giovedì 11 settembre 2008

Le foyer du soldat in pillole. [Settembre 2008]

Diamo inizio, a partire da questo mese, ad una importante iniziativa con la quale intendiamo ribadire il valore che attribuiamo alla formazione culturale, ideologica ed esistenziale del militante nazionalrivoluzionario e dell' uomo differenziato. L'opera di selezione e di diffusione libraria è finalizzata alla coltura delle "idee senza parole", affinchè possano essere contemplate le qualità dell'uomo di vetta pure nell'oscurarsi dei cieli.



A cura di Mario Cecere, per ordinazioni: controventopg@libero.it







Jaques IsorniIl processo Brasillach, Prefazione di Maurice Bardéche, Edizioni di Ar, Padova, 2007, pp128, Euro 15

 

"La superbia dell' idea e la profonda discrezione dell' uomo, un uomo fatto funzione, fatto destino. Il decoro dell' obbedienza assoluta, che è un abbandonarsi certo prima ancora di comprenderne il motivo. La fede, la sicurezza del cuore e i buoni istinti. Il disprezzo della più svenevole di tutte le dèe: l'anti-dea per eccellenza (e potrebbe mai essere una dea?) ragione, morta suicida soggiacendo al principio di non-contraddizione che l'ha generata. La grande passione e il tumuilto e l'assenza di bene o di male. L'innocenza della voluttà e della voluttà di potenza. I fervori del sacrificio. La consanguineità di fuoco e cielo, il bianco nulla del morire secondo giustizia, la magnificenza della giustizia che uccide." Anna K. Valerio, Controluce



"PRESIDENTE. La corte condanna Brasillach Robert alla pena di morte; ne ordina la fucilazione; UNA VOCE DAL PUBBLICO. E' una

vergogna! BRASILLACH. E' un onore!"


 

 

 

Fiammetta OselladoriScilp. La prigione del vizio, Le librette di controra, Ar, Salerno, 2004, pp 149, Euro 9.50

 

Dalla quarta di copertina: "Una ricca e raffinata signora della repubblica calvinista svizzera, estenuata dalla fiacchezza degli amanti della sua classe, un giorno esclamò: 'Solo i criminali sanno fare l' amore'".



 

 

Franco G. Freda, In alto le forche! il '68 e il nichilismo, a cura di Vincenzo Campagna, Edizioni di Ar, Padova, 2008, pp 52

 

 "Questo libro è dedicato a quelli che hanno avuto il coraggio di sputare il rospo e di dire che il re era nudo, anzi, che rischiava di diventare meticcio e si sono fatti la galera. E' dedicato ai nostri figli che giocano ai pirati. E' dedicato a chi osa, a chi non si ricrede, ai paracarri, ai brutti ceffi, a tutti i miliziani con e senza guerra. E crepi chi non è come noi! Da Brest a Bucarest!









Stefano Fabei, Mussolini e la resistenza palestinese, Mursia, 2005, pp 268, Euro 23.50

 

"Tra il 1936  e il 1938 l'Italia versò al Gran Mufti di Gerusalemme, leader della rivolta palestinese contro la Gran Bretagna e i sionisti, circa 138.000 sterline. Questo contributo fu deciso dal Duce non solo a sostegno del nazionalismo arabo e in funzione antinglese, ma anche in omaggio all' anticolonialismo del Mussolini socialista rivoluzionario e del primo fascismo."

 

"Settant'anni fa, nel più assoluto segreto, l'Italia fascista si adoperava validamente nel tentativo di dare una patria agli arabi della Palestina. Non si trattava solo di un appoggio politico, ma di un autentico sostegno materiale."


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