Il documento contiene una critica di fondo alla destra radicale, ne ripercorre gli errori e i difetti cronici, mette in discussione i pregiudizi, gli equivoci e le mentalità che la conducono puntualmente in un vicolo cieco.
Quindi, facendo leva sulla concezione futur/ardita e sottolineando gli esempi positivi esistenti, che vanno capitalizzati, si passa ad un secondo livello. Viene preso in considerazione quanto di positivo si delinea nella situazione internazionale e di riflesso in quella italiana.
Continuando, si esprimono un progetto strategico e un modello organizzativo offrendo senza esitazione, e fin nei dettagli, spunti, suggerimenti, sponde e strumenti per chiunque voglia partecipare ad una trasformazione che gli consenta di passare dall'autoemarginazione ad un ruolo di avanguardia organica e realistica.
Ogni aspetto e ogni livello di un possibile sistema di forze viene considerato e trattato. Il “che fare” si sposa con il “come fare”.
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