Editoriale RAIDO n. 35 (acquistabile da oggi - sabato - in libreria)
Per quanto ci riguarda siamo stati da sempre sostenitori di un’imprescindibile unione tra ciò che si pensa e le azioni che si compiono.
Il pensiero, cioè la visione del mondo che si richiama ai principi dottrinali, sacri e incorruttibili, vive e si concretizza nel momento in cui tramite l’azione trova applicazione su se stessi e nel mondo circostante. Un’azione che deve mirare a mettere “ordine” nel caos in cui si vive, soppiantando all’incoerenza propria all’uomo moderno, uno stile di vita retto e dignitoso.
Si possono studiare progetti, strategie politiche e sociali, ma senza l’applicazione concreta di queste ultime si rimarrà sempre nell’ambito fumoso dei buoni propositi e delle belle parole.
Nella nostra esperienza ci siamo sempre preoccupati di non incorrere in questo inconcludente modo di essere andando, volta per volta, a realizzare gli obbiettivi che ci eravamo prefissati come tappe di una crescita e di una qualificazione sia personale che comunitaria.
Migliorarsi ma soprattutto agire nel concreto, creando strutture visibili e funzionali, attività culturali e editoriali, senza per questo lasciarci coinvolgere o inglobare ciecamente nel mezzo prescelto o dall’azione stessa, è sempre stata assunta da noi stessi come prerogativa. Questo perché sin dai primi momenti in cui è nata la comunità di Raido eravamo ben coscienti che la “formazione” del militante e la tramandazione dei valori che volevamo testimoniare, sono il fondamento imprescindibile su cui costruire tutta l’esistenza e le azioni della propria vita. La nostra preoccupazione primaria è, e rimarrà sempre, quella di realizzare nel concreto le nostre aspirazioni e non di essere i cantori di un mondo immaginario che vive solo nei bei pensieri e di sogni irrealizzati e irrealizzabili.
Nel trascorrere dell’umido autunno e del freddo inverno, tempo di riflessione e raccoglimento, la nostra comunità ha definito un progetto di rinnovamento della struttura militante, senza per questo snaturare lo stile che ci ha contraddistinto in tutti questi anni.
L’occasione ci è stata offerta con il liberarsi dei locali attigui alla precedente sede, locali più ampi e meglio fruibili che offrono lo spazio opportuno per promuovere attività di vario, nuovo e più ampio genere.
In questi nuovi locali sarà possibile organizzare cineforum, concerti acustici, mostre, proiezioni, conferenze oltre a veri e propri momenti ricreativi e conviviali grazie ad una “zona franca” con tavolini e bancone che offriranno la possibilità di socializzare e di trascorrere del tempo in ottima compagnia e sana convivialità.
La più consolidata struttura della “libreria” è stata sicuramente migliorata offrendo una esposizione più articolata e più accurata di testi di cultura non conforme difficilmente reperibili in altre librerie, maggiormente potenziato è il settore musicale e audio-video, così come quello dell’abbigliamento. In aria di rinnovamento si è organizzato, inoltre, il settore delle spedizioni per offrire a coloro che non risiedono a Roma la possibilità di farsi recapitare in tempi brevi i materiali che l’associazione mette a disposizione (consultabili sul sito: www.raido.it).
Le attività più tradizionali sino ad ora organizzate, come conferenze e convegni, non subiranno nessuna battuta d’arresto anzi sin da subito sono state intensificate e incentivate, cambiando magari la forma, più fluida e aperta, ma non la sostanza.
Il nostro auspicio è che questa nuova struttura sia sempre valutata dall’esterno come realmente è, un mezzo creato e realizzato grazie ai tanti sacrifici dei militanti e simpatizzanti, o di chi semplicemente ha offerto il suo contributo seguendoci e apprezzandoci per la nostra coerenza.
Questa nuova struttura non vuole essere, quindi, solo la sede di chi vi milita, ma un luogo destinato a divenire punto di riferimento per quanti vogliono partecipare idealmente e concretamente alle molteplici iniziative che verranno periodicamente svolte.
Il nostro invito e il nostro augurio è che attorno a questa nuova iniziativa si crei una più ampia aggregazione, che diventi uno spazio aperto disponibile al confronto, alla convivialità, un luogo dove si respiri “aria pulita”, dove poter ragionare e progettare, agire e realizzare.
Con questa iniziativa lanciamo una nuova sfida che ci auspichiamo sia sostenuta e sviluppata soprattutto da tutti gli amici e simpatizzanti, perché è un dato di fatto come in questo momento esistano pochi spazi autonomi, senza padroni o finanziatori occulti e la nostra struttura ne è un esempio. Strategicamente è necessario da una parte salvaguardare e potenziare questo tipo di iniziative, mentre dall’altro è indispensabile realizzarne di nuove, per questo motivo siamo ben lieti e disponibili ad aiutare chi sia intenzionato a darne vita nel proprio territorio di residenza.
Da sempre, ma da oggi in modo particolare, siamo disposti a mettere a disposizione la nostra esperienza per chiunque ne faccia richiesta e ne abbia bisogno, con consigli pratici e metodologici. Questo nostro invito è una sollecitazione e, nello stesso tempo, una proposta a incrementare la creazione di nuove realtà che emanino uno stile di vita pulito, leale e coerente. Bisogna strappare da questo mondo subumano più giovani possibili, coinvolgerli nel lavoro militante, nel clima comunitario che si respira e si vive in una realtà tradizionale che vuole crescere, nei limiti delle proprie possibilità, e che miri a vivere la propria vita all’insegna di azioni coerenti e giuste.
L’aver dato vita a questa nuova iniziativa per noi è il segnale di una maggiore apertura e collaborazione con singoli e con realtà già formate, un campo d’azione sempre stimolante e proficuo.
Non è nostra intenzione fare proselitismo, né lanciare al vento parole d’ordine che non avranno futuro, ma contattare tutti coloro che sono simili per identità e riferimento dottrinario, creando nuove e più concrete sinergie che mirino alla formazione dei militanti del Fronte della Tradizione. Favorire e cercare punti in comune e non di divisione, organizzare iniziative culturali, ricreative e comunitarie in collaborazione tra varie realtà, aprirsi a un dialogo sincero e leale, sono le basi necessarie per proiettarsi nel futuro.
Per noi questa nuova struttura segna e rimarca un passo in avanti, un simbolo tangibile di una crescita della nostra realtà umana e non nascondiamo una certa felicità nell’averla realizzata, ma al contempo non dobbiamo e non vogliamo crogiolarci su questo risultato.
Le realtà umane d’ispirazione tradizionale, che cercano di non scendere a compromessi con il mondo moderno, sono coscienti della difficoltà di dar vita ad iniziative e strutture comunitarie, che sono paragonabili per analogia al piano esistenziale del singolo uomo, che deve risolvere il proprio sostentamento economico.
In scala, il progetto realizzato da una comunità ha un valore aggiunto rispetto a quello del singolo, perché si fonda sul contributo dei vari militanti che agiscono impersonalmente senza badare ai frutti, senza pensare alla vittoria o alla sconfitta, ma ponendosi al servizio incondizionato dell’Idea.
In conclusione possiamo evidenziare come le strutture comunitarie sono la linfa vitale per l’azione politica e culturale che si vuole intraprendere. Infatti, oltre ad impegnare il militante in situazioni che richiedono attenzione e responsabilità, determinando così una personale crescita e qualificazione, al contempo, consentono di avere un sostegno economico che contribuirà a coprire i costi che una normale attività comunitaria richiede.
In questo modo si eviterà di ricorrere ai finanziamenti occulti e di favore, per far fronte alle spese di mantenimento delle sedi o per organizzare eventi e attività varie, che alla lunga determineranno la totale indipendenza della comunità stessa.
Ecco perché aver dato vita a questa nuova iniziativa rappresenta un ulteriore contributo al nostro ambiente e alla nostra lotta e l’auspicio è che divenga un esempio da realizzare in altri territori nei confronti di coloro che vogliono contribuire al Fronte della Tradizione.
Tratto da
RAIDO - Contributi per il Fronte della Tradizione n. 35
Equinozio di Primavera 2008 (disponibile da oggi in libreria)