giovedì 30 aprile 2009

Rotto l'accerchiamento a Boe Way Hta, i Karen pronti ad altri venti anni di guerriglia.

L'ordine dello Stato Maggiore è arrivato ieri: abbandonare il centro di Boe Way Hta, radunarsi sulla collina che sovrasta la roccaforte. Così i 50 volontari dell'Esercito di Liberazione Karen che guidati dal colonnello Nerdah Mya avevano tenuto testa per tre settimane a 450 assalitori (truppe birmane combinate con milizia collaborazionista), hanno imboccato uno dei numerosi sentieri minati che dal villaggio simbolo della resistenza portano sulle alture circostanti. Ora si passa dalla difesa alla guerriglia. I leader Karen hanno dato l'ordine dopo aver a malincuore constatato che ancora una volta il territorio tailandese era servito alle truppe birmane per manovrare ed accerchiare i resistenti. E dopo aver visto che i rifornimenti destinati al 201° battaglione KNLA erano stati bloccati dalle autorità di Bangkok, sempre meno neutrali in questa guerra entrata ormai nel suo sessantesimo anno. Raggiunto telefonicamente, Nerdah Mya ci ha detto: "Avremmo potuto resistere a lungo se alle nostre spalle non fossimo stati attaccati da un battaglione proveniente dalla Thailandia. Hanno tagliato così l'unico canale di rifornimento aperto. I comandi non avevano altra scelta." Diverse abitazioni Karen poste in territorio tailandese sono state date alle fiamme dalla soldataglia birmana: i civili erano fortunatamente riusciti a fuggire poco prima. La fiera resistenza opposta dai 50 di Boe Way Hta ha costretto i birmani a concentrare nell'assalto diversi reparti dislocati in villaggi occupati lo scorso ottobre. E così l'Esercito di Liberazione Karen ha potuto approfittarne. Il 103° battaglione ha infatti riconquistato ampie fette di territorio, alcuni chilometri più a sud, trasformando la caduta di Boe Way Hta in una vittoria di Pirro per le truppe di Rangoon. "Boe Way Hta è un simbolo" ha dichiarato Nerdah Mya "è stata per molti anni una spina nel fianco dei birmani. L'aveva costruita mio padre (Bo Mya, storico leader della rivoluzione Karen. N.d.r.). Ma noi dobbiamo guardare avanti. Oggi loro pensavano di poter festeggiare una vittoria, e invece si ritrovano subito a dover fare i conti con noi pochi chilometri più in giù. Tutto da rifare. Nessuna vittoria. Mentre noi siamo pronti a combattere per altri 20 anni, per avere la nostra libertà" Con l'occupazione di Boe Way Hta da parte delle truppe birmane perdiamo un'altra delle cliniche della Comunità: la prima, nata nel 2001 e sede di numerosi corsi di aggiornamento tenuti dai medici di Popoli per i nostri infermieri. Ma anche questa risorgerà poco lontano da lì, per proseguire nella vitale funzione di assistenza alla popolazione Karen.



www.comunitapopoli.org

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