lunedì 21 settembre 2009

Perché bisogna dire No alla Tessera del tifoso.

Tre foto, una fotocopia del documento di identità, una fotocopia del codice fiscale, la compilazione di un piccolo modulo e il benestare della questura. Il costo, per alcune società sarà gratuito e per altre invece, potrà arrivare ad una cifra intorno ai 10,00 €. Con questi pochi passi si ottiene la tanto decantata tessera del tifoso. Secondo l’Osservatorio Nazionale sulle Manifestazioni Sportive la tessera del tifoso è “uno strumento di fidelizzazione adottato dalla società di calcio che prevede verifiche della Questura attraverso una procedura standard diramata a livello nazionale con apposita direttiva ministeriale. Il progetto lanciato dall'Osservatorio si pone l’obiettivo di creare la categoria dei tifosi ufficiali” e ancora “la tessera, rilasciata dalla società sportiva previo nulla osta della Questura competente che comunica l’eventuale presenza di motivi ostativi (Daspo in corso e condanne per reati da stadio negli ultimi 5 anni), fidelizza il rapporto tra tifoso e società stessa”. Sempre secondo l’Osservatorio questa tessera ha diritto a vari benefici tra cui l’agevolazione per l’acquisto di tagliandi per eventuali restrizioni su un determinato incontro di calcio e ha innumerevoli guadagni in campo di sicurezza perché costituirebbe una categoria di spettatori ufficiali. Di fatto verrebbero costituiti spettatori di serie a e spettatori di serie b. Dal primo Gennaio 2010 sarà obbligatoria per chiunque vorrà andare in trasferta e seguire la propria squadra nel settore ospiti, più avanti, sicuramente, sarà obbligatoria anche nelle partite casalinghe a discapito, soprattutto, delle famiglie che saltuariamente vorranno andare allo stadio. Se è vero che abitiamo in una Repubblica democratica è altrettanto vero che il fenomeno Ultras fa legge a se. Chi è sottoposto a D.A.Spo. - Divieto di Accedere alle manifestazioni SPOrtive – ogni qualvolta la propria squadra è chiamata a giocare in un impegno ufficiale è obbligato a presentarsi in questura per la firma – l’obbligo di presentazione all’ufficio di Polizia è quasi sempre accompagnato alla diffida -. Inoltre, con le ultime norme in materia di violenza negli stadi, e soprattutto, con la messa in atto del biglietto nominativo, chi è diffidato è già impossibilitato all’acquisto del ticket. Il D.A.Spo viene rilasciato dal Questore con varie durate annue e viene emesso non necessariamente dopo una condanna penale. La Corte Costituzionale nella sentenza 512 del 2002 inquadra la misura della diffida come preventiva e che, dunque, può essere emessa prima dell’esito di un processo e poi revocata in caso di estraneità ai fatti. Il punto è proprio questo, oggi, lo sappiamo bene tutti, i processi hanno lunghissima durata e pertanto è quasi scontato che chi verrà sottoposto a D.A.Spo, anche se poi ne risulterà completamente scagionato dalla sentenza, avrà già pagato senza commettere nulla. Tornando ad un altro punto saliente della tessera del tifoso è impossibile non notare che, chi ha già scontato il proprio debito con la giustizia per i reati che ha commesso negli ultimi cinque anni, non potrà farne richiesta. Gli errori si possono fare – d’altronde siamo umani – e, al contrario di molte altre situazioni della società odierna basata solo sul consumo e sullo sfruttamento del prossimo, qualcuno che li ha già pagati, deve continuare a pagare. La tessera del tifoso, inoltre, non a caso, sarà valida come una carta di credito ricaricabile con annesso codice IBAN - International Bank Account Number -, di modo che, anche gli istituti bancari di maggiore importanza, potranno trarne il loro vantaggio. Solo per fare un esempio, perché l’argomento è molto esteso e ci vorrebbe un articolo solo per analizzare questo punto, Intesa SanPaolo, l’istituto bancario al quale si è appoggiato il Milan calcio, ha già rilasciato più di centomila - 100.000! – tessere, basta fare due calcoli e il gioco è fatto! In ultimo, ma non per importanza, c’è un altro aspetto da analizzare, la tessera del tifoso mette obbligatoriamente i dati di chi la richiede a disposizione di un ente terzo, un ente che, è chiaro, non ha nulla a che fare con il calcio e questi dati potrebbero essere liberamente usati per altri fini, quali, ad esempio, il marketing o le promozioni più variegate. I temibili ultras, ancora una volta, hanno iniziato la protesta nelle strade e negli stadi, sarebbe bello che, anche la massa silenziosa del popolo, provi a farsi sentire.




Articolo di Fabio Polese, uscito su Rinascita il 26 Settembre 2009

1 commento:

  1. c'è un errore nell'articolo, la tessera è FACOLTATIVA e non obbligatoria. Poi nel caso di restrizione ad una trasferta per una tifoseria, il tifoso proprietario della tessera può comunque andarci, quindi per lui non è vietata. Oltre al fatto di avere un varco di accesso allo stadio privilegiato senza perquisizioni.

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