Sale di nuovo la tensione in Irlanda del Nord: razzi e molotov negli scontri tra nazionalisti e lealisti. Le violenze hanno avuto luogo nell’area di Lower Newtownards Road attorno alle 22 ora locale, dopo che per la seconda volta in una settimana era stata danneggiata con vernice rossa, bianca e blu la facciata della chiesa cattolica di San Matteo a Belfast.
La calma è stata riportata nella tarda serata dall’intervento delle forze di polizia (Police Service of Northern Ireland - Pnsi) e di alcuni membri della comunità locale, che si sono adoperati per fermare i dimostranti. Un rappresentante del Sinn Fein, Niall O’Donnghaile, in linea con quanto deciso negli ultimi anni dal suo partito favorevole ad accordi con gli occupanti britannici, ha dichiarato che è giunta l’ora che questi incidenti vengano fermati. “L’onere rimane a carico dei genitori dei giovani coinvolti, ma anche della Psni che ha bisogno di riprendere il controllo della situazione. Fino a poco tempo fa la Psni era stata in grado – con risorse limitate – di prevenire ogni focolaio di disordini, così hanno bisogno di rivalutare e stimare” i pericoli, ha proseguito O’Donnghaile. Gli ha fatto eco il rappresentante del Partito socialdemocratico e laburista (Sdlp), Seamas de Faoite, che ha definito l’attacco contro la chiesa come “estremamente deludente”, denunciando la rabbia dei cattolici per il vandalismo dei lealisti. Tensioni che sono esplose per le continue violazioni dei lealisti contro la comunità cattolica, dalle parate che rievocano ogni anno la sconfitta dei cattolici da parte dei protestanti britannici, fino ai recenti atti vandalici contro i siti culturali e religiosi dei nazionalisti irlandesi. Stanchi per le ripetute provocazioni e vessazioni i giovani nazionalisti di Belfast hanno sfogato ancora una volta la loro rabbia scontrandosi con i loro avversari di sempre. I protestanti sono avvertiti, la battaglia per l’indipendenza nazionale continua.
Di Andrea Perrone, www.rinascita.eu
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