venerdì 25 febbraio 2011

Birmania: i diversi gruppi etnici si uniscono contro il regime di Rangoon.


(ASI) Più di dieci gruppi etnici del Myanmar hanno dato vita al Consiglio Federale delle Nazionalità Unite durante un incontro tenutosi recentemente. Questo Consiglio punta alla creazione di una federazione di Stati in Birmania attraverso la lotta armata contro il regime militare. A darne notizia sul proprio sito è la Comunità Solidarista Popoli (www.comunitapopoli.org) che sin dal 2001 porta aiuto concreto alla popolazione Karen attraverso la fornitura di medicinali e viveri. Nel comunicato si legge: “Le organizzazioni aderenti, tra le quali vi sono la Karen National Union, lo United Wa State Army, la Kachin Independence Organization, il Democtatic Karen Buddhist Army, lo Shan State Progress Party e il New Mon State Party, hanno concordato una strategia comune che prevede l’aiuto armato reciproco in caso di attacco da parte delle truppe birmane a ciascuno dei membri. La guerra di liberazione quindi continua, ma il Consiglio Federale è disposto ad aprire immediati negoziati con il governo di Rangoon per un cessate il fuoco”. Il Segretario Generale dell’Unione Nazionale Karen, la Signora Zipporah Sein ha dichiarato a “Popoli”: “siamo aperti al dialogo, ma tratteremo con Rangoon tutti insieme. Non potranno esserci negoziati separati”. Intanto continuano i combattimenti, sembrerebbe che i soldati della giunta militare birmana abbiano attaccato e dato fuoco a due villaggi nel sud dello Stato Karen, nella divisione del Tenasserim. Altri combattimenti si registrano in diverse parti del territorio Karen e anche nello Stato Shan dove i generali di Rangoon hanno inviato nuove truppe e mezzi corrazzati per cercare di sconfiggere la resistenza. Il gruppo etnico dei Karen, che conta circa sei milioni di persone, è in lotta dal lontano 1949 quando, dopo il periodo coloniale britannico, secondo gli accordi fatti alla fine del secondo conflitto mondiale, le diverse etnie che formano il mosaico birmano, avrebbero dovuto ottenere l’autonomia. Questi accordi non furono mai rispettati perché il generale Aung San, primo capo del governo post coloniale, venne ucciso ad opera di generali golpisti. La lotta per la libertà che il popolo Karen porta avanti con determinazione è tra i conflitti più lunghi e meno conosciuti del mondo.



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