Stesso giorno, tre anni dopo. Ancora un altro 11 Novembre, ancora nel nome di Gabriele Sandri. Nessuno ha dimenticato, in tanti lo ricordano e oggi continueranno a farlo. Per lui, ieri striscioni negli stadi di calcio. Nella Genova rossoblù come a Cesena, stessa scritta: GIUSTIZIA PER GABRIELE.
Ma soprattutto ieri sera c’è stata una silenziosa fiaccolata a Roma, davanti alla Bocca della Verità, un luogo altamente simbolico. Centinaia di cittadini con una candela in mano e lo sguardo rivolto verso il cielo: “Quella mano assassina e armata che ha ucciso mio figlio – ha detto Giorgio Sandri – oggi dovrebbe stare dentro la Bocca della Verità e raccontare, dopo 3 anni di bugie e menzogne, la verità di come me l’ha ucciso…” C’erano le immagini sorridenti di Gabbo appese su una ringhiera, c’era lo striscione del Comitato Mai Più 11 Novembre, promotore di un’iniziativa durata due mesi. Ieri sera in piazza c’erano simbolicamente 25.000 persone, il Popolo di Gabriele, i firmatari della petizione popolare per la targa a Badia Al Pino Est, rappresentato da quelle fiammelle di libertà che nessuno potrà spegnere. Nemmeno un divieto assurdo che ha scosso palinsesti televisivi e redazioni di giornale. Oggi ne scrivono e parlano in molti…
AUTOSTRADE IN RETROMARCIA, MA I VERTICI SI LEGGANO ‘CUORI TIFOSI’…
Dopo un tira e molla vertiginoso, l’insurrezione dell’opinione pubblica e della famiglia Sandri, ieri è stato il turno di istituzioni e politica. Nella Commissione Sport della Camera dei Deputati, l’On. Paola Frassinetti (PDL), insieme ad altri 9 cofirmatari, si è fatta promotrice di una risoluzione che “impegna il Governo a mettere in atto un tavolo di confronto fra le parti al fine di assicurare l’affissione della targa commemorativa”.
Con Giorgio Sandri, in rappresentanza del comitato promotore e delle 25.000 firme raccolte, ieri siamo stati ricevuti dall’On. Renata Polverini, Presidente della Regione Lazio. Polverini si è attivata in prima persona per sciogliere il nodo burocratico. “Sono fiduciosa, a breve si potrà mettere la targa per Gabriele, un simbolo per migliaia di giovani, per l’intero mondo delle tifoserie e non solo. Ma adesso la palla passa alle autorità territoriali, ovvero il sindaco del luogo e il Vice Prefetto Vicario di Arezzo.” E sempre ieri dall’interrogazione parlamentare dell’On. Walter Verini (PD) si è appreso che il “Sindaco di Civitella in Val di Chiana si dichiara onorato di poter concedere il nulla osta alla posa della targa”. Ma perché?
Semplice. Dopo la bufera, Autostrade per l’Italia SpA ha fatto marcia indietro, trovando la via d’uscita. “Per rispetto alla famiglia Sandri – ha spiegato in un comunicato stampa l’Amministratore Delegato Giovanni Castellucci – e con la speranza che il ricordo di Gabriele possa rappresentare un monito affinché simili tragedie non possano ripetersi in futuro, Autostrade per l’Italia ha già interessato
la Prefettura di Arezzo e il Comune di Civitella in Val di Chiana, ai quali la famiglia Sandri, che ho personalmente informato in queste ore, deve far pervenire la richiesta di autorizzazione”.Ma anche qui c’è un però. E non di poco conto. Basta leggere attentamente tra le righe della nota ufficiale diramata da Autostrade SpA:“E’ opportuno ricordare che le aree di servizio sulla nostra rete sono quasi ogni domenica teatro di tensioni, e spesso di veri e propri atti di violenza, legati ai trasferimenti delle tifoserie in occasione delle partite di calcio. E’ proprio in una di queste circostanze che purtroppo è avvenuta la tragica morte di Gabriele Sandri, ai cui familiari e amici non è mai venuta meno, né oggi e tantomeno in passato, la mia personale solidarietà e quella di Autostrade per l’Italia”. Ma come? Ci risiamo? Orami lo sanno tutti, ma forse continua ad ignorarlo ancora l’AD Castellucci. Tre anni fa in quell’autogrill non ci fu nessuna rissa e Spaccarotella sparò contro l’auto in movimento su cui era a bordo Sandri senza che ce ne fosse motivo. Senza un perché, contravvenendo alle regole d’ingaggio degli agenti di Polizia e al Codice Penale. Forse Castellucci non lo sa, ma la magistratura ha archiviato il procedimento per rissa perché rissa in quell’autogrill non ci fu mai. Forse Castellucci non ha avuto il tempo di seguire le fasi dibattimentali e il processo di Arezzo in cui Spaccarotella è stato condannato (comunque) per omicidio colposo (l’appello è per il dolo). Allora consiglio all’Amministratore Delegato di Autostrade per l’Italia SpA di informarsi bene prima di abbandonarsi frettolosamente a certe equivoche e strumentali esternazioni. Come? Si legga il mio ultimo libro CUORI TIFOSI. E forse capirà…. ASPETTIAMO FIDUCIOSI….
Adesso attendiamo. Aspettiamo l’evolversi degli eventi. Dopo gli ultimi sviluppi, restiamo alla finestra. Vigili come sempre. L’autorizzazione definitiva dovrebbe arrivare in poco tempo, almeno così ci ha detto il Presidente della Regione Lazio. E quando verrà ufficializzata, sarà la vittoria di tutti. Sarà la vittoria della verità sulla menzogna. Sarà la vittoria della luce sulle tenebre oscure, della gente contro la burocrazia asfissiante. Sarà la vittoria dei 25.000 firmatari e di tutto il Popolo di Gabriele. Quando arriverà l’autorizzazione ufficiale e definitiva, andremo tutti insieme a Badia Al Pino Est per posare la targa. Nel rispetto delle regole! In modo composto e dignitoso. Come oggi è il nostro ricordo, che va a quel povero ragazzo, a Gabriele Sandri, ucciso 3 anni fa senza un motivo. Anche ieri era l’11 Novembre. E questa data ci ha cambiati. Ma con la targa, almeno la memoria sarà salva. Prima che giustizia giusta venga sentenziata…
Maurizio Martucci
(dal blog del libro CUORI TIFOSI - cuoritifosi.ormedilettura.com)
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