sabato 31 maggio 2008

A Roma qualcosa si muove, strisce blu sospese in seguito a sentenza del TAR. Da noi?



Parcheggi, stop alle strisce blu a Roma

Il Comune blocca le macchinette della sosta




ROMA (29 maggio) - Stop alle strisce blu a a Roma. Dopo che il Tar del Lazio ha annullato la delibera con la quale nel 2004 l'amministrazione della capitale aveva istituito nuove zone di parcheggi a pagamento nel quartiere Ostiense, accogliendo il ricorso presentato da alcuni cittadini e dal Codacons perché non ci sarebbe proporzione tra i posti a tariffa e quelli gratis, il sindaco Gianni Alemanno ha bloccato tutte le macchinette per la riscossione della sosta.



Non si paga più quindi la sosta dell’auto all’interno delle strisce blu, in nessuna strada della città, questo fa sapere il sindaco. L’assessore alla Mobilità, Sergio Marchi afferma: «Rivoluzioneremo la sosta tariffata, rispettando il codice della strada, perché è prevista una percentuale di posti non a pagamento in quei quartieri in cui ci sono le strisce blu. Inizieremo una consultazione con le associazioni dei consumatori». Il presidente del Codacons, Carlo Rienzi intanto esulta: «Chi ha ricevuto una multa ora potrà ottenere un risarcimento».



Stop al pagamento della sosta. In una circolare inviata all'Atac il sindaco ha chiesto di bloccare le macchine di riscossione della sosta. La società, interpellata, fa sapere tuttavia che quella del sindaco è per il momento una dichiarazione di intenti e che per abolire il pagamento del parcheggio sulle strisce blu serve una ordinanza. Un provedimento che comunque l'amministrazione sta già mettendo a punto. Venerdì mattina è previsto un incontro all'assessorato alla mobilità per decidere come procedere.



«Non faremo ricorso al Consiglio di Stato contro la sentenza del Tar che ha dichiarato l'illegittimità delle strisce blu così come disciplinate dalla precedente amministrazione di centrosinistra», hanno dichiarato in una nota Alemanno e Marchi. «Aveva quindi ragione l'allora opposizione di centrodestra a sostenere il carattere vessatorio della disciplina dei parcheggi a Roma. Lavoreremo da subito - prosegue la nota - con le associazioni dei consumatori e con i cittadini affinché si possa giungere ad una disciplina che stabilisca un nuovo equilibrio tra strisce blu e strisce bianche. Abbiamo già inoltre provveduto con una circolare inviata all'Atac a bloccare le macchine di riscossione della sosta, così come intendiamo tranquillizzare i 650 dipendenti della stessa azienda che saranno rioccupati in altre funzioni per aiutare la mobilità della città».



La sentenza accoglie un ricorso del Codacons cancellando la delibera perché adottata «in mancanza di una idonea istruttoria». Il Codacons aveva chiesto l'annullamento della delibera, ma anche l'accertamento del diritto degli utenti dei parcheggi alla restituzione delle somme pagate per le multe inflitte a fronte «dell'illegittimo aumento del numero delle aree riservate al parcheggio a pagamento». In questo caso, però, il Tar non ha accolto la richiesta. Secondo i giudici, la delibera «non chiarisce la specifica ragione per la quale la zona è stata definita "di particolare rilevanza urbanistica"; limitandosi, a tal riguardo, a richiamare uno studio che non appare affidabile essendo stato realizzato, per espressa ammissione dell'amministrazione, proprio dalla società Sta, la quale non è un "soggetto terzo" (ed imparziale), avendo un evidente interesse alla realizzazione dei parcheggi a pagamento», senza «che dimostri, con dati obiettivi, come (ed in base a quale criterio) il numero dei parcheggi sia stato commisurato al fabbisogno effettivo; ed in che modo le esigenze dei residenti siano state considerate».



Blocco vale per tutta Roma. Il Codacons ha reso noto di avere avviato una "class action" contro la Sta per chiedere la restituzione ai cittadini delle multe illegittime pagate. «Gli effetti della sentenza - ha spiegato ancora il coordinamento degli utenti e dei consumatori - si estendono a tutte le altre vie richiamate dalle delibere del 2004 annullate dal tribunale amministrativo. Questo significa che l'illegittimità delle multe elevate per il divieto di sosta - conclude la nota - valgono per tutte le altre vie cui fa riferimento la delibera richiamata in precedenza e non solo per il quartiere Ostiense».



«Cittadini vessati». «Le giunte di centrosinistra per anni hanno beneficiato di notevoli introiti grazie alle strisce blu, senza creare un giusto equilibro tra sosta a pagamento e sosta gratuita. Ritengo sia giusto non fare ricorso al Consiglio di Stato contro il provvedimento del Tar e trovare una situazione condivisa con le associazioni di consumatori e i cittadini, che in questi anni sono stati vessati oltremodo dalle troppe contravvenzioni», ha dichiarato Marco Pomarici, presidente del Consiglio Comunale di Roma.



«Finalmente stoppato l'incubo delle strisce blu a Roma, da noi sempre denunciato e contrastato. Chiediamo la convocazione di un consiglio comunale straordinario per conoscere la situazione su tutta la città e verificare la bontà delle ragioni che hanno indotto il Comune di Roma a definire in tutti i quartieri di Roma le "zone di particolare rilevanza urbanistica" costringendo così i cittadini a pagare per anni una vera e propria tassa. Chiediamo inoltre copia della sentenza del Tar» Lo dichiara il capogruppo Udc al comune di Roma, Dino Gasperini.



http://www.ilmessaggero.it/articolo.php?id=25025&sez=HOME_ROMA

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