martedì 25 novembre 2008

Sole e Acciaio


Trentotto anni fa nel quartier generale di Ichigaya, in Giappone, il grande scrittore Yukio Mishima appena terminato l’ultimo romanzo della sua tetralogia si suicida ritualmente secondo il metodo tradizionale dei samurai.









I quattro fiumi del Guerriero (scrittura, teatro, corpo, azione) rifluiscono così nel vuoto metafisico che tanto lo affascinò.

1 commento:

  1. “Non posso continuare a nutrire speranze per il Giappone futuro.Ogni giorno si acuisce in me la certezza che, se nulla cambierà, il “Giappone”È destinato a scomparire.Al suo posto rimarrà, in un lembo dell’Asia estremo-orientale,Un grande Paese produttore, inorganico, vuoto, neutrale e neutro, prospero e cauto.Con quanti ritengono che questo sia tollerabile, Io non intendo parlare.” Yukio Mishima,7 luglio 1970.

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