
Ne ha preso atto il ministro del Lavoro, Cesare Damiano, che ha ricordato che maggioranza e opposizione hanno votato il testo legge delega sulla sicurezza nei luoghi di lavoro. La legge (la numero 123 approvata il 3 agosto 2007) è in vigore ma le manca solo un articolo che è ancora in discussione da oltre un anno.
Ed è quello fondamentale perché lì ci sono le sanzioni pecuniarie ed amministrative. Il governo spera di varare la legge entro la fine febbraio e per questo ha chiesto la collaborazione dell’opposizione. “In 17 mesi – ha ricordato Damiano - abbiamo sospeso più di 3 mila imprese. Nei cantieri edili 206 mila lavoratori prima sconosciuti all’Inail, ora sono conosciuti. Si tratta di una emersione importante grazie alla collaborazione con le parti sociali”.
Oggi, “I controlli sono importanti, ma bisogna cambiare la cultura della sicurezza nei luoghi di lavoro, certamente c’è una frammentazione fra i vari enti che fanno i controlli. Abbiamo assunto 1.411 ispettori del lavoro e il 60%. La verità è che su 100 aziende ispezionate, ben 60 sono fuori norma a vario titolo. Se sommiamo tutti gli istituti, abbiamo 6 mila ispettori che fanno 250 mila controlli annui, ma le aziende italiane sono 4,5 milioni. E allora se non c’è cultura della sicurezza, certamente i controlli non bastano”.
Per il presidente della Commissione Lavoro della Camera, Gianni Paglierini (Pdci), “dobbiamo assolutamente evitare che mentre il medico studia, il paziente muoia. Serve un piano straordinario di ispezioni e controlli, in grado di far rispettare le leggi e tutelare la vita di chi lavora. Ed è necessario allo stesso tempo che il governo acceleri i tempi e presenti subito i decreti attuativi della legge 123, perché la crisi politica non può rappresentare un impedimento. Il 2008 deve diventare l’Anno della Sicurezza, a testimonianza di un impegno inflessibile e determinato con l’obiettivo di rimettere al centro il grande tema dei diritti: affrontare il legame tra condizione di lavoro (ritmi, orari, stress, nocività) e incidenza degli infortuni è l’unico modo per fornire una risposta compiuta al fenomeno”.
Di Andrea Angelini, Rinascita.
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