lunedì 16 luglio 2007

Rinascita – Quotidiano di Liberazione Nazionale.

Rinascita è un quotidiano unico, in Italia, nel suo genere, perché antagonista del regime nel suo insieme, perché aperto ad ogni contributo fuori dagli schemi imposti ai mezzi di comunicazione di massa dai manipolatori del pensiero umano, e perché, soprattutto, sta diventando lentamente ma ineluttabilmente il luogo geometrico d’incontro di chi, ancora e nonostante tutto, ritiene di non avere condotto il suo cervello all’ammasso del Verbo liberaldemocratico, della globalizzazione economica della miseria, del pensiero unico che ogni cosa e ogni persona livella e rende schiava di una società senza memoria e priva di avvenire. Non è merito nostro. Indubbiamente abbiamo colto il momento propizio, il momento giusto, per dare inizio alla nostra felice avventura. Ma se fosse mancata – e non è mancata - l’immediata comprensione e trasmissione orizzontale del senso politico, culturale, di questo impegno, se fosse mancata la collaborazione tra la nostra pattuglia e chi con questa ha immediatamente dialogato, costruito, inventato un cammino comune, ebbene questa iniziativa avrebbe perso mordente, fiducia, si sarebbe ripiegata su se stessa, isterilita, si sarebbe purtroppo spenta.



Così non è stato e di questo dobbiamo ringraziare in particolare i nostri lettori. Quei lettori che hanno offerto con lo slancio le loro impressioni, il loro incitamento, i loro contributi alla costruzione della nostra rete di informazione alternativa, naturalmente contro il regime, quei lettori che sono diventati volontari punti di riferimento "interni" al quotidiano, con le loro rubriche, con le loro osservazioni, con le loro lettere, con i loro documenti… Quei lettori che, al mattino, sono andati ad acquistare questo giornale "scomodo", infilato in spazi invisibili nei punti vendita; quei lettori che si sono visti propinare – per sfregio o per ignoranza - altri periodici di fazione e li hanno rifiutati, pretendendo l’unico giornale che si denomina Rinascita; quei lettori che si sono improvvisati agit-prop, ispettori, diffusori del nostro quotidiano; quei lettori che hanno telefonato, faxato, inviato per posta elettronica, i loro commenti, le loro sollecitazioni, le loro richieste di abbonamento, le loro collaborazioni.



Rinascita non è più dunque esclusivamente una serie di fogli di carta stampata. E’ diventato, sta diventando, una potente cinghia di trasmissione del pensiero antagonista alla liberaldemocrazia. Ovunque e nonostante i mille ostacoli frapposti - per disorganizzazione, per malafede - al suo sviluppo. Dobbiamo, adesso, subito, sfruttare l’occasione così conquistata. Dare inizio ad una seconda fase. Migliorare la distribuzione nazionale, costruire lo scheletro di una diffusione certa sulla direttrice nord-sud della nostra penisola, raccogliere gli abbonamenti nelle città e nei territori al momento più periferici. Organizzare le redazioni principali, le "antenne" di corrispondenza locali, una linea tecnologicamente avanzata di colloquio quotidiano tra tutte le realtà di Rinascita presenti e nascenti in Italia. Non è cosa da poco. E’ un obiettivo ambizioso. E’ la nostra nuova sfida. Chiediamo il sostegno di tutti: cioè, di ognuno di noi. Ad majora.

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