I colpevoli restano ancora impuniti. Gli innocenti ancora pagano. Le vittime ancora non hanno giustizia.
Ventinove anni fa, alla stazione di Bologna, veniva commessa la più grave strage dell'Italia del dopoguerra. Una strage che s'inserisce nella guerra sporca per allontanare l'Italia dal Mediterraneo. Una strage sulla quale i clan clientelari del partito comunista hanno messo il cappello e su cui speculano da tre decenni. Una strage per la quale i servizi segreti italiani operarono una lunga serie di depistaggi (tutti contro la destra radicale) dandovi inizio addirittura quindici giorni prima che fosse consumata! Un massacro di cui non sono mai stati cercati i colpevoli, al contrario: si è sempre ostentatamente rifiutato di seguire tutte le piste aperte da indizi concreti e si è invece voluto condannare a tutti i costi gente che non aveva neppure un indizio a carico, senza nemmeno discutere le prove tangibili a loro favore. Una strage che vede ancora un innocente in catene. Una strage contro l'Italia di cui sono complici tutti quelli che si sono opposti e che tuttora si oppongono a che sia fatta luce senza pregiudizio alcuno. Non accadrà neppure quest'anno. Le ottantacinque vittime sono derise e insultate ancora. Non riposano in pace.
Di Gabriele Adinolfi, da: www.noreporter.org
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