mercoledì 4 agosto 2010

Non è finita l’estate “calda” nordirlandese.


Resta calda l’estate nordirlandese. Dopo gli incidenti scatenati, per diversi giorni, dalle parate orangiste del 12 luglio a Belfast, a Derry i miliziani repubblicani hanno dirottato un taxi per poi farlo esplodere di fronte a una stazione di polizia. Verso le tre del mattino di martedì, (le 4 in Italia) due uomini hanno assaltato, nel Bogside, la vettura. Sotto la minaccia delle armi, il conducente è stato portato a Glenfada Park, dove la bomba è stata caricata sul taxi, per poi farlo proseguire fino alla stazione di polizia di Strand Road.
Dopo che l’autobomba è stata parcheggiata fuori dall’edificio la polizia ha ricevuto un avviso da Oglaigh na hEireann, le Forze di difesa irlandesi, sigla utilizzata da diversi gruppi e di recente associata alla Real Ira. La telefonata di avvertimento è arrivata alle 03:20. L’ordigno è esploso 23 minuti dopo. Il Comandante di divisione Steve Martin ha detto che è stata una fortuna che nessuno sia rimasto ucciso in quanto il dispositivo è esploso 20 minuti prima dell’ora comunicata nel messaggio. Martin ha detto che la Psni era stata avvertita del fatto che dispositivo sarebbe esploso dopo 45 minuti, mentre l’ordigno è saltato in aria venti minuti prima.
Il vice primo ministro Martin McGuinness ha detto che coloro che hanno progettato l’attacco sono un “imbarazzo” per la gente di Derry. “Si cerca di minare il processo di pace, di minare strategia di pace del Sinn Fein”, ha dichiarato. “Se pensano di distruggere le istituzioni politiche che il popolo d’Irlanda ha votato, se pensano che distruggeranno il rapporto di lavoro che ho con Peter Robinson, se si pensa di minare il processo di pace vivono in un mondo utopico”.
L’utopia, però, sembra essere una società più giusta per la comunità repubblicana, esigenza che probabilmente non sta al centro della missione politica dei rappresentanti dello Sinn Fein, troppo impegnati a mantenere le poltrone conquistate a Stormont.
Le azioni, in Irlanda del Nord, da parte dei gruppi di dissidenti di Real e Continuity Ira, che non accettano gli accordi di pace del Venerdì Santo del 1998, sono infatti tornati a crescere negli ultimi anni, e hanno come obiettivo la polizia. I più gravi, nel marzo 2009, sono costati la vita a due militari britannici, uccisi fuori da una caserma nella contea di Antrim, vicino a Belfast, e a un poliziotto, colpito il giorno seguente.

Di Alessia Lai, www.rinascita.eu


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