In occasione della "giornata internazionale per i diritti dell'infanzia", la scorsa domenica 21 novembre l'associazione Zenit, operante nell’ambito delle iniziative culturali, è stata interprete di un’attività di promozione di un gesto di solidarietà.
Alle prime ore del mattino un provvidenziale squarcio di sole ha diradato le nubi che da giorni incombono su Roma e, mantenendosi fino all’ora di pranzo, ha consentito all’iniziativa di non essere impedita dalla pioggia. All'ingresso della stazione metro "Battistini" è stato allestito un banchetto sul quale è stato disposto materiale informativo relativo alla campagna di adozioni a distanza di piccoli orfani palestinesi. I componenti dell'associazione hanno distribuito il materiale ai passanti e si sono resi disponibili a dare informazioni a quanti mostrassero curiosità. La campagna di adozione a distanza ha sollecitato l’interesse di molte persone fermatesi per saperne di più, a costoro è stato fornito un modulo da compilare per iniziare il sostegno a distanza ed un contatto e-mail dell’associazione che si occupa di renderlo compiuto (catania@comunitapopoli.org).
L'iniziativa di promozione non persegue alcuno scopo di lucro e rifiuta ottuse etichette. L'unica motivazione che ha spinto l'associazione Zenit a prodigarsi è promuovere la difesa dei diritti di bambini che debbono affrontare - per giunta da orfani - le difficoltà soverchianti che guerre e maltrattamenti, ai quali sono sottoposti quotidianamente molti civili palestinesi, comportano. Mentre la maggior parte degli intellettuali impegnati si dimostra renitente a porre all'attenzione dell'opinione pubblica le condizioni di difficoltà che queste creature innocenti vivono in quei drammatici tuguri che sono i campi profughi, si stima che nella sola Striscia di Gaza il numero degli orfani abbia raggiunto quota 52.000 (su un totale di 1.400.000 abitanti), dei quali 1.900 a seguito dell'ultima offensiva di Israele, risalente a dicembre 2008/gennaio 2009 e denominata Piombo Fuso. Povertà, difficoltà politiche dei governi e - nel caso della Striscia di Gaza - un vessatorio embargo impediscono la realizzazione di adeguate forniture di servizi per far fronte a questa emergenza: medicinali e altri beni di prima necessità, assistenza psicologica ed assistenza educativa.
Ciò che preme all'associazione culturale Zenit e che l’ha spinta a mobilitarsi in strada è farsi portavoce presso più persone possibili di queste situazioni di emarginazione, proponendo un gesto di solidarietà attiva teso a schiacciare il tarlo dell’indifferenza che troppo spesso si insinua tra di noi.
http://www.ilbersaglio.info/articolo.php?articolo=856
sabato 27 novembre 2010
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