venerdì 10 giugno 2011

Notizie dal nord Irlanda.


Irlanda del Nord: proteste a Maghaberry



Manifestazioni e proteste di fronte al carcere di Maghaberry per chiedere la liberazione di Marian Price e condannare le pessime condizioni dei prigionieri repubblicani. Domenica scorsa un nutrito numero di parenti, amici e sostenitori dei detenuti repubblicani hanno inscenato un presidio davanti al carcere di massima sicurezza di Maghaberry. Attualmente nella prigione sono detenuti due repubblicani del calibro di Colin Duffy e Marian Price (nella foto), unica donna questa detenuta in un carcere maschile, arrestata ingiustamente e preventivamente, nel maggio scorso, prima dell’arrivo della regina Elisabetta II a Dublino.

Un’analoga protesta si era tenuta in Shipquay Street a Derry, sabato scorso, sempre a sostegno della Price e della sua ingiusta detenzione imposta dalle forze di occupazione britannica.

Sono anni ormai che la prigione di Maghaberry finisce nell’occhio del ciclone per la pessima situazione carceraria. Nel 2006 un’ispezione governativa ha esortato le autorità carcerarie a compiere dei necessari cambiamenti, ma questi sono stati per lo più disattesi. Lo stesso è avvenuto di recente, quando gli ispettori hanno sottolineato che la situazione interna della prigione deve assolutamente cambiare. Nonostante queste raccomandazioni, nel 2009 il direttore e il suo vice sono stati licenziati, mentre 17 membri dello staff carcerario sono stati denunciati a seguito di un’inchiesta per il suicidio di un detenuto. Un video ha dimostrato che il personale del carcere era comodamente sdraiato davanti alla tv invece di sorvegliare i detenuti più a rischio. Sempre nel 2009 il nuovo direttore del carcere, aveva tentato di realizzare delle riforme, nonostante l’aperta ostilità del personale. Risultato: dopo appena cinque mesi si è dovuto dimettere affermando che la sua sicurezza era stata deliberatamente messa in pericolo dai membri del personale carcerario. All’inizio di quest’anno, poi, le crescenti tensioni tra le guardie carcerarie e i detenuti è culminata in una serie di proteste da parte dei reclusi, tra cui una di 48 ore durante la Pasqua. La situazione continua però ad essere sempre la stessa. Soprusi, violenze e intimidazioni sono infatti all’ordine del giorno, e il rischio, per la vita dei nazionalisti repubblicani, un’assurda realtà che non può più essere tollerata.

A Maghaberry, continua infatti ad essere applicata la pratica degli strip searches, una chiara violazione dei diritti umani. Il 12 agosto 2010, come risultato di colloqui tra il NI Prison Service e i rappresentati dei detenuti, fu raggiunto un accordo per porre fine alla pratica delle perquisizioni corporali prima di ogni visita, sia per i familiari che per i legali. Tuttavia, nel corso delle ultime settimane, circa 15 prigionieri hanno ripreso la protesta dopo che un giudice aveva previsto l’utilizzo della pratica degli strip searches all’interno degli istituti penitenziari. Una situazione intollerabile per un carcere europeo, ma nessuno dei Soloni Ue osa proferire parola a favore dei detenuti repubblicani, amici, legali e familiari che vivono ogni giorno sulla loro pelle questa ignobile pratica poliziesca.



Di Andrea Perrone, www.rinascita.eu


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