Cari Lettori, Abbonati, Sodali.
Purtroppo, come dono natalizio di questo fine anno, il governo della miseria che dalla cittadella del potere usuraio detta legge al popolo italiano, ha deciso di sospendere il pagamento dei contributi all’editoria – benché “in bilancio per il 2010” - a venti-trenta quotidiani italiani, Rinascita inclusa. Un’altra strage simile è stata compiuta tra i periodici (no… non quelli del clero: quelle ottanta testate circa sono intoccabili, si sa; come pure preservati sono stati gli organi di associazioni misteriose e di partiti clandestini…). Alla settantina di voci residue hanno applicato comunque cospicue “detrazioni” non certo previste dalla legge, promettendo un qualche prossimo intervento “caso per caso”. E ai media “maggiori” hanno fatto finta di decurtare un po’ di “contributi indiretti”: che verranno però rinsanguati, “indirettamente”, per altri canali.
Certo: sappiamo che un giorno o l’altro, una volta percorso e superato l’iter burocratico pubblico al quale ci hanno assoggettato per ottenere la nostra scomparsa, qualcosa si aggiusterà, almeno parzialmente. Una legge è una legge: si dice anche che eventuali norme nuove non possano contemplare penalizzazioni retroattive… Ma l’accettata a tradimento l’hanno comunque già sferrata e le ferite inferte non si rimargineranno facilmente.
Sic stantibus rebus, per Rinascita è stato confezionato il seguente aut-aut: o spegnere la nostra voce stampa, seguendo il “disinteressato consiglio” della cittadella di limitare la nostra presenza alla rete internet, o stringere i denti, aggregando ogni limatura di residua forza, e andare avanti.
Voi ci conoscete. Ovviamente la prima ipotesi, umiliante e degna dei Lor Signori, è stata da noi totalmente rigettata.
Tuttavia non ci (e Vi) nascondiamo le difficoltà insite nella decisione di resistere. Un agguato ad ogni svolta d’angolo, un andare a vento, un fidarsi su deboli autonome certezze.
Bando alle analisi negative. Per andare avanti abbiamo bisogno del sostegno di chi ci è più vicino.
Quello dei Lettori che acquistano il quotidiano in città lontane da quello che è l’unico centro-stampa (Roma) utilizzato da questo gennaio: saremo costretti a sospendere, infatti, dal 1 febbraio 2012, la diffusione in varie piazze nazionali (attualmente raggiungiamo a macchia di leopardo tutta l’Italia, salvo la Val d’Aosta, il Trentino Alto Adige, la Sardegna).
Chiediamo loro di abbonarsi al quotidiano cumulativamente tramite web e tramite poste (spedizioni, quest’ultime, mal-eseguite, lo sappiamo: ma non è nostra colpa).
Quello degli Abbonati che, pur maltrattati dalle consegne postali, ci hanno sempre seguito e spronato ad andare avanti.
Chiediamo loro un rinnovo straordinario dell’abbonamento al quotidiano in tempi stretti (e l’uso, anche, della consultazione in internet).
E quello dei Sodali.
Ai quali chiediamo un nuovo sforzo politico ed economico: contrarre uno o più abbonamenti (carta-web) a prezzo pieno o sostenitore.
A tutti invieremo, gravati esclusivamente dalle spese postali, gli inserti che via via produrremo o che abbiamo già prodotto in questi recenti anni.
Cari Lettori, Abbonati, Sodali.
Tutti Voi sapete che “Rinascita” non è soltanto un quotidiano; non è solamente una serie di fogli di carta più o meno collegati; tutti Voi sapete che Rinascita è, al tempo stesso, analisi, memoria e speranza.
E’ per questo che Rinascita non intende affatto farsi da parte: è la nostra, come anche la Vostra, voce.
Quello che adesso occorre è un nuovo contributo di partecipazione attiva. Non andrà di sicuro perso. Anzi: servirà a noi tutti per trasformare questo quotidiano in un ancora più graffiante, comunitario e socializzato, organo di battaglia contro la dittatura democratica.
Credetemi. E ancora grazie per la Vostra attenzione, per la Vostra solidarietà, per le Vostre idee, per la Vostra opera.
Un patrimonio comune che ha permesso l’ esistenza di un quotidiano totalmente controcorrente.
Di Ugo Gaudenzi, http://www.rinascita.eu/index.php?action=news&id=12308
mercoledì 28 dicembre 2011
SOSTENIAMO RINASCITA.
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