domenica 17 ottobre 2010

Discorso integrale di Ahmadinejad in Libano.


“Il Libano è la culla del monoteismo e della libertà, la scuola del sacrificio e della resistenza dinanzi ai prepotenti del mondo ed il simbolo della Jihad e della gloria. Il Libano è la bandiera issata della dignità e dell’indipendenza e la pietra preziosa dell’anello della regione, è la bellezza del pensiero, la purezza dello spirito ed il cuore d’oro del popolo di questo paese è accanto alla bellezza naturale di questa nazione, un miscuglio senza eguali ed un grande dono divino.

Visitare il “Libano dignitoso” ed incontrare i responsabili ed il popolo di questo paese è per me come un dolce sogno che si avvera. Io sono venuto qui partendo dalla terra dell’Imam Khomeini, per portarvi i migliori saluti del popolo iraniano e testimoniare l’affetto di questo popolo e del suo sommo leader nei vostri confronti. La pace di Dio sia sul popolo del Libano e tutti i grandi uomini di questo e tutte le etnie e la pace di Dio sì su tutti gli intellettuali, gli scienziati, gli artisti e soprattutto i giovani di questa naziona, i difensori della dignità e dell’indipendenza del paese.

La regione del Medioriente è ad un passo da un grande cambiamento. I prepotenti sfruttando il loro potere materiale, le armi, l’ipocrisia e l’inganno, vogliono dominare la nostra regione dato che ritengono il controllo di questa la chiave per poter controllare il mondo. Non sono disposti a scendere a compromessi ed il dominio dei nostri paesi è l’unica cosa che li soddisfa; loro fanno sempre apparire i nostri paesi colpevoli e si comportano sempre come se avessimo fatto a loro i peggiori soprusi ed è come se volessero solo i loro diritti. In pratica con il loro fare arrogante il dominio della nostra regione è divenuto un diritto nella loro ottica. Per loro non c’è la minima differenza tra musulmano, cristiano ed ebreo visto che qualsiasi fedele sincero per loro è un nemico e la loro mente materialista non può certo assecondare gli elevati insegnamenti dei profeti divini, che invitano all’amore e all’altruismo; è come se cercassimo di trovare qualcosa in comune tra il buio e la luce.

La verità è che gli schiavisti ed i colonialisti di ieri dopo la sconfitta dinanzi ai popoli sono tornati alla riscossa con nuovi slogan e con una nuova maschera, ma con gli stessi obbiettivi del passato. Ora visto che la giustizia, l’amore, la libertà e l’altruismo sono amati dai popoli, questi colonizzatori cercano di celare con un’apparenza tinta di diritti umani i loro loschi obbiettivi.

In forma premeditata e con la scusa di rimediare ai danni arrecati dalla Guerra Mondiale ed approfittando dello smarrimento dei popoli della zona, hanno occupato la Palestina con la forza, hanno ucciso migliaia di persone ed hanno costretto alla fuga milioni di persone per costruirvi il regime illegale e intruso, una minaccia permanente per tutte le popolazioni ed i governi del mondo. Così nella regione ogni volta che vogliono fare i prepotenti, usano la forza scellerata e irragionevole del regime sionista alla quale viene dato il permesso di commettere qualsiasi tipo di crimine, in qualsiasi parte del mondo.

Nella pagella dei sionisti non si trova altro che crimine. Uccidere uomini, donne e bambini senza difesa, usare armi proibite, distruggere case e campi, negare l’acqua ed il cibo ai gazesi, uccidere ed aggredire le navi in mare aperto, minacciare le nazioni ed i popoli della regione, sono tutte pratiche abituali dei sionisti che hanno avuto il permesso di andare persino oltre le azioni compiute dagli altri governi imperialisti della terra.



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http://italian.irib.ir/notizie/politica/item/85590-versione-integrale-discorso-ahmadinejad-a-dhahiya


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