domenica 15 agosto 2010

I KAREN SI DIFENDONO.


IN 15 CONTRO 110: I PATRIOTI KAREN ATTACCANO UNA COLONNA BIRMANA. LE TRUPPE DI OCCUPAZIONE CONTANO 9 MORTI E 14 FERITI.

Il 62° Battaglione di fanteria birmana, in marcia verso i villaggi del distretto di Paikyone, nel Central Karen State, è stato attaccato mercoledì da un reparto del KNLA (Esercito di Liberazione Nazionale Karen) subendo pesanti perdite. Avvisati dalla popolazione civile dell'avvicinarsi delle truppe birmane, i volontari del KNLA hanno organizzato un agguato, allo scopo di fermare l'avanzata dei soldati che erano diretti verso i villaggi Karen della regione muniti di armamento pesante. Quindici guerriglieri hanno attaccato la colonna, composta da 110 soldati, provocando la morte di 9 militari birmani, tra cui il vice comandante del battaglione, e il ferimento di altri 14. Nessuna perdita è stata registrata invece tra le file della guerriglia patriottica. Nelle ultime settimane l'attività militare nella regione si è intensificata, con diversi attacchi da parte delle truppe di occupazione contro insediamenti civili, e la conseguente risposta dei reparti di autodifesa Karen. La situazione è particolarmente delicata in questi giorni, a causa del rifiuto di aderire alla
Guardia di Frontiera annunciato da un carismatico comandante della milizia collaborazionista del DKBA, Saw Lah Pwe, che ha messo in allarme i comandi birmani. Saw Lah Pwe, che controlla diversi battaglioni del Democratic Karen Buddhist Army, avrebbe già preso accordi con la 6° Brigata dell'Esercito di Liberazione Nazionale per riunire le forze e combattere contro le truppe di occupazione. Centinaia di civili hanno già lasciato le zone in cui potrebbero avvenire i primi scontri. "Non abbiamo ancora nessuna certezza riguardo queste voci" - ha detto il Colonnello Nerdah Mya, contattato telefonicamente in un villaggio del distretto di Dooplaya dove sta rinforzando i "corpi franchi" delle Special Black Forces - "Di sicuro c'è che molte famiglie di miliziani del DKBA hanno già cercato rifugio nelle nostre zone, nel timore di rappresaglie da parte dei soldati di Rangoon nel caso in cui Saw Lah Pwe si alleasse con le nostre forze di liberazione".

www.comunitapopoli.org


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