Ieri, Rai3 ci ha concesso un esempio di ottimo giornalismo d’inchiesta:
http://www.rai.tv/dl/RaiTV/programmi/media/ContentItem-643fc766-f033-43dd-bed1-8d8054a5ff95.html?p=0
Si tratta di occasioni che, sul tema “Palestina” e Vicino e Medio Oriente in genere, capitano sempre più raramente.
“Presa Diretta”, di Riccardo Iacona, ci ha mostrato la realtà del genocidio di Gaza, nella sua brutalità: distruzione, morti e feriti da armi di distruzione di massa compiute da Tsahal contro una popolazione inerme.
L’inviato di Rai3, Manolo Luppichini, giunto nella Striscia di Gaza il 27 gennaio scorso (lo abbiamo incontrato il 1° febbraio davanti all’ospedale al-Quds di Gaza City) al seguito di un gruppo di medici e paramedici, ha raccolto testimonianze del personale sanitario palestinese, dei feriti, e anche le “prove” (alcuni proiettili) da far analizzare da laboratori italiani.
Da www.presadiretta.rai.it/category/0,1067207,1067208-1084428,00.html: “L’occhio di “Presadiretta” è entrato a Gaza. In esclusiva le terribili immagini dell’ultimo conflitto. Dei 22 giorni di attacco di Israele si è parlato molto, ma non si è visto quasi niente: gli inviati di tutta l’informazione del mondo sono state esclusi . Una guerra in incognito.
Israele ha sperimentato a Gaza nuove armi di cui non si conoscono ancora le terribili potenzialità? Ci saranno conseguenze indelebili per la popolazione civile?
Una troupe di “Presadiretta” è entrata nella striscia con un gruppo di volontari e di medici arrivati con i primi soccorsi. La cronaca del viaggio di Manolo Luppichini ci fa attraversare le macerie prodotte dai giorni dell’offensiva. Le telecamere mostrano le case carbonizzate dagli ordigni al fosforo, gli ospedali sventrati dalle bombe, sono accanto ai medici stremati dalla fatica, accanto alla sofferenza dei feriti, tra i contadini e i pescatori presi di mira dai cecchini mentre cercano di lavorare. Un reportage che restituisce senza filtri gli orrori della guerra”.
Email: presa.diretta@rai.it
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