mercoledì 4 aprile 2007

Spiano, parlano...

LONDRA - La Gran Bretagna sembra sempre più simile all'incubo orwelliano del Gran Fratello: tra pochi giorni chi getterà immondizia per strada verrà aspramente rimproverato da una telecamera parlante. Il ministro degli Interni britannico, John Reid, ha annunciato che una ventina di città britanniche saranno monitorate 24 ore su 24 da questi nuovi marchingegni per combattere meglio il vandalismo. "Le comunità locali ne hanno abbastanza della sporcizia e di persone che danneggiano le loro proprietà. Tutti paghiamo le tasse e quindi alla fine siamo noi che paghiamo se alcuni beni pubblici vengono distrutti", ha affermato il ministro. Gli impiegati municipali potranno così, senza alzarsi dalla sedia del loro ufficio, rimproverare i teppisti che scrivono sui muri o le persone che gettano immondizia per strada. L'anno scorso 12 telecamere parlanti erano già state installate a Middlesbrough (nel nord-est dell'Inghilterra) e, secondo le autorità locali, i risultati del progetto pilota sono stati positivi. "Middlesbrough è migliorata molto dal punto di vista della pulizia da quando queste telecamere parlanti sono state installate", ha commentato Jack Bonnar, responsabile della sicurezza della città.



Reid ha dichiarato che la misura riguarderà due quartieri di Londra, Southwark (sud), Barking and Dagenham (est), e una ventina di città inglesi. Il costo totale dell'iniziativa sarà di 500.000 sterline (740.000 euro). Il ministro ha aggiunto che verrà presto lanciato un concorso nelle scuole elementari per stabilire chi presterà la propria voce per incidere i messaggi registrati utilizzati dalle telecamere. "Questa campagna coglie nel segno. Ogni anno si spende mezzo miliardo di sterline per raccogliere l'immondizia nelle strade", ha commentato Louise Casy, direttrice del programma del governo contro i comportamenti antisociali. Ma com'era facilmente prevedibile, la nuova mossa del governo sta scatenando molte polemiche. Uno studio realizzato dalla Commissione per l'informazione, organismo indipendente che si batte per il rispetto della privacy, ha stimato che il Regno Unito sta per divenire "una società sotto stretta sorveglianza" e che l'uso eccessivo di telecamere sta creando un diffuso clima di sospetto. "Sempre più informazioni vengono raccolte dal governo. Sono gli uomini a dover decidere quale debba essere il loro futuro e non le macchine", ha denunciato Richard Thomas, responsabile della Commissione. Il leader del partito liberal-democratico, Menzies Campbell, ha accusato il governo Blair di "ficcare il naso" in ogni parte della vita delle persone. La Gran Bretagna è uno dei Paesi con il maggior numero di telecamere. Si calcola che ce ne siano circa 4,2 milioni, ovvero una ogni 15 abitanti.



Da: www.ansa.it

1 commento:

  1. E' bello scoprire che non sono l'unica voce contro il vento, interessante il vostro blog.

    Camerateschi saluti

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