lunedì 22 ottobre 2007

Azione Futurista.





ROMA - C'é anche un attacco alla Festa del Cinema che si è inaugurata ieri a Roma nella rivendicazione di Azione futurista dell'atto vandalico che ha colpito Fontana di Trevi. "Voi solo un tappeto rosso - è scritto nel volantino - noi una città intera color rosso vermiglio. "Rieccoci...". Questo l'inizio della rivendicazione che è stata trovata accanto al monumento progettato e costruito da Nicola Salvi e finito da Giuseppe Panini nel 1762. I toni riecheggiano il linguaggio dei Futuristi. Il documento é lungo una trentina di righe e termina con il grido 'Eja! marciare per non marcire, lottare per non morire, e la firma azione Futurista con una piccola riproduzione di un'opera d'arte futurista".



Nel testo c'é anche un riferimento alla lotta contro il lavoro precario e contro una società "mercatocentrica". "Inizia così - annuncia azione Futurista 2007 - per noi futuristi un nuovo millennio, una nuova adesione alle evolute tecniche e ai nuovi mezzi espressivi, interpretando un rinnovamento totale". Il finale del volantino ha gli stessi toni retorici "Dare forza alla lotta contro gli scialacquamenti del regime, il precariato, l'usura, il mercimonio della bellezza, la falsità della legge, la provvisorietà della vita dei lavoratori, l'incertezza del domani e per la libertà dei popoli". Sull'altro lato lo slogan "Una macchia di colore vi tumulera". Ed ancora un cenno al precariato: "Noi precari, disoccupati, anziani, malati, studenti, lavoratori, stiamo arrivando con il vermiglio per colorare il vostro grigiore". E infine l'attacco alla Festa del Cinema. "Ancora la festa del Cinema viene sintetizzata in 15 milioni di euro scialacquati, 2,5 milioni di euro solo per pagare il conto degli alberghi, e la chiamano festa". Infine uno sberleffo al cinema di Roma: Quattro cortigiane, una vecchia gallinaccia e un puffo - è scritto nel volantino - questo è il Cinema di Roma".



Da: www.ansa.it

2 commenti:

  1. FONTAN DE TREVI E' ROSSA



    “Sai che è successo?”



    “No, che è successo?”



    “Hanno colorato de rosso Fontan de Trevi...”



    “Come sarebbe a dì: l’hanno colorata de rosso... hanno verniciato le statue?”



    “No, c’hanno buttato dentro er colore: 'n dieci minuti tutte le vasche erano rosse...”



    “‘Sti delinquenti...”



    “Perché dichi che so’ delinquenti?”



    “Rovinà così uno delli più belli monumenti de Roma...”



    “Ma mica l’hanno rovinata...”



    “Come sarebbe a dì che nun l’hanno rovinata: mo’ sai quanto ce vole pe’ ripulì tutto?”



    “Macché!!! dopo quarche ora, l’acqua era n’antra vorta trasparente... e sui marmi, manco ‘na macchia...”



    “E come hanno fatto a ripulilla così presto? ammazza come so’ diventati ‘fficenti ar comune de Roma nostra...”



    “Ma quale comune e comune... ‘a sostanza rossa che c’hanno buttato dentro era de quelle che se usano per tigne li panni: dopo un po’ s’è sciorta da sola e tutto è ritornato come prima... è stato ‘n peccato...”



    “Come sarebbe a dì ch’è stato ‘n peccato?”



    “Aho!!! dalle foto, era proprio venuta bene: me sarebbe piaciuto che l’effetto fusse durato quarche giorno... così, tanto pe potella andà vedé pur’io... ma ‘n sai che forza che era... Tiè: guarda che spettacolo!”







    “ Ma cello sai che c’hai raggione? me sarebbe piaciuto de vedella puro a me... Però, daje: ‘ste cose nun se fanno?



    “E perché?”



    “Ma perché nun è bello de modificà ‘na cosa che è nata così e che semo abituati a vedé così...”



    “Ma perché? allora er comune co’ tutte quelle luci murticolori che spara sulli monumenti va bene? nun te ricordi, alla notte bianca, tutte quelle lampade fusfurescenti che hanno messo ar Circo Massimo?”



    “Ma che c’entra? quelle ce l’ha messe er comune...”



    “E che? se ce le mette er comune vanno bene e se un po’ de colore jelo dà quarche d’un artro è un reato? ma nun l’hai lette ‘e dichiarazioni der sindaco, dell’assessore? tutti a dà der delinquente a chi ha fatto ‘sta cosa: allora, so’ delinquenti pure loro... a parte er fatto che quelle cazzo de’ luci loro ‘e pagamo puro noantri e la vernice della fontana, inveci, è aggratise...”



    “Aho! ma lo sai che c’hai raggione? e chi l’avrebbe fatta ‘sta pensata de colorà Trevi?”



    “Mah! nun se sa co’ precisione: dicheno li futuristi, li fascisti...”







    “Li fascisti, no... daje...”



    “E perché, no?”



    “Se erano stati loro ‘a coloravano de nero, mica de rosso...”



    “Ma pare che er rosso sta a significà er sangue che ce fanno buttà colle tasse, li mutui, er lavoro precario, er riarzo de li prezzi... tanto sangue che sgorga puro dalle fontane, sgorga...”



    “Appunto, no? che te pareno argomenti delli fascisti questi?”



    “Perché a te che te pareno?”



    “A me, me pareno de più cose de compagni, de communisti insomma...”



    “Magari ‘na vorta: ma tu ce lli vedi, oggi, bertinotti e vertroni che vanno a dipigne de rosso la fontana, pe’ ‘sta a significà er sangue nostro che ce succhieno puro loro stessi?”



    “Aho! nun me ce stai più a fa capì ‘n cazzo: ma che er mondo s’è riggirato sottosopra?



    “E che te ne sei accorto mo’?”





    Da: www.mirorenzaglia.com

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  2. Che bello, che meraviglia, una fontana rossa di un rosso che non è sangue, non è violenza. Un'azione molto futuristica, non c'è dubbio. Roma che ha ripreso colore, Roma che non è in menopausa, può avere ancora bambini, è ancora fertile



    ONORE AL GENIO!

    vi saluto romanamente

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