Riceviamo e pubblichiamo il comunicato degli amici di Base Militante Progetto Torino...
DILETTANTI ALLO SBARAGLIO.
Stiamo parlando dei giornalisti italiani. Osserviamo infatti che tre quotidiani pubblicano, in data odierna, la foto di una colonna del passaggio pedonale della strada che costeggia il Politecnico. La colonna riporta la scritta "FERMIAMO ISRAELE" e la firma "BMPT" con il simbolo dell'ape. La scritta è parzialmente cancellata e parzialmente ricalcata.
I tre quotidiani ne fanno un uso improprio...e soprattutto differente. Il quotidiano "La Repubblica" (quello che ci ha accostato alle coltellate del Barrocchio ed alle bombe in Val di Susa), inserisce quella foto a pagina 16, con la didascalia "scritte antisemite", a margine di un articolo che riguarda la lista pubblicata in rete con i 162 nomi di professori universitari ebrei.
I giornaletti gratuiti e distribuiti ovunque "Leggo" e "City", invece, parlano di una scritta trovata nella mattinata di ieri, riconducendola alle proteste – di cui, fino ad ora, non ci siamo occupati – contro la scelta di dedicare ad Israele il salone del libro.
Poiché abbiamo la memoria più lunga dei giornalisti che hanno diffuso queste falsità (riscontrabili da chiunque percorra quella strada ogni giorno), ma soprattutto perchè siamo soliti passare molto tempo in giro e poco sulla rete internet, vorremmo rettificare ufficialmente.
Quella scritta, come altre simili, è comparsa nel luglio del 2006, quando Israele invase il Libano, stato sovrano, e la comunità internazionale, insieme ai giornalisti dei quotidiani citati, era voltata dall'altro lato. In quell'occasione, Progetto Torino organizzava una vasta campagna di controinformazione e di protesta, sostenendo attivamente i gruppi che si impegnavano a fare arrivare materiale di prima necessità in Libano, partecipando alla fiaccolata avvenuta in piazza Castello, intervistando giornalisti libanesi e corrispondenti italiani non embedded in Libano. Tutto ciò è comodamente reperibile sul nostro sito www.progettotorino.org, dove c'è anche scritto chiaramente che non siamo di destra.Contestualmente scoprivamo che ignoti, evidentemente nostri simpatizzanti o che condividevano il nostro intento, avevano scritto "FERMIAMO ISRAELE" in giro per la città, firmandosi col nostro nome. Scritte che ci fecero molto piacere.
Concludendo:
Torino, 12 febbraio 2008
Base Militante Progetto Torino
DILETTANTI ALLO SBARAGLIO.
Stiamo parlando dei giornalisti italiani. Osserviamo infatti che tre quotidiani pubblicano, in data odierna, la foto di una colonna del passaggio pedonale della strada che costeggia il Politecnico. La colonna riporta la scritta "FERMIAMO ISRAELE" e la firma "BMPT" con il simbolo dell'ape. La scritta è parzialmente cancellata e parzialmente ricalcata.
I tre quotidiani ne fanno un uso improprio...e soprattutto differente. Il quotidiano "La Repubblica" (quello che ci ha accostato alle coltellate del Barrocchio ed alle bombe in Val di Susa), inserisce quella foto a pagina 16, con la didascalia "scritte antisemite", a margine di un articolo che riguarda la lista pubblicata in rete con i 162 nomi di professori universitari ebrei.
I giornaletti gratuiti e distribuiti ovunque "Leggo" e "City", invece, parlano di una scritta trovata nella mattinata di ieri, riconducendola alle proteste – di cui, fino ad ora, non ci siamo occupati – contro la scelta di dedicare ad Israele il salone del libro.
Poiché abbiamo la memoria più lunga dei giornalisti che hanno diffuso queste falsità (riscontrabili da chiunque percorra quella strada ogni giorno), ma soprattutto perchè siamo soliti passare molto tempo in giro e poco sulla rete internet, vorremmo rettificare ufficialmente.
Quella scritta, come altre simili, è comparsa nel luglio del 2006, quando Israele invase il Libano, stato sovrano, e la comunità internazionale, insieme ai giornalisti dei quotidiani citati, era voltata dall'altro lato. In quell'occasione, Progetto Torino organizzava una vasta campagna di controinformazione e di protesta, sostenendo attivamente i gruppi che si impegnavano a fare arrivare materiale di prima necessità in Libano, partecipando alla fiaccolata avvenuta in piazza Castello, intervistando giornalisti libanesi e corrispondenti italiani non embedded in Libano. Tutto ciò è comodamente reperibile sul nostro sito www.progettotorino.org, dove c'è anche scritto chiaramente che non siamo di destra.Contestualmente scoprivamo che ignoti, evidentemente nostri simpatizzanti o che condividevano il nostro intento, avevano scritto "FERMIAMO ISRAELE" in giro per la città, firmandosi col nostro nome. Scritte che ci fecero molto piacere.
Concludendo:
- le scritte non sono apparse l'altra notte, ma oltre un anno e mezzo fa, quindi niente scoop;
- le scritte riguardavano una guerra, non la festa del paese, quindi niente scoop.
Torino, 12 febbraio 2008
Base Militante Progetto Torino
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