sabato 17 ottobre 2009

LA TESSERA DEL TIFOSO E LE BANCHE.















Quando si parla della Tessera del Tifoso, si è sempre pensato che questa equivalga solamente ad una tessera di fidelizzazione del tifoso alla propria società calcistica e che lo stesso sostenitore, da essa, possa tranne innumerevoli vantaggi. Non è esattamente così, la Tessera del Tifoso è un altro strumento di controllo e di marketing a guadagno soprattutto degli istituti finanziari di maggiore importanza, come se, gli assurdi aiuti dello Stato alle banche, a discapito di piccole e medie imprese, non fossero già troppo. Il meccanismo è semplice e basta soffermarci su dei piccoli particolari per capire come gli istituti di credito possano trarne vantaggio. La Tessera del Tifoso, per quasi tutte le società calcistiche, ha un costo pari a dieci euro, nulla di strano se questa tessera fosse una semplice affiliazione al proprio club, peccato che, con la Tessera del Tifoso, si accetta, silenziosamente, una vera e propria carta di credito ricaricabile con annesso codice IBAN - International Bank Account Number – che costringerà il tifoso affiliato a degli innumerevoli movimenti bancari per l’acquisto dei tagliandi di ingresso alle partite e, inevitabilmente, verranno fatti sconti e agevolazioni sul materiale dei club per stuzzicare ancora di più il tifoso, diventato ormai cliente, ad usarla. Non a caso, nel sito dell’Osservatorio Nazionale delle Manifestazioni Sportive, sotto la dicitura ‘a cosa si ha diritto’ viene riportato: “E’ favorita la concessione di facilitazioni, privilegi e/o benefici da parte delle società (accumulo di punti, diritto di prelazione per l’acquisto di biglietti, convenzioni con altre società private come Ferrovie dello Stato, Autogrill, sponsor, ecc.). E ancora, ma questa volta sul sito della Lega Pro - ex serie Cper incentivare l’affiliazione si legge: “Ottenere una carta di pagamento ricaricabile Visa con un proprio IBAN (...) consente di  (...) trasferire in real time denaro da una carta all'altra (card to card) (...) Maggiori servizi e benefici concreti:  premi, merchandising, biglietti, convenzioni (...) La tessera rappresenta un borsellino elettronico che consente di fare operazioni di varia natura, acquisti online, prelevare contanti, trasferire denaro, ricaricare il telefonino”. Ci troveremo dunque davanti a centinaia di migliaia di movimenti a guadagno di società – banche comprese -,  che nulla hanno a che vedere con il calcio e, come se questo non bastasse, enti terzi, avranno migliaia di dati di potenziali clienti a cui potranno offrire i propri servizi. Basta fare due ricerche, anche su internet, e si scopre che Giancarlo Abete, presidente della Federazione Italiana Gioco Calcio, favorevole alla Tessera del Tifoso è il fratello di Luigi Abete, vicepresidente dell'Associazione Bancaria Italiana e presidente della banca romana BNL… Ma questa è un’altra storia! Nell’era della sicurezza gridata a gran voce e voluta ad ogni costo, tutto questo accade nel silenzio più totale dei mass media italiani che indicano come la tessera sia solamente un gran beneficio per il tifoso. Possiamo essere Uomini o continuare ad essere manichini di una società del consumo, sta a noi scegliere.









Articolo di Fabio Polese, Free Press Perugia 17 Ottobre 2009

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