A Trento potrà essere coniata una nuova moneta, lo Scec, che affiancherà l'euro con lo scopo di creare un circuito commerciale locale a favore di consumatori e piccoli punti vendita. Lo ha deciso il Consiglio comunale che ha approvato un ordine del giorno presentato dall'opposizione di centro destra. La proposta, dei consiglieri Flavio Maria Tarolli (Udc-Patt) ed Emilio Giuliana (Alleanza nazionale-Movimento Sociale Tricolore), è finalizzata ad "aumentare il potere d'acquisto reale delle famiglie e favorire la ricaduta sul territorio della ricchezza a beneficio delle imprese e dei consumatori". In sostanza l'ordine del giorno impegna la Giunta comunale a "stimolare sindacati di categoria, associazioni di cittadini, commercianti e istituzioni economiche a creare dei circuiti commerciali virtuosi con convenzioni ad hoc per i clienti". Tali convenzioni darebbero diritto a sconti sul prezzo dei prodotti, tramutati, però, nella nuova moneta, lo Scec. Questo permetterebbe a chi paga in Scec di usufruire di un ribasso per nuovi acquisti presso i negozi convenzionati, "con una ricaduta positiva sugli esercizi commerciali cittadini, soprattutto i piccoli punti vendita più soggetti alla concorrenza della grande distribuzione". Le banconote, di diverso taglio, potrebbero riportare il simbolo di Trento, l'aquila di San Venceslao, oppure l'effige di Bernardo Clesio o Cristoforo Madruzzo.
(Ansa)
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