lunedì 20 dicembre 2010

Sol Invictus


I tempi cambiano, ci troviamo oggi divorati dal consumismo imperante e dalla continua ricerca del benessere esteriore. Oggi prevale l'apparire più che l'essere, la visione mercantilista e materialista della vita oscura la dimensione spirituale. Bisogna porci una domanda sul proprio futuro e su quello della propria comunità. Bisogna tornare al senso di partecipazione alla reciprocità ciclica tra Terra e Cielo.

 





 



Noi celebriamo nei riti di fuoco solstiziali la consunzione di tutto quanto è destinato a perire, vale a dire tutte quelle forme illusorie in cui è prigioniera la nostra mente: rancori, rabbie, invidie, gelosie, paure. L'uomo vecchio e le sue malattie, i vincoli con i quali s'incatena al servaggio della  "vita-senza-vita", arde tra i lembi di fiamma e si dissolve nel silenzio della Notte. Allo stesso tempo, nella notte più lunga dell' anno, il Cuore del devoto si apre al Cosmo e  ne indirizza la Volontà al compimento nell' Amore.  "Il Solstizio d'Inverno è dunque l'inizio, l'avvio del ciclo, dal punto di vista esoterico. E' perciò il momento adatto per piantare nella nostra mente e nel nostro cuore il seme, formulare il progetto e stabilire il proposito che determinerà la qualità del prossimo anno."

 



Rivolgiamo ai Lettori, agli Amici e ai Nemici, i nostri auguri di un buon Solstizio affinché le "idee senza parole" tornino a fecondare la nostra Terra.

 

Controvento 


Associazione Culturale Tyr Perugia

controventopg@libero.it


 


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