martedì 21 luglio 2009

Dove la montagna l'ha chiamata a sé...

VICENZA - Aveva appena conquistato il Broad Peak quando è precipitata in un crepaccio, davanti agli occhi del suo compagno che non ha potuto fare nulla per salvarla. Cristina Castagna, 31 anni, tra le più promettenti alpiniste italiane, è morta precipitando per decine di metri sul Broad Peak, noto come K3, montagna di oltre 8mila metri nella catena del Karakorum in Pakistan. Lo riferisce oggi il Giornale di Vicenza, la città dove la giovane lavorava come infermiera al pronto soccorso dell'ospedale San Bortolo.

E' stato proprio il suo compagno, l'alpinista italiano Gianpaolo Casarotto, anche lui vicentino, a dare la notizia. A casa i familiari hanno trovato un biglietto dove Cristina, prima della partenza, aveva lasciato scritto di suo pugno: "Se mi succederà qualcosa lasciatemi dove la montagna mi ha chiamato a sé".



La giovane ma esperta alpinista, soprannominata "el Grio", il grillo - che era anche il nome che aveva dato al suo sito - aveva appena conquistato la vetta e stava scendendo dal Broad Peak (8.047 metri), conosciuto come K3, dodicesima montagna più alta del pianeta. Il suo programma prevedeva, dopo il Broad Peak, di scalare successivamente il Gasherbrum I (8.068 metri).



All'attivo aveva già quattro cime sopra gli ottomila metri: lo Shisha Pangma conquistato nel 2004, al Gasherbrum II (2005), al Dhaulagiri (2007) e al Makalu (2008), prima donna italiana ad arrivare in vetta.


Tratto da: www.repubblica.it

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