giovedì 7 gennaio 2010

Prove generali di un nuovo 7 gennaio. Stavolta su Forza Nuova.

Nelle prime ore  del 7 gennaio, nel trentaduesimo anniversario del martirio di Acca Larentia, degli sciacalli imbecilli hanno gettato bottiglie molotov contro la sede romana di Forza Nuova di Piazza Vescovio, situata accanto al luogo ove trentuno anni fa degli intoccabili del Pci avevano assassinato, restando impuniti, il giovane Francesco Cecchin. E' la seconda volta in pochi giorni che quella sezione di FN viene presa di mira. Nel frattempo altri due attentati sono stati compiuti a Roma contro un'altra sede di Forza Nuova, all'Appio Latino e contro una sede del PdL del Trionfale. Una sola rivendicazione è stata fatta, il volantino riportava una frase di un ideologo anarchico. Che si tratti di pochi quanto scemi cani rabbiosi è chiaro a tutti.  Che ci siano dei parassiti sanguinari che sperano nella riedizione, sia pure a dimensione assai ridotta, della spirale della strategia della tensione è altrettanto evidente. Troppi controllori di strutture desuete, legate ai servizi segreti, rischiano il posto nella ristrutturazione europea, troppi politicanti senza bacino elettorale temono il pensionamento. Ci sono, insomma, dei mangiafuoco e ci sono degli appiccia-fuoco, probabilmente più idioti e ottusi che coscienti del loro ruolo di burattini.

Finora le offensive sono state tutte a senso unico: gli antifa hanno fatto gli incendiari e gli assalitori e i loro avversari hanno mantenuto i nervi calmi evitando ogni reazione e mostrato insieme forza, tanto da mai soccombere in piazza. Ci sono state campagne nazionali con obiettivi diversi. Qualche anno fa ci fu l'offensiva incendiaria nazionale contro An. Spesso è stata bersagliata Forza Nuova. Campagne intensive si sono avute quest'anno su scala nazionale contro Casa Pound e su scala romana, ora, contro Forza Nuova. La speranza da parte dei mangiafuoco e dei loro utili idioti è che ci scappi il morto o il ferito grave affinché la sopportazione intelligente dei loro avversari cessi di colpo. E' in questo che sperano i bastardi. Non avrebbero tutta questa speranza se non si sentissero coperti, cullati e incoraggiati da certe frasi incendiarie, incoscienti, pericolosissime, di Di Pietro o da alcune grottesche cacce alle streghe della pattuglia Finocchiaro che pretende – nel 2010 – la repressione contro Casa Pound per apologia di fascismo! Esattamente come, otto anni prima, avevano fatto nei confronti di FN.

A trent'anni circa dalla fine della spirale dell'odio c'è ancora chi, in Parlamento e in Senato, ha il coraggio di seminare vento e di lanciare veleno, di gettare olio sulle fiammelle, per puro calcolo di bottega. Di Pietro, la Finocchiaro e compagnia bella sono una vergogna ambulante e una mina vagante per un'intera nazione. E' questa la gente che va fermata: senza se e senza ma, altrimenti, per la loro criminale incoscienza , ci scapperà il morto.



Di Gabriele Adinolfi, www.noreporter.org

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