venerdì 26 settembre 2008

Ennesimo inganno. Siamo in Itaglia.

Ieri si sarebbe dovuto svolgere ad Arezzo il processo all’uomo senza volto, l’agente scelto della Polizia di Stato Luigi Spaccarotella, accusato dell’omicidio del giovane Gabriele Sandri, avvenuto – senza un perché - l’undici novembre scorso all’Autogrill di Badia al Pino (AR). L’udienza preliminare però non si è tenuta, è stata rinviata per un vizio di forma; a quanto è stato riportato, uno degli avvocati dell’agente non aveva ricevuto la notifica dell’avviso di chiusura delle indagini. E così, come se non fosse già passato tanto, troppo tempo dal quel maledetto giorno, per il processo – se mai inizierà – bisognerà aspettare ancora un mese e mezzo o due. Spaccarotella ieri mattina non si è presentato in aula per paura delle brutali minacce delle quali - a dire del suo avvocato che però non ha mai sporto denuncia - è vittima costantemente. Noi – al contrario di altri - ricordiamo ancora le parole che il Capo della Polizia, Antonio Manganelli, esprimeva nei giorni che seguivano la scomparsa di Gabriele: "La Polizia si assumerà le proprie responsabilità". Ci sarebbe veramente piaciuto che almeno per una volta tutto questo potesse accadere. Ci sarebbe veramente piaciuto che un ragazzo, che come noi amava la vita e gli amici, potesse avere giustizia. Ma si sa, siamo in Itaglia e ormai noi non ci stupiamo più di nulla… Martedi ventitre settembre Gabriele avrebbe compiuto 27 anni se un personaggio che ora dovrebbe, come tutte le persone normali, pagare per i suoi errori, non si fosse divertito a giocare a fare il cowboy. Gridiamo forte al Cielo i nostri migliori auguri e senza sonno continueremo a chiedere giustizia.



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