano ormai una cosa sola: l'occidente “americocentrico” ha deciso di mettere definitivamente le mani sulla Birmania, e il cambiamento non avverrà per volontà del suo popolo, ma per gli interessi geopolitici e strategici, oltre che economici, dei “liberatori”.
L'eventuale liberazione dagli oppressori di sempre, la giunta militare, porrà i Karen (e tutti gli Uomini Liberi della Birmania) di fronte ad un nuovo nemico: quella “dittatura democratica” che per imporre i suoi interessi non avrà scrupoli e non risparmierà nessuna arma, compresa quella della “colonizzazione culturale” che purtroppo ben conosciamo. Tuttavia siamo certi che gli Uomini Liberi, forgiati da anni di lotta per la propria Libertà, Identità e Tradizione, continueranno a difendere i propri Valori.
Sempre a fianco del Popolo Karen.
Comunità Militante Perugia
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