lunedì 2 aprile 2007

Nell' Iraq "libero" 2.

BAGHDAD - La pubblica accusa ha chiesto oggi la pena di morte per crimini contro l'umanità per Ali il chimico, cugino di Saddam Hussein, e per altri quattro imputati nel processo per il massacro dei curdi negli ani '80.



Ali Hassan al Majid e' sotto processo insieme ad altri cinque coimputati ex alti dirigenti del Baath, il partito unico al potere sotto il regime di Saddam Hussein. Le accuse a loro carico riguardano la campagna contro i curdi del 1988 chiamata Anfal. ''Abbiamo chiesto la pena di morte per tutti gli imputati tranne che per Taher al Ani, del quale abbiamo chiesto il rilascio per insufficienza di prove'', ha detto alla Reuters il procuratore capo Munkith al Farun. Al Ani era il capo del Comitato per gli affari del Nord e governatore della provincia di Mossul.



Tutti i sei imputati erano accusati di crimini di guerra. Su Majid, che deve il suo soprannome all'impiego di armi chimiche contro i villaggi curdi, pendeva anche l'accusa di genocidio. Durante il processo ha ammesso di aver ordinato alle truppe di uccidere tutti i curdi che non obbedivano agli ordini di lasciare i loro villaggi, aggiungendo poi di non avere nulla di cui scusarsi.



Da: www.ansa.it

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