Tre foto, una fotocopia del documento di identità, una fotocopia del codice fiscale, la compilazione di un piccolo modulo e il benestare della questura. Il costo, per alcune società sarà gratuito e per altre invece, potrà arrivare ad una cifra intorno ai 10,00 €. Con questi pochi passi si ottiene la tanto decantata tessera del tifoso. Secondo l’Osservatorio Nazionale sulle Manifestazioni Sportive la tessera del tifoso è “uno strumento di fidelizzazione adottato dalla società di calcio che prevede verifiche della Questura attraverso una procedura standard diramata a livello nazionale con apposita direttiva ministeriale. Il progetto lanciato dall'Osservatorio si pone l’obiettivo di creare la categoria dei tifosi ufficiali” e ancora “la tessera, rilasciata dalla società sportiva previo nulla osta della Questura competente che comunica l’eventuale presenza di motivi ostativi (Daspo in corso e condanne per reati da stadio negli ultimi 5 anni), fidelizza il rapporto tra tifoso e società stessa”. Sempre secondo l’Osservatorio questa tessera ha diritto a vari benefici tra cui l’agevolazione per l’acquisto di tagliandi per eventuali restrizioni su un determinato incontro di calcio e ha innumerevoli guadagni in campo di sicurezza perché costituirebbe una categoria di spettatori ufficiali. Di fatto verrebbero costituiti spettatori di serie a e spettatori di serie b. Dal primo Gennaio 2010 sarà obbligatoria per chiunque vorrà andare in trasferta e seguire la propria squadra nel settore ospiti, più avanti, sicuramente, sarà obbligatoria anche nelle partite casalinghe a discapito, soprattutto, delle famiglie che saltuariamente vorranno andare allo stadio. Se è vero che abitiamo in una Repubblica democratica è altrettanto vero che il fenomeno Ultras fa legge a se. Chi è sottoposto a D.A.Spo. - Divieto di Accedere alle manifestazioni SPOrtive – ogni qualvolta la propria squadra è chiamata a giocare in un impegno ufficiale è obbligato a presentarsi in questura per la firma – l’obbligo di presentazione all’ufficio di Polizia è quasi sempre accompagnato alla diffida -. Inoltre, con le ultime norme in materia di violenza negli stadi, e soprattutto, con la messa in atto del biglietto nominativo, chi è diffidato è già impossibilitato all’acquisto del ticket. Il D.A.Spo viene rilasciato dal Questore con varie durate annue e viene emesso non necessariamente dopo una condanna penale. La Corte Costituzionale nella sentenza 512 del 2002 inquadra la misura della diffida come preventiva e che, dunque, può essere emessa prima dell’esito di un processo e poi revocata in caso di estraneità ai fatti. Il punto è proprio questo, oggi, lo sappiamo bene tutti, i processi hanno lunghissima durata e pertanto è quasi scontato che chi verrà sottoposto a D.A.Spo, anche se poi ne risulterà completamente scagionato dalla sentenza, avrà già pagato senza commettere nulla. Tornando ad un altro punto saliente della tessera del tifoso è impossibile non notare che, chi ha già scontato il proprio debito con la giustizia per i reati che ha commesso negli ultimi cinque anni, non potrà farne richiesta. Gli errori si possono fare – d’altronde siamo umani – e, al contrario di molte altre situazioni della società odierna basata solo sul consumo e sullo sfruttamento del prossimo, qualcuno che li ha già pagati, deve continuare a pagare. La tessera del tifoso, inoltre, non a caso, sarà valida come una carta di credito ricaricabile con annesso codice IBAN - International Bank Account Number -, di modo che, anche gli istituti bancari di maggiore importanza, potranno trarne il loro vantaggio. Solo per fare un esempio, perché l’argomento è molto esteso e ci vorrebbe un articolo solo per analizzare questo punto, Intesa SanPaolo, l’istituto bancario al quale si è appoggiato il Milan calcio, ha già rilasciato più di centomila - 100.000! – tessere, basta fare due calcoli e il gioco è fatto! In ultimo, ma non per importanza, c’è un altro aspetto da analizzare, la tessera del tifoso mette obbligatoriamente i dati di chi la richiede a disposizione di un ente terzo, un ente che, è chiaro, non ha nulla a che fare con il calcio e questi dati potrebbero essere liberamente usati per altri fini, quali, ad esempio, il marketing o le promozioni più variegate. I temibili ultras, ancora una volta, hanno iniziato la protesta nelle strade e negli stadi, sarebbe bello che, anche la massa silenziosa del popolo, provi a farsi sentire.
Articolo di Fabio Polese, uscito su Rinascita il 26 Settembre 2009
c'è un errore nell'articolo, la tessera è FACOLTATIVA e non obbligatoria. Poi nel caso di restrizione ad una trasferta per una tifoseria, il tifoso proprietario della tessera può comunque andarci, quindi per lui non è vietata. Oltre al fatto di avere un varco di accesso allo stadio privilegiato senza perquisizioni.
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