La morte delle idee.
Quello che sta succedendo nei partiti e nella società italiana sta allontanando un gran numero di persone dal mondo della politica che i più ritengono oramai che un ricettacolo di disoccupati e frustrati.
Lontani i tempi in cui i giovani arrivavano a rischiare e a perdere la vita per difendere le proprie idee, oggi tutto è in vendita.
Nonostante ciò, la violenza politica, l’astio, l’odio tra le cosiddette Destra e Sinistra è ad un livello senza precedenti. Una cosa incredibile in quanto mai come ora sono impercettibili le differenze tra i due schieramenti politici: ambedue filoatlantici e filosionisti, ambedue turboliberisti, tolleranti in materia di illegalità, sempre più distratti socialmente (è di questi giorni la dichiarazione di Illy, presidente di centrosinistra del Friuli secondo il quale la reversibilità pensionistica andrebbe tolta), ambedue laici, Prodi e Berlusconi sono ormai una coppia di fatto, interessata solo alla legge elettorale e quindi agli interessi dei loro rispettivi schieramenti.
La polemica e lo scontro tra pseudodestra e pseudosinistra vertono ormai quasi esclusivamente su questioni affettive, simboliche, sessuali, come le battute sui trans di Sircana, lo scandalo di “Vallettopoli” che ha coinvolto il portavoce di Fini, le svastiche allo stadio o le vignette idiote sul Papa. L’attività principale delle due ibride ammucchiate è quella di ingigantire queste vuote espressioni simboliche suscitando emozioni, litigi furibondi, risse da condominio che vengono alimentate ad arte dai due gruppi per farsi concorrenza, per crearsi un alibi di diversità, per suscitare interesse in una platea sonnecchiante ed estranea a questo teatrino. Immaginate quanto gliene può fregare di questi “problemi” al dipendente che non arriva a fine mese, ai commercianti strangolati dagli ipermercati, ai piccoli imprenditori costretti ad emigrare all’estero.
Destra e Sinistra, quando esistevano come contenuti e non, come ora, come identità vuote, esprimevano progetti diversi per incidere positivamente sulla società. Oggi, al contrario, come hanno scritto Marino Badiale e Massimo Bontempelli (“La sinistra rivelata”, p.197), Destra e Sinistra non sono che “cordate contrapposte di specialisti dell’amministrazione del consenso, il cui ruolo è quello di gestire, nel modo più soffice possibile, le conseguenze generate dai meccanismi, non soggetti a discussione, dell’economia odierna. La politica in senso proprio, intesa come contrapposizione di opzioni diverse sulle scelte fondamentali della società, non esiste più”.
E guai a chi non sta al gioco ricordando i trascorsi fascisti di Gianfranco Fini o il passato stalinista di un Presidente della Repubblica che plaudeva all’invasione e ai massacri sovietici in Ungheria.
Finiti i tempi dello “Yankee go home”, la sinistra che voleva mandare a casa gli americani ora che è al governo arriva addirittura, in pieno accordo con la destra, ad ampliare le basi USA in Italia. E chi rimane coerente viene preso a sberle, come il compagno on. Rossi; o deve far le valigie, come il sen. Turigliatto e come tanti altri di diversa fede politica.
Amen.
Antonio Serena
Quello che sta succedendo nei partiti e nella società italiana sta allontanando un gran numero di persone dal mondo della politica che i più ritengono oramai che un ricettacolo di disoccupati e frustrati.
Lontani i tempi in cui i giovani arrivavano a rischiare e a perdere la vita per difendere le proprie idee, oggi tutto è in vendita.
Nonostante ciò, la violenza politica, l’astio, l’odio tra le cosiddette Destra e Sinistra è ad un livello senza precedenti. Una cosa incredibile in quanto mai come ora sono impercettibili le differenze tra i due schieramenti politici: ambedue filoatlantici e filosionisti, ambedue turboliberisti, tolleranti in materia di illegalità, sempre più distratti socialmente (è di questi giorni la dichiarazione di Illy, presidente di centrosinistra del Friuli secondo il quale la reversibilità pensionistica andrebbe tolta), ambedue laici, Prodi e Berlusconi sono ormai una coppia di fatto, interessata solo alla legge elettorale e quindi agli interessi dei loro rispettivi schieramenti.
La polemica e lo scontro tra pseudodestra e pseudosinistra vertono ormai quasi esclusivamente su questioni affettive, simboliche, sessuali, come le battute sui trans di Sircana, lo scandalo di “Vallettopoli” che ha coinvolto il portavoce di Fini, le svastiche allo stadio o le vignette idiote sul Papa. L’attività principale delle due ibride ammucchiate è quella di ingigantire queste vuote espressioni simboliche suscitando emozioni, litigi furibondi, risse da condominio che vengono alimentate ad arte dai due gruppi per farsi concorrenza, per crearsi un alibi di diversità, per suscitare interesse in una platea sonnecchiante ed estranea a questo teatrino. Immaginate quanto gliene può fregare di questi “problemi” al dipendente che non arriva a fine mese, ai commercianti strangolati dagli ipermercati, ai piccoli imprenditori costretti ad emigrare all’estero.
Destra e Sinistra, quando esistevano come contenuti e non, come ora, come identità vuote, esprimevano progetti diversi per incidere positivamente sulla società. Oggi, al contrario, come hanno scritto Marino Badiale e Massimo Bontempelli (“La sinistra rivelata”, p.197), Destra e Sinistra non sono che “cordate contrapposte di specialisti dell’amministrazione del consenso, il cui ruolo è quello di gestire, nel modo più soffice possibile, le conseguenze generate dai meccanismi, non soggetti a discussione, dell’economia odierna. La politica in senso proprio, intesa come contrapposizione di opzioni diverse sulle scelte fondamentali della società, non esiste più”.
E guai a chi non sta al gioco ricordando i trascorsi fascisti di Gianfranco Fini o il passato stalinista di un Presidente della Repubblica che plaudeva all’invasione e ai massacri sovietici in Ungheria.
Finiti i tempi dello “Yankee go home”, la sinistra che voleva mandare a casa gli americani ora che è al governo arriva addirittura, in pieno accordo con la destra, ad ampliare le basi USA in Italia. E chi rimane coerente viene preso a sberle, come il compagno on. Rossi; o deve far le valigie, come il sen. Turigliatto e come tanti altri di diversa fede politica.
Amen.
Antonio Serena
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