giovedì 25 febbraio 2010

A/h1n1 - Dov’è finita l’emergenza pandemia?

Sperperi di denaro pubblico per ingrassare gli ingranaggi dei colossi farmaceutici.



Di Fabio Polese, Rinascita 25 Febbraio 2010





Tutto tace, questa dannosa e mediatica emergenza per l’influenza A/h1n1 che ha allarmato milioni di persone in tutto il mondo sembra definitivamente deceduta. Nonostante molti dottori si fossero detti contrari alla vaccinazione, sin da subito e con dati scientifici alla mano, l’informazione di massa planetaria aveva  comunque continuato la corsa alla psicosi. Il Dott. Tancredi Ascani, medico chirurgo perugino che pratica la medicina, cosiddetta, non convenzionale dell’Omeopatia, sin da subito, si era attivato per contro informare sull’efficacia dei vaccini con articoli e conferenze tenute a Perugia. Lo abbiamo incontrato nel suo studio per porgli qualche domanda e subito ci “svela” il perché non si parla più di questa emergenza:  “Si vuol far finire prima possibile questo grande flop, delle più grandi istituzioni sanitarie, nel dimenticatoio”. Il Dott. Ascani prosegue raccontandoci che una cosa simile era già accaduta per l'influenza suina del 1976 che colpì gli USA, dove il Governo, fece vaccinare quasi 50 milioni di persone dopo una campagna mediatica aggressiva e allarmistica e ne risultò un'epidemia di reazioni avverse al vaccino che furono responsabili anche di varie morti. “Ci furono numerose richieste di risarcimento – continua il Dott. Ascani - e la campagna venne interrotta dopo poche settimane ma tutto venne presto dimenticato”. Inoltre, ci spiega il Dott. Ascani, che se l'OMS non avesse modificato in maniera del tutto immotivata la definizione di pandemia poche settimane dopo l'isolamento di questo virus, per questa influenza suina, non si sarebbe potuto parlare di “pandemia influenzale” poiché, fino ad aprile 2009, con il termine di “pandemia influenzale”, si intendeva una malattia influenzale a diffusione estesa in molti Paesi del mondo e caratterizzata da un alto numero di morti e malattie legate al virus influenzale in questione. Da maggio 2009 invece l'OMS ha deciso - senza dare alcuna spiegazione valida in merito - di togliere dalla definizione il terzo punto, quello della mortalità, che in realtà è il punto più importante. “D'ora in poi, quindi, - afferma il Dott. Ascani - qualsiasi epidemia influenzale che si diffonda in maniera estesa, anche se banalissima, potrà essere definita “pandemia influenzale” con tutta l'attivazione di organizzazioni sanitarie, politiche e mediatiche che abbiamo potuto vedere”. I virus e i batteri sono ovunque, ma solo alcune persone si ammalano, L. Pasteur, padre della microbiologia moderna, verso la fine della sua vita arrivò a dire "...il terreno è tutto, ben più importante del microbo" e come ci spiega il Dott. Ascani: “è molto più importante aumentare le difese naturali del nostro organismo, che ci difendono efficacemente da tutti i microrganismi, piuttosto che impaurire la popolazione e concentrarsi ogni volta verso un nuovo virus o batterio, con la pretesa di eliminarlo tramite antibiotici o di renderlo innocuo tramite i vaccini” e continua “il vaccino antinfluenzale ha poi, scientificamente, una scarsissima efficacia su tutte le categorie di persone di tutte le età. L'unica cosa certa sono gli effetti collaterali”. Un altro aspetto che si cerca di nascondere, è quello legato allo smaltimento di tutti i vaccini ormai prodotti e inutilizzati. Per l’acquisto dei vaccini, è stato utilizzato denaro pubblico e, giorno dopo giorno, la spesa continua, in quanto, questi vaccini, devono essere conservati in celle frigorifere per impedire che si danneggino, “tutto questo – sottolinea il Dottore - costa decine di migliaia di euro al giorno perché dovranno essere mantenuti ‘freschi’ fino alla loro data di scadenza, dopodiché verranno affidati ad aziende specializzate per lo smaltimento di rifiuti speciali, spendendo tanto altro denaro pubblico”. L'OMS suggerisce di donarli ai Paesi del Terzo Mondo, alcuni Paesi europei vorrebbero invece venderli sottocosto ad altri Paesi poveri dell'Est, insomma, sarebbero due modi eleganti per liberarsi a basso costo di rifiuti speciali e i corpi delle popolazioni dei Paesi in via di sviluppo faranno da discarica. “La vera salute e la vera prevenzione – conclude il Dott. Ascani - non si raggiungono con farmaci e vaccini bensì con una corretta igiene comportamentale che prenda in considerazione non soltanto la nostra componente fisica ma anche quella mentale e soprattutto spirituale”. Quasi tutto, ai giorni nostri, è guidato dal denaro e le questioni di salute pubblica, purtroppo, non fanno eccezione a questa triste realtà. L'unica arma a nostra disposizione è l'informazione: corretta, libera e scientifica.

2 commenti:

  1. Incredibile l'approssimatezza, per non dire di peggio, del dott. Ascani. Paragonare una pandemia influenzale (quella del 2009) che si è diffusa in tutto il mondo facendo 16.000 morti all'influenza suina del 1976 dove per un grave errore si decise di promuovere una vaccinazione di massa dopo soli pochi casi identificati di influenza. In quel caso il nuovo virus influenzale non si diffuse e non si ebbe una pandemia.

    Okkio alle bufale.

    Si può approfondire quello che accadde nel 1976 qui:

    http://pandemitalia.blogspot.com/2007/07/insegnamenti-dal-passato-la-mancata.html

    Tutt'altra storia quella del 2009.

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  2. Riceviamo e pubblichiamo la risposta del Dott. Tancredi Ascani:


    Gentile utente, non sono certo stato io il primo a fare il confronto tra queste due influenze che hanno molto in comune: si tratta sempre di un virus a1/h1, di origine suina che è molto ma molto benigno. Lo sa poi che se l'OMS non avesse modificato la definizione di pandemia (due mesi dopo aver isolato il nuovo virus) neanche quest'influenza poteva essere definita pandemica? Le differenze quindi tra i due virus sono veramente poche. E serve a poco sparare le cifre dei morti, 16.000 circa, nel mondo IN UN ANNO (lo sa che solo tra i bambini ne muoiono altrettanti AL GIORNO di fame?). Cifra che è sicuramente molto gonfiata sia perchè i casi di influenza "A" è da un bel pezzo che non vengono più accertati laboratoristicamente (si da per scontato che chi è morto in questo periodo per sindrome influenzale sia morto a causa del virus della suina e non è affatto così) sia perchè si includono nel conteggio praticamente tutte persone già gravemente ammalate in cui questa influenza ha giocato solo il ruolo di "goccia che ha fatto traboccare il vaso". Dire che questa influenza ha fatto 16.000 morti nel mondo significa voler creare allarmismo (o cercare di giustificare tutta la messa in scena creata dall'OMS) in maniera veramente ridicola e superficiale e lo ripeto ancora: questa è stata una PANDEMIA INVENTATA creata dall'OMS e dalle istituzioni che l'hanno seguita (parole sostenute persino da Garattini). Il confronto con la suina del '76 è anche doveroso poichè la vaccinazione allora provocò moltissimi casi di Sindrome di Guillaine Barrè (una malattia paralizzante) e nessun ricercatore ne ha ancora compreso bene il motivo. Si è ipotizzato che il virus della suina abbia una frazione antigenica simile ad alcune componenti del sistema nervoso e che un vaccino creato contro questo virus possa scatenare una risposta autoimmune contro il sistema nervoso stesso. Motivo in più che avrebbe dovuto far desistere dal mettere in commercio un vaccino simile. Esperienza docet...purtroppo non sempre. 

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