martedì 22 maggio 2007

Bush: "Italiani, crepate per noi!"

WASHINGTON - L'Afghanistan ha dominato due giorni di colloqui tra il presidente americano George W. Bush ed il segretario generale della Nato Jaap de Hoop Scheffer nella insolita cornice del ranch texano dell'inquilino della Casa Bianca: al termine dell'incontro, durante una breve conferenza stampa, il presidente Bush ha sottolineato l'importanza di una maggiore "condivisioni dei fardelli e dei rischi" tra i paesi della Nato impegnati in Afghanistan.



"Parleremo con i paesi Nato per convincerli che ci deve essere una maggiore condivisione degli onere e dei rischi per raggiungere i nostri traguardi", ha detto Bush.



"Dobbiamo fare in modo che i comandanti militari in Afghanistan abbiamo le forze necessarie per sconfiggere gli estremisti e gli assassini che stanno cercando di bloccare i progressi del paese", ha aggiunto il presidente Usa.



"Siamo anche consapevoli del fatto che l'Afghanistan necessita di molto più che l'azione militare - ha detto Bush - Sosteniamo una strategia a lungo termine per aiutare a rafforzare le istituzioni democratiche dell'Afghanistan e aiutare a creare le opportunità economiche che aiuteranno questa giovane democrazia a sopravvivere e a prosperare".



Bush e il segretario generale della nato hanno anche ribadito il loro impegno a minimizzare le perdite di civili ma hanno accusato i taleban di usare in modo spietato la tattica di utilizzare i civili come scudo.



"Nessuno può metterci nella stessa categoria morale dei taleban - ha detto de Hoop Scheffer -. Noi non tagliano la testa alle persone. Non bruciamo le scuole. Non uccidiamo gli insegnanti. Non nascondiamo ordigni esplosivi sulle strade. Non usiamo bombe umane".



Durante i due giorni di colloqui, intervallati da una escursione in mountain bike dei due interlocutori, si è parlato anche dello scudo missilistico, del Kosovo e dell'ampliamento della Nato.



"Continueremo a tendere la mano alla Russia - ha detto Bush -. Ho inviato di recente il ministro della difesa Robert Gates a Mosca perché avesse una conversazione esauriente e trasparente col presidente Vladimir Putin e il suo governo, per essere sicuro che comprendano che lo scudo missilistico non è rivolto contro di loro ma è diretto ad altre nazioni che potrebbero turbare la pace in Europa".



"Gli alleati Nato ed altre nazioni riconoscono il fatto che esiste la minaccia del lancio di missili balistici provenienti da uno Stato canaglia - ha detto Bush, senza nominare l'Iran -. Apprezzo il fatto che il Segretario Generale della Nato concordi che il piano di difesa missilistico degli Stati Uniti integra gli sforzi della Nato per tenere tutte le nazioni al sicuro da un attacco". Il piano americano prevede la dislocazione di dieci missili intercettori in Polonia e di una sofisticata base radar nella Repubblica Ceca.



Il presidente Bush ha concesso un raro onore al leader della Nato invitandolo a trascorrere due giorni nel suo ranch texano compreso un pernottamento. Ieri sera Bush aveva continuato a discutere con l'ospite olandese dell'Afghanistan e degli altri principali problemi in una cena al ranch stile 'tex-mex' con la partecipazione anche del segretario di stato Condoleezza Rice e del ministro della difesa Robert Gates.



Al suo arrivo al ranch, in elicottero, il segretario generale della Nato, insieme alla moglie Jeannine, era stato accolto da Bush al volante di un pickup bianco e dalla first lady Laura. I quattro avevano fatto un giro turistico del ranch nel veicolo guidato dal presidente americano, che per l'occasione indossava jeans e stivaletti da cow-boy.



Nella foto, il Caporale Matteo Vanzan.



Ansa

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