giovedì 19 aprile 2007

T-red, rapina legalizzata!

Ancora per poco, si spera. Il 18 aprile il Giudice Angelo Iuliano ha emesso la prima sentenza sul T-RED, pronunciandosi a favore del ricorso fatto da un automobilista, ravvisando una violazione da parte del Comune della procedura prevista dagli art.201 Codice della Strada e 385 del regolamento di Esecuzione. Infatti queste norme prevedono una rigorosa procedura ai fini della compilazione e della notifica del verbale che sostanzialmente deve essere svolta esclusivamente dall'amministrazione. Il Comune si è avvalso di un soggetto esterno all'amministrazione, fatto questo che inficia la procedura comportando la nullità del verbale.



La società Citiesse di Como, infatti, oltre ad essere la fornitrice degli impianti, è anche di fatto l'unico garante della corretta funzionalità del famigerato T-RED.



La società Citiesse di Como, si legge nella convenzione stipulata con il Comune di Perugia, incassa 25 euro per ogni contravvenzione (da 151 euro con decurtazione di 6 punti dalla patente) che viene elevata dalle macchinette che lei stessa gestisce.



Ad oggi sono state rilevate dai T-RED più di 20.000 (Ventimila!) infrazioni...



Chi ha orecchie per intendere ha inteso da tempo, ora anche la sentenza del Giudice Iuliano ha stabilito che l'amministrazione non può affidare ad un privato con rilevanti interessi in gioco la funzione di garante, considerandolo “terzo”, poiché tale non è.



Le polemiche divampate in questi mesi in città hanno riguardato anche le modalità di funzionamento e le presunte finalità delle famigerate macchinette. I tempi di permanenza della luce gialla si sono ridotti fino ad arrivare agli attuali quattro secondi prima del rosso (e del verbale...), aumentando così i patemi dell'automobilista che si avvicina all'incrocio, oltre che i tamponamenti...



La sicurezza stradale: fornisca l'assessore alla viabilità i dati delle statistiche, numeri e percentuali, secondo i quali gli incidenti e i feriti sarebbero diminuiti, poiché sul sito del comune non se ne trovano. Li fornisca poiché c'è chi dice che invece siano aumentati, e gli si potrebbe ragionevolmente dare ragione vista la vera e propria “psicosi da multa” con inevitabili pericolose inchiodate, che ormai imperversa tra gli automobilisti.



Dopo l'orgia di rotonde alla francese che si è abbattuta sulla città da qualche anno a questa parte, a Palazzo dei Priori hanno pensato che i semafori era meglio lasciarli dove stavano, che con un po' di ingegno anche quelli potevano servire a svuotare le tasche dei cittadini, e ogni “buco” si sarebbe tappato...



Nonostante ricorsi, sentenze, malcontento generale, le macchinette sono ancora al loro posto, l'aministrazione fa orecchie da mercante e il cittadino continua a pagare. Ancora per poco, si spera...



NON PIEGARTI ALLA RAPINA LEGALIZZATA, NON PAGARE!

4 commenti:

  1. Complimenti per l'articolo!!!

    Finalmente!!!

    E' una vergogna questa situazione

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  2. Cercheremo di mobilitarci il più possibile contro questa "rapina legalizzata".



    Saluti.

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  3. è una vergogna passare col rosso





    assassini





    fuori i soldi

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  4. "è una vergogna passare col rosso"





    Nessuno qui ha mai sostenuto il contrario.

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