
La conferma che la missione Ue procedera' senza variazioni di programma l'ha data Javier Solana, l'Alto rappresentante della politica estera e di sicurezza comune. ''Sono molto preoccupato per la situazione inKosovo, chiedo a tutte le parti di fare del proprio meglio per far tornare a breve la calma ma la missione Eulex non e' in pericolo e seguira' il calendario stabilito'', ha detto oggi Solana, durante una visita ufficiale a Lubiana. Il calendario di Eulex prevede che entro giugno arrivino in Kosovo, e si dispieghino su tutto il territorio, i 2.000 tra poliziotti, giudici e finanzieri previsti dalla missione Ue. Gli uomini della Ue dovranno subentrare alle forze Unmik dell'Onu - che amministrano il territorio dal 1999 - ma il loro dispiegamento potrebbe anche subire dei ritardi. ''E' molto complicato dal punto di vista della logistica inviare migliaia di uomini, trovare loro posto e provvedere alle loro esigenze'', fanno sapere i piu' stretti collaboratori di Solana. Finora sono arrivate le prime 20 persone, quasi tutti capi unita' e 'facilitatori', ovvero personale che ha il compito di preparare il terreno per gli altri che arriveranno entro giugno. E il dispiegamento continuera' ad avvenire lentamente, poche decine di persone alla volta, soprattutto per le difficolta' che si potrebbero incontrare nel nord del Kosovo, cioe' nell'area di Mitrovica, dove vivono 40 mila dei 120 mila serbi del Kosovo.
(www.ansa.it)
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