giovedì 7 febbraio 2008

Foibe. Buco nero delle coscienze.







Decine di migliaia di Italiani, civili e militari, senza distinzione di credo politico, uccisi, massacrati, infoibati, dimenticati. Decine di migliaia di italiani cacciati dalle loro case, dalla loro terra, sradicati dalle loro radici, e infine, da profughi, stranieri nella loro patria, l'Italia.

Stranieri non voluti, non accettati, in quanto testimoni di un passato scomodo, in quanto "fascisti" per i quali non c'era posto nella nuova repubblica, né per loro né tanto meno per il ricordo delle loro drammatiche vicende.

Vittime e superstiti per sessant'anni relegati nell'oblio della storia. Per decenni dimenticati, cancellati dalla memoria e dai libri di storia, per opportunismo politico di alcuni, per la pavidità di altri e per obbedire ai diktat incontestabili di chi sessant'anni fa decise l'assetto e la spartizione delle terre d'Europa. O, ancora più drammaticamente, per nascondere le terribili responsabilità di chi contribuì o assistette immobile al massacro dei propri fratelli.

Il 10 febbraio si celebra la IV giornata della memoria, ma ancora oggi, per i caduti e per i profughi, e per chi non rinnega il legame di sangue con i propri connazionali, non c'è giustizia. Ancora oggi, a sessant'anni di distanza, da più parti si levano accuse (quando velate e quando palesi) di "revisionismo" verso chi cerca di ristabilire la verità storica, e di ridare giustizia almeno morale ai martiri delle Foibe. Anche questo è il risultato di sessant'anni di oblio.

I nostri connazionali delle terre orientali non furono solo vittime della guerra, dell'odio etnico, della barbarie di chi non esitò a massacrare uomini, donne e bambini, colpevoli solo di essere Italiani, ma anche e soprattutto di chi, italiano, cancellò la loro tragedia in nome di interessi politici e credo ideologici, relegando la loro storia e quella della loro terra in un buco nero che per molti aspetti tuttora permane. Buco nero della storia e delle coscienze. Un solo "giorno del ricordo", ancora oggi, non può bastare a cancellare responsabilità, opportunismi e sessant'anni di colpevole silenzio.



Comunità Militante Perugia

Ass. Cult. Tyr

1 commento:

  1. Vergogna per coloro che tacciono su questi fatti... Vergogna per coloro che questi fatti li hanno compiuti in modo vigliacco e infame [le foibe sono andate avanti anche dopo la fine della guerra]... Vergogna per Togliatti che si inginocchiò a baciare la tomba di Tito.



    La Storia vi giudicherà colpevoli senza appello... noi, le persone con una coscienza libera, continuiamo a ricordare gli italiani infoibati! Un giorno gli sforzi saranno ripagati... ne sono certo.

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