domenica 6 aprile 2008

ALITALIA? Socializziamola!

(...mentre taluni punti del programma di Verona sono stati scavalcati dalla successone degli eventi militari realizzazioni più concrete sono state attuate nel campo economico – sociale. I punti XI – XII- e XIII sono fondamentali.....e hanno trovato nella legge sulla SOCIALIZZAZIONE la loro pratica applicazione.... Gli operai, dapprima alquanto scettici, ne hanno poi compreso l'importanza. La sua effettiva realizzazione è in corso...... Il seme è gettato. Qualunque cosa accada, questo seme è destinato a germogliare...... Benito Mussolini)

....quanto sopra è tratto dal discorso tenuto al Teatro Lirico di Milano nel 1944....



Qualche giorno fa, Gianfranco Fini, forse folgorato per un attimo dalla lucidità che da tempo ha perduto, parlando di Berlusconi e forse riferendosi più ampiamente alla classe politica dominante, lui compreso , ha parlato di “COMICHE FINALI”...poi come comico, è stato superato da quel Franceschini che ha affermato che gli italiani devono votare guardando Berlusconi e Veltroni nel profondo degli occhi...per vedere chi è più sincero....



Sperando di batterli tutti e due, e stabilire un primato, ieri, il signor Prato ha detto che per “salvare l'ALITALIA ci vuole solo un ESORCISTA “ che la liberi dalla maledizione...e qui saremmo veramente arrivati al massimo delle comiche possibili se purtroppo invece non ci fosse proprio niente da ridere di fronte a tali idiozie. Forse sarebbe meglio piangere.



Piangere per la disperazione di tutte quelle migliaia di famiglie che vedono lo spettro della miseria e della disoccupazione a seguito dei licenziamenti che ogni giorno sembrano più inevitabili per migliaia di lavoratori dell'Alitalia.



Ma è scoprendo che questo signor Prato non e' un parroco di campagna bensi' il massimo “manager” responsabile dell'Alitalia che appare evidente come la fine della nostra compagnia di bandiera non poteva che arrivare al punto in cui si è ridotta grazie anche all'incompetenza e alla disonestà dei governanti italiani e al cinismo dei sindacati che hanno sempre anteposto, e non solo per l'Alitalia, il loro interesse di sindacato all'interesse dei lavoratori che dovrebbero tutelare.



Oggi, il fallimento dell'Alitalia, dopo l'immondizia di Napoli,non sarebbe solo un problema per i dipendenti di questa società. Sarebbe la definitiva rappresentazione dell'immagine di un'Italia travolta in un gorgo di immondizie reali e morali come una “ nave senza nocchiero in gran tempesta...” mentre la sua classe dirigente si occupa di “comiche” e nella piu' assoluta incoscienza balla, gozzoviglia, scherza e si diverte come i naviganti del Titanic poche ore prima della tragedia.



Il signor Prato, oltre ad essere sicuramente un incapace, e' veramente il rappresentante più disarmante di questa vergognosa immagine di una classe dirigente cinica e disonesta.



A Berlusconi, una precaria chiede come puo' sperare di risolvere i suoi drammatici problemi e lui risponde: faccia la corte a mio figlio e cerchi di farsi sposare. Al signor Prato domandano come salvare l'alitalia che lui ha disamministrato e portato sull'orlo della rovina e lui risponde: chiamte un esorcista!!! E' vero, potrebbero essere anche solo battute innocenti ma la situazione economico-sociale degli italiani oggi non puo' non considerarle almeno inopportune.



Signor Prato, l'Alitalia non può e non deve morire!! Ma per salvarla non ci vogliono esorcismi ed è importante che lei non se ne occupi più. La cosa più giusta che ha fatto e' stata dare le sue dimissioni e gli italiani si augurano che siano irrevocabili.



A queste condizioni pregiudiziali ALITALIA si puo' e si deve salvare e noi ne abbiamo la ricetta necessaria e sufficiente: SOCIALIZZARLA!



A questo proposito abbiamo studiato un piano dettagliato e lanciamo una SFIDA a discuterne a tutti coloro che sono interessati al suo salvataggio, dipendenti, azionisti, e a tutti gli uomini politici che, senza pregiudizi, vogliano raccoglierla nell'interesse della Patria comune.



Sappiamo benissimo che probabilmente non avremo risposte, per mille ragioni e timori, arroganze e cattive coscienze e anche perchè la nostra voce e' troppo flebile e non arriverà alle orecchie dei potenti che in fondo, specie in questi giorni, sono piu' interessati a raccogliere voti che a salvare il pane di qualche migliaio di lavoratori per cui, anche se arrivasse, farebbero finta di non sentire.



Non e' colpa nostra se chi ha altoparlanti piu' potenti che non si puo' far finta di ignorare, non li ha usati e, pur essendo leader di un partito che la socializzazione dovrebbe averla nel proprio DNA, ha preferito distrarsi a Bruxelles invece di abbracciare questa importante causa di GIUSTIZIA SOCIALE.



Noi, come sempre, con la nostra coscienza siamo in pace sicuri di aver fatto tutto quanto ci è stato possibile e anche di piu'.


Di Nando Ventra, da www.lamartinella.splinder.com

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