sabato 30 luglio 2011

Notizie dalla Birmania.


ECCO LE "APERTURE" DEL GOVERNO BIRMANO. CARRI ARMATI E STUPRI CONTRO LE MINORANZE.



Con le loro facce soddisfatte e le loro cravatte immacolate i burocrati dell'Unione Europea continueranno probabilmente a far finta di non vedere cosa succede veramente in Myanmar. E' probabile che per quegli accordi trasversali che garantiscono alle diverse forze politiche la tranquilla permanenza dei loro rappresentanti nelle aule e nei ristoranti di lusso a Bruxelles, tutti fingeranno di non capire che l'Inviato Speciale per la Birmania, il neosindaco di Torino Piero Fassino sta lavorando contro il Popolo e i Popoli che abitano i territori chiamati dai colonialisti britannici Birmania.



L'Inviato aveva già fatto rabbrividire la dissidenza birmana e i rappresentanti dei gruppi etnici in occasione delle elezioni farsa del novembre 2009, giudicandole un passo positivo verso l'apertura del dialogo con la giunta militare.



Oggi la sua azione è pari a nulla, il che, nella situazione esistente in Birmania, equivale ad un concreto sostegno al regime militare che ancora governa il Paese alla faccia della tarocca tornata elettorale.Il problema è più complesso, ovviamente, e va oltre le responsabilità dell'Inviato  Speciale il quale, da neosindaco di Torino ha addirittura concesso la cittadinanza onoraria ad Aung San Suu Khyi, perpetuando l'equivoco giochetto per babbei che esultano di fronte a gesti di nessun valore concreto ma che mettono a posto le coscienze. Me li immagino, tutti quei democratici e pacifisti amici della bicicletta, appartenenti a chissà quali girotondi, a quali popoli viola o turchini, a quali pride, commuoversi di fronte ad una foto gigante dell'eroina dei diritti umani esposta su qualche immobile di proprietà comunale. Me li immagino, tornarsene a casa con i loro figliuoli ai quali sono convinti di aver dato una grande lezione di civiltà e di umanità per aver fatto da parterre ad uno spettacolo da quattro soldi. Aprano gli occhi, almeno una volta. E sappiano che Aung San Suu Khyi è molto preoccupata (parole sue) per l' atteggiamento dell'Unione Europea. Sapete cosa se ne farà di quelle gigantografie sui palazzi italiani?





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http://www.comunitapopoli.org/uploads/documento1.pdf


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