venerdì 20 maggio 2011

"Anime candide" rispondono. Sulla Palestina.


Queste poche righe sono uscite oggi nel giornale locale Free Press Perugia, in risposta ad una mail-lettera arrivata in Redazione su un precedente comunicato pubblicato nello scorso numero che chiedeva la “no fly zone” anche su Gaza (il comunicato in questione è visibile al seguente link: www.controventopg.splinder.com/post/24381765/no-fly-zone-su-gaza).



Dopo averla ringraziata per avermi definito ripetutamente “anima candida”, passo subito alla mia presentazione: mi chiamo Fabio Polese e da freelance, collaboro con diverse testate giornalistiche sia nazionali che locali. Detto questo, ho trovato nel suo scritto un antipatico livore manifestato nei miei confronti. Fino a prova contraria l’Articolo 21 della Costituzione garantisce ai cittadini la libertà di opinione. Ora entriamo nel merito delle sue disamine. In primo luogo, mi sembra che lei si sia dimenticato di specificare che anche Israele è un importante membro dell’O.N.U. e che dunque avrebbe sempre dovuto conformarsi e rispettarne le deliberazioni, al contrario di come ha agito regolarmente. Nel “Rapporto Goldstone” vengono chiaramente rilevati e descritti i crimini commessi  dall’esercito israeliano a Gaza; città palestinese dove si è consumata una sanguinosa guerra tra il dicembre 2008 e il gennaio 2009. Il conflitto ha visto l’uccisione di circa 1.400 palestinesi, molti dei quali inermi civili.  Il rapporto è stato scritto da Richard Goldstone – a capo della missione O.N.U. per verificare cosa è successo a Gaza -. Inutile dire poi che nel suo recente articolo uscito sul  Washington Post il 1 aprile 2011,  Goldstone, sostanzialmente conferma, ergo, non ritratta, le sue precedenti conclusioni in merito alla vicenda. A conferma di quanto affermo le segnalo dove potrà trovare il contenuto dell’articolo sopra menzionato: http://www.washingtonpost.com/opinions/reconsidering-the-goldstone-report-on-israel-and-war-crimes/2011/04/01/AFg111JC_story.html. Successivamente, nei primi giorni di aprile 2011 il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha annunciato che lancerà una campagna internazionale per richiedere all’O.N.U. di non tenere conto del “Rapporto Goldstone”. Non le sembra strana la cosa? Ma proseguiamo, la Palestina storica era stata divisa dalle Nazioni Unite nel 1947 in due settori: uno palestinese con il 45% del territorio e uno israeliano con il 55%. Poi lo Stato di Israele nel 1948 si è preso il 78% del territorio, sottraendo ai palestinesi più del 30% di quello che le Nazioni Unite avevano destinato alla Palestina. A lei tutto ciò non risulta?  Di più, conosce la “Guerra dei sei giorni” del 1967? E il continuo susseguirsi di una politica coloniale perpetrata da Israele in medio oriente nel pieno degli anni novanta? Gli effetti negativi dovuti a questi misfatti, attuati senza che nessun organismo internazionale impedisse ad Israele di commetterli, sono stati devastanti per tutti i palestinesi. Le basti pensare che il popolo di Gaza è composto da 1,5 milioni di abitanti e, 900.000 di questi, abitano nelle tendopoli dei campi profughi in condizioni umanitarie disastrose. Il blocco delle importazioni e delle esportazioni logora continuamente Gaza. I dati che ci vengono forniti non sono allarmanti, di più: il 93% delle industrie sono chiuse, oltre il 70% della forza lavoro disoccupata e l’88% della popolazione vive di aiuti sotto la soglia di povertà. Per queste ragioni non le sembra lecito che un palestinese lotti per il diritto alla sua esistenza sia come popolo e sia come stato libero, sovrano ed indipendente? Vogliamo ricordare pure l’attacco alla“Freedom Flottila” del 31 maggio del 2010 che provocò nove morti e numerosi civili feriti? Vogliamo parlare delle continue incursioni militari che colpiscono ancora oggi anche donne e piccoli bimbi innocenti? Ma davvero vuole paragonare i lanci di “razzi” effettuati da gruppi palestinesi, di cui non si capisce la logica politica se non quella di favorire e “legittimare” la reazione dell’esercito israeliano, con i bombardamenti al fosforo bianco compiuti da Israele? E davvero crede che ad uccidere Vittorio Arrigoni siano stati i Salafiti? Ma chi sono i Salafiti? Me lo saprebbe spiegare? Purtroppo, per questioni di spazio non posso dilungarmi, ma le assicuro, di cose oggettive da dirle ce ne sarebbero tante e purtroppo, anche troppe. Io non vivo nel “volemose bene” come ha erroneamente interpreto lei, io vivo in un mondo dove spero venga rispettato il diritto internazionale ed affermata la giustizia. Per quanto attiene alla mia preparazione culturale, le confermo che con umiltà continuerò a studiare perché non mi piace camminare, voglio correre. Ma da uomo libero.



Fabio Polese – Ass. Cult. Tyr Perugia


E’ possibile scaricare la pagina del giornale in .pdf al seguente link: www.free-press.it/013.pdf (troverete anche lo scritto di Raggiotti Leandro)

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