venerdì 11 marzo 2011

Afghanistan. Ancora morti civili per la Nato.


Altri “errori” fatali per le forze Isaf in Afghanistan, dopo che proprio la scorsa settimana il presidente afgano Hamid Karzai si era scagliato duramente contro le truppe internazionali per le troppe vittime civili durante le loro operazioni. Ieri, secondo quanto riportato dall’agenzia di stampa Pajhwok, un alto ufficiale della polizia afghana ha denunciato che un reparto della forza internazionale ha causato la morte di una donna e il ferimento di un’altra in una operazione contro gli insorti nella provincia settentrionale di Kunduz. “Soldati tedeschi di pattuglia nell’area di Durman del distretto di Chardarah – ha detto il capo della polizia del distretto, Gulam Mahidin – hanno aperto il fuoco e di conseguenza una donna afgana è stata uccisa e un’altra ferita”. La donna uccisa, ha spiegato, è stata raggiunta da un proiettile mentre si trovava all’interno della sua casa, mentre quella ferita si trovava all’esterno. Mahidin ha riferito che i soldati si sono giustificati dicendo di aver risposto a dei colpi d’arma da fuoco. “Ma secondo le nostre informazioni – ha aggiunto – non vi sono stati colpi e i soldati si sono sbagliati”. L’Isaf, da parte sua, ha negato l’uccisione di civili e ha fatto sapere che aprirà un’inchiesta. Ma a fare le spese degli “errori” Nato è stato anche un cugino dello stesso presidente Karzai, che sarebbe rimasto ucciso durante un raid notturno in una casa nella provincia di Kandahar. Secondo quanto affermato ieri dal presidente del consiglio provinciale e fratellastro del capo dello Stato, Ahmad Wali Karzai, il cugino, Haji Yar Mohammed Khan, sarebbe stato ucciso “per errore” dalle truppe speciali statunitensi, arrivate in elicottero, durante un’operazione nel distretto di Dand.



Di Ferdinando Calda, www.rinascita.eu


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