Il diritto dell’anonimato per chi naviga nella rete è ormai solo triste teoria.
di: Fabio Polese - Rinascita del 11-08-2010
Vi sarà capitato di vedere, mentre leggevate la vostra posta elettronica o mentre stavate guardando un qualsiasi sito web, un banner pubblicitario che presentava casualmente offerte di libri, macchine, voli aerei e tante altre cose che voi avevate cercato in precedenza; magari vi sarete detti dentro di voi “nulla di strano!” o avrete pensato semplicemente ad una casualità dovuta alla fortuna o al fatto che quello che stavate cercando era il must del momento. Siete stati troppo buoni e forse un po’ troppo ingenui perché, nella società del controllo globale, nulla viene lasciato al caso. E’ bene iniziare a pensare che ogni cosa che succede quotidianamente ha un perché, un perché che molte volte è vigliacco, abominevole e, spesso, non è svelato dai media cosidetti tradizionali. Su internet ci sono dei software spia che con un solo click di mouse riescono a raccogliere ed a immagazzinare tantissime informazioni personali. Vediamo come funziona e come grandi aziende societarie, ogni giorno, ci controllano e rivendono i nostri dati al miglior offerente. Ogni volta che si visualizza un qualsiasi sito web, vengono tracciati dei file che osservano il comportamento dell’utente nella rete e piano piano riescono a svilupparne un profilo che è aderente alla realtà. Una volta immagazzinate le informazioni, le varie società, vendono i nostri dati ad agenzie pubblicitarie che cercano un consumatore di un certo tipo ed è così che, in un tempo brevissimo, il banner pubblicitario raggiunge direttamente il vostro personal computer. “Ma si, sarà solo un po’ di pubblicità!” “Che male potrà farci?” “Magari trovo l’offerta che cercavo!”, queste potrebbero essere le considerazioni dell’uomo massa, peccato però che con questo sistema non solo potranno offrirci qualcosa che realmente ci interessa ma anche controllarci capillarmente. Tutto questo succede mentre il presidente degli Usa Barack Obama vorrebbe concedere all’FBI il potere di effettuare intercettazioni informatiche consentendo di esaminare e-mail e siti visitati senza il permesso del giudice. Come se non gli bastassero le oltre 1.7 miliardi di telefonate, e-mail e comunicazioni di ogni tipo che i sofisticati apparecchi dell’FBI captano ogni giorno. Le Associazioni per il diritti Civili, hanno più volte denunciato, inutilmente, le violazioni della privacy. Il diritto dell’anonimato per chi naviga nella rete è ormai solo triste teoria, anche perché, il tutto, viene giustificato dal Grande Fratello con la fantomatica lotta al terrorismo. Ma se tutto questo non vi basta, potete continuare ad essere tracciati su facebook alla ricerca di nuovi amici per avventure intriganti a colpi di tastiera e, se non trovate amici, potete sempre comprarli ad un costo insignificante. Cercate su internet, il risultato è sicuro. George Orwell nel romanzo “1984”, nello slogan del Ministro della Verità scriveva: “La guerra è pace, la libertà è schiavitù, l’ignoranza è forza”. Questa è la triste realtà…
http://www.rinascita.eu/index.php?action=news&id=3583
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